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Posts Tagged ‘julius genachowski’

Contrattacco sulla net neutrality

6 maggio 2010

Genachowski ci riprova, dopo la bocciatura della Corte d’Appello nel caso Comcast. Secondo il Wall Street Journal, il chairman dell’FCC sarebbe intenzionato ad insistere sulla strada verso la net neutrality, contrariamente a quanto anticipato lunedì dal Washington Post.

In a move that will stoke a battle over the future of the Internet, the federal government plans to propose regulating broadband lines under decades-old rules designed for traditional phone networks. The decision, by Federal Communications Commission Chairman Julius Genachowski, is likely to trigger a vigorous lobbying battle, arraying big phone and cable companies and their allies on Capitol Hill against Silicon Valley giants and consumer advocates. Breaking a deadlock within his agency, Mr. Genachowski is expected Thursday to outline his plan for regulating broadband lines. He wants to adopt “net neutrality” rules that require Internet providers like Comcast Corp. and AT&T Inc. to treat all traffic equally, and not to slow or block access to websites.

Secondo Broadcasting & Cable, Genachowski escluderebbe l’opzione drastica quanto onerosa di riclassificare come “telecommunications service” l’accesso ad internet, attualmente disciplinato come “information service“, ma mirerebbe piuttosto ad una terza via. In ogni caso, l’amministrazione Obama pare decisa allo scontro frontale con gli operatori, nostante gli argomenti economici e giuridici contro la net neutrality siano tutt’altro che irrilevanti.

Se si può certo sperare che ci sia un giudice a Berlino, non bisogna dimenticare che i processi richiedono tempo. Tempo prezioso che la prova di forza dell’FCC potrebbe sottrarre allo sviluppo di internet.

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Massimiliano Trovato Stati Uniti, telecomunicazioni , , , , ,

Per Comcast una vittoria di Pirro?

7 aprile 2010

Un’importante sentenza potrebbe rivoluzionare i termini del dibattito sulla neutralitĂ  della rete negli Stati Uniti. Secondo la Corte d’Appello del District of Columbia, la Federal Communications Commission abusò dei propri poteri nel sanzionare Comcast, allorchĂ© emerse – nel 2008 – che il provider aveva limitato la velocitĂ  di connessione di alcuni abbonati. Secondo i giudici, la normativa vigente non legittima un intervento da parte del regolatore sulle pratiche di gestione del network.

Il provvedimento dev’essere senz’altro accolto con soddisfazione dai sostenitori della libertĂ  della rete, ma rischia d’innescare reazioni perverse. Il sostegno politico per un controllo pubblico sulle pratiche di gestione delle compagnie è lievitato ben oltre gli uffici della FCC. Lo stesso Obama ha promosso apertamente l’idea e potrebbe ora optare, con il coinvolgimento del Congresso, per una piĂą radicale regolamentazione della materia.

Se è vero che Comcast si è aggiudicata una battaglia assai significativa – anche per il valore simbolico del caso – l’esito della guerra è tutt’altro che scontato e lo schieramento di vincitori e vinti potrebbe mutare repentinamente qualora l’Amministrazione decidesse di schierare l’artiglieria pesante.

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Massimiliano Trovato Stati Uniti, telecomunicazioni , , , , , ,