Archivio

Posts Tagged ‘Regno Unito’

Immigrazione e mistificazione italiana

11 febbraio 2011

L’instabilità egiziana e norsdafricana diventa parossistica, e tornjano gli sbarchi sulle nostre coste, accompagnati agli allarmi antiqaeduisti del ministro Maroni sui pessimi soggetti che potrebbero celarsi tra i clandestinbi in approdo sulle rive italiane. A Roma, quattro ragazzi nomadi sono morti nell’incendio della loro baracca in un campo Rom, e per la prima volta una grande città italiana proclama il lutto cittadino. E’ vero, non sono mancate ancora una volta le rituali e aspre polemiche di contorno. Ma, nella tragedia e nel dolore, la decisione delle autorità capitoline è un passo simbolico verso la piena integrazione. E offre lo spunto per levare lo sguardo a una questione di fondo. Come è cambiata nei Paesi avanzati la percezione e la risposta alla grande questione dell’immigrazione, in questi anni di crisi? L’Italia per davvero è in una condizione limite e di forte tensione, di grande allarme sociale e nel mirino delle istituzioni e forum internazionali, per le sue misure sull’immigrazione? O piuttosto non si tratta di uno dei tanti esempi di macroillusione, dovuta agli effetti dello scontro politico permanente che alza sempre i toni sulle questioni più emotive, in una gara emulativa con l’informazione che li ingigantisce ulteriormente, poco e male contribuendo a un’esame oggettivo dei dati e dei fenomeni? Temo proprio che sia così, dati alla mano. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino Mercato del lavoro , ,

Come tagliare il deficit del 9% di Pil: a Londra però

21 ottobre 2010

C’è di che riflettere, per i tanti politici italiani che da due anni a questa parte ripetono che tutto sommato ce la passiamo molto meglio dei Paesi anglosassoni, le cui banche all’aria hanno fatto esplodere il debito pubblico.  E’ verissimo. Ma da Londra è venuta una risposta di segno opposto allo statalismo krugmanista che continua a dominare l’America di Obama, vedremo con quale frenata elettorale nelle ormai vicine elezioni del Midterm. La manovra finanziaria varata ieri dal governo Cameron ha un solo aggettivo per essere compresa: epocale. Come abbattere il defit pubblico dall’11% di Pil quest’anno al 2%, entro soli 4 anni. La più grande correzione di finanza pubblica britannica dal secondo dopoguerra, per intensità e concentrazione temporale superiore addirittura per molti versi alla svolta thatcheriana. ben 94 miliardi di euro di tagli alla spesa, 32 miliardi di nuove entrate. In media, ogni ministero subisce un taglio del 19%, ma la logica non è quella lienare adottata in Italia. Il governo cameron sceglie le sue priorità. le lezioni per l’Italia? Non è vero che le riduzioni in termini reali di spesa pubblica non si possono fare. Non è vero che, facendole, non si debba scegliere che cosa tagliare tantissimo e che cosa tagliare comunque, ma meno o anche per nulla. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino debito pubblico, macroeconomia, spesa pubblica, ue , , , ,