Illuminiamoci. Con un tributo a Julian Simon
Oggi, come ogni anno, la trasmissione Caterpillar proclama la giornata nazionale del risparmio energetico al grido “M’illumino di meno“. Come ogni anno, io dico l’esatto contrario: accendiamo le luci, per non darla vinta ai tessitori delle ombre. Provo infatti disagio – se non proprio fastidio – quando sento brandire il “risparmio” energetico, cioè l’invito o l’obbligo a ridurre i consumi, come se fosse un peccato approfittare dell’energia che il buon Dio e l’ingegno umano ci hanno messo a disposizione. Al contrario, è profondamente umana l’aspirazione a consumare di più, a fare di più, ad avere di più, a vivere di più e meglio. Dietro sollecitazioni apparentemente ragionevoli al risparmio si nasconde un pregiudizio contro la crescita, contro il progresso e contro il benessere che deve avere una risposta, forte e chiara, perché nessuno abbia anche solo il sospetto, anche solo un dubbio, sui benefici dello sviluppo, e sul fatto che lo sviluppo è figlio – tra l’altro – della disponibilità di energia abbondante ed economica. Le forze dell’oscurità non prevarranno.
Quest’anno, vorrei condire questo invito a difendere il presente e il capitalismo con uno straordinario articolo di Julian Simon. L’articolo venne scritto nell’ambito di un dibattito sull’introduzione, in America, di una imposta sui consumi di energia, ma svolge una serie di riflessioni perfettamente pertinenti. Buona lettura.
