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Posts Tagged ‘fisco’

Tirannia fiscale/4: A proposito di norme tributarie aberranti

30 giugno 2011

Tra le norme in discussione nella manovra finanziaria, il Sole24Ore rivela anche la modifica del famigerato art. 32 sugli accertamenti bancari, di cui ci siamo già occupati. Confidiamo dunque che gli organi di governo riacquistino, su questo punto, quel minimo di raziocinio necessario a constatare l’irragionevolezza dell’articolo e a eliminare il sistema delle presunzioni dei prelevamenti da conto corrente che informa in maniera illogica e vessatoria le indagini finanziarie.
Capita dunque a proposito, in speranzosa attesa di un esito positivo della modifica, una nuova lettera di Aldo Canovari, direttore editoriale della Liberilibri che già aveva inviato al Chicago blog le sue amare considerazioni sul sistema fiscale italiano. Prosegui la lettura…

Serena Sileoni Senza categoria, diritto , ,

“Rendite” finanziare da tassare? Quali?

28 giugno 2011

Sul numero in uscita di Panorama Economy, il mio commento alle ipotesi di interventi fiscali in materia finanziaria

Devo ammetterlo. Tra tutte le diverse ipotesi di intervento, riforma e razionalizzazione del sistema fiscale, il capitolo che mi lascia assolutamente più freddo riguarda quello dedicato alla finanza. Si compone di due distinte parti. Io farei decisamente a meno di entrambe, per più ragioni. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino fisco , ,

L’avvelenata fiscale, ennesima puntata

10 giugno 2011

Stamane ho perso la pazienza, ontro un funzionario dell’Agenzia delle Entrate. Mi scuso pubblicamente, ma per il tono che ho usato, non per il merito.  E’ ccaduto alla trasmisisone su Radio24 che precede la mia, quella alle 8,20 condotta da Alessandro Milan. L’argomento eranop le lettere che l’Agenzia delle Entrate sta mandando a migliaia di italiani. Lettere nelle quali, nuovo redditometro alla mano, si comunica al ontribuente che qualche suo acquisto o spesa o impiego di capitali nel 2009 non sarebbe in linea con il reddito dichiarato.  Tutto èandato bene nel pacato confronto con il professor Emiliano Brancaccio, dal quale mi dividono molte convinzioni economiche ma che stimo e rispetto con amicizia vera. Ha difeso l’iniziativa, io l’ho criticata, spiegando che ancora una volta lo Stato ha fatto il furbo, visto che l’atto esplicativo dei criteri in base ai quali queste lettere vengono inviate – atto che era previsto esplicitamente nella norma di legge che ha istituito il “nuovo redditometro” nel 200, naturalmente non èmai stato emanato dall’amministrazione tributaria, col bel risultato che i criteri in base ai quali essa opera ci sono opachi e dunque sono diiscrezionali. Ma a un certo punto ha telefonato un funbzionario dell’Agenzia delle Entrate, e io ho perso la pazienza. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino Libertà, fisco ,

Un’emergenza fiscale che nasce dalla Costituzione

22 maggio 2011

L’emergenza fiscale di cui da anni l’Italia soffre non è solo una questione di aliquote, ma deriva anche da un rapporto completamente sbilanciato tra amministrazione fiscale e contribuente, a danno del quale il fisco si comporta come un monarca assoluto, esercitando un diritto di vita o morte (economica) in spregio dei basilari principi di uno Stato di diritto.

Questo problema spesso non è avvertito in tutta la sua gravità, o perché il buon cittadino è portato ad aver fiducia nello Stato, o perché è pressato da impegni quotidiani che non tollerano distrazioni e pertanto è poco disposto a pensare criticamente al diritto tributario e ad attrezzarsi adeguatamente per fronteggiare la macchina del fisco, la quale avanza in un labirinto di regole complicate e difficilmente abbordabili “a mani nudeâ€. La difficoltà di comprensione di queste regole non può che ostacolarne l’approccio lasciando così ampio spazio al radicamento di una condotta fiscale pervasiva ed oppressiva. Prosegui la lettura…

Serena Sileoni Diritti individuali, diritto , , , , ,

Il veto di Tremonti alla direttiva sul risparmio trasfrontaliero

18 maggio 2011

Si è riproposto ieri all’Ecofin il veto italiano alla bozza di revisione della direttiva europea in materia di tassazione del risparmio transfrontaliero. Il problema è rappresentato dal fatto che ormai l’Italia è l’unica, a insistere sul veto e a bloccare l’adozione delle nuove norme. Ed è del tutto paradossale, a mio giudizio almeno, che il governo di centrodestra italiano superi quelli di tutta Europa nell’invocare l’armonizzazione assoluta su una questione che per un liberale vero dovrebbe essere considerata principio di massima importanza, perchè attiene alla sfera delle libertà individuali e alla tutela che ad esse va accordata. Sempre che si sia liberali e non statalisti, di dstra o di sinistra a me poco importa. Evidentemente, chi per il governo ha delega piena sulla questione è uno statalista di destra. E si chiama Giulio Tremonti. Mi dispiace dirlo, ma è così. Vediamo di che si tratta, per i non addetti ai lavori. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino Libertà, Tremonti. Merkel, finanza, fisco, liberismo , , , , ,

AntiEquitalia, sostegno ai liberi commercianti e artigiani sardi

13 maggio 2011

Per quanto instupidito dai farmaci, il post dell’altroieri in cui prendevo le distanze da forme di protesta sbagliate contro Agenzia delle Entrate ed Equitalia aveva una ragione agiuntiva, oltre a quella di mero principio. Impedire che la polemica preventiva  e le parole di Befera  Mastrapasqua mettessero in cattiva luce la protestaindetta per il giorno successivo. A Cagliari, migliaia e migliaia di imprenditori e cotrtibuenti ieri hanno sfilato per ore scandendo slogan contro l’iniquità e l’illegittimità delle procedure seguite da Equitalia ed Entrate. E’0 stata una protesta civile, forte, appassionata , alla quale va personalmente il mio appoggio che è poca cosa, ma che soprattutto mi auguro si estenda il più possibile in tutta Italia. L’Associazione commercianti e artigiani liberi, che è stata parte rilevante dell’organizzazione della giornata, nasce fuori dalle tradizionali strutture e sigle della rappresentanza, ed è dichiaratamente apolitica. Cioè diffida  sanamente delle promesse da campagna elettorale. Di questo c’è bisogno. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino Diritti individuali, fisco

La mappa dell’evasione, trappola dell’induzione

3 aprile 2011

So di essere minoranza. Ma mi ha vivissimamente contrariato,  l’apertura del Corriere della sera di oggi con le estrapolazioni e la mappa dell’evasione fiscale predisposta come ultima trovata dall’Agenzia delle entrate del dottor Befera. Si tratta dell’ennesimo aggiornamento della collaudata strategia di successo mediatico perseguita dallo Stato in materia fiscale: alimentare la guerra sociale tra italiani alla ricerca dell’evasore della porta a fianco, per far dimenticare l’intollerabile crescente livello della spesa pubblica e della pressione fiscale, in cambio dell’ inefficienza e discrezionalità pubblica che tasse e spesa pubblica alimentano. E’ quello il vero scandalo, non la riscoperta dell’acqua calda e cioè che esiste la path dependence e dunque anche la tax compliance dipenda da fattori di lungo periodo storico-culturali, per cui ovviamente nel Sud il problema è molto più elevato, sino a 6 volte rispetto ad aree del Centronord. Solo che se leggete le istruzioni per l’uso elaborate dall’ineffabile team di estrapolatori di Befera, vi si dice che al Sud l’evasione sarà pure percentualmente più alta ma il reddito è molto più basso e dunque anche l’imposta dovuta coi relativi accertamenti più difficili, mentre naturalmente al Nord la propensione a evadere è in effetti molto minore ma il reddito e l’imposta dovuta salgono di molto, e dunque il problema vero per lo Stato che deve recuperare da affamato cronico qual è gettito aggiuntivo sarebbe al Nord. Se invece leggete il quaderno di ricerca del servizio studi di Bankitalia a cura di Stefano Manestra che vi ho messo prima in link, troverete VERE considerazioni scientifiche sulle serie storiche, sui problemi tecnici che restano molto seriamente aperti per stimare il gettito aggiuntivo dovuto visto che i criteri per il calcolo di cifra d’affari, reddito ricavato e imposta dovuta lo Stato li elabora per i fatti suoi per autonomi e professionisti e piccole imprese, nonchè sul fatto che in realtà storicamente   il problema dell’evasione fiscale in Italia – una piaga sin dall’inizio del claudicanmte edificio statuale unitario , e preesistente nei precedenti ordinamenti territoriali – è IN CONTRAZIONE e non in espansione, A DIFFERENZA DI QUANTO SOSTENGONO TUTTI COLORO CHE NE FANNO UNA CLAVA DI CONSENSI A FINE DI MAGGIOR SPESA PUBBLICA E PIU’ ALTO PRELIEVO. E se il tasso di abbattimento dell’evasione resta ancora lento , ciò si deve alla complessità, tortuosità e discrexioalità della legislazione vessatoria posta in essere dallo Stato: la Banca d’Italia correttanmente lo ammette, gli angeli dell’Agenzia funebre tributaria di Stato se ne guardano naturalmente bene. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino Libertà, fisco ,

Il bestiario delle tasse e l’avvelenata fiscale

2 febbraio 2011

“Le tasse sono come la droga, ne paghi una e alla fine non smetti più. Ti sembra sempre più bello, fino a che muoriâ€. Il copy è di Antonio Albanese, ma a riderci sopra si finisce con l’amaro in bocca. Da una parte c’è il fiorire rigoglioso delle proposte di imposta patrimoniale hanno clamorosamente confermato una solida tradizione: la sinistra politica e intellettuale, accademica e mediatica, pensa che il problema del’Italia si risolva con più tasse, addirittura con una bella potata straordinaria di 20 o 30 punti di Pil dalle tasche degli italiani e dei proprietari di case. Dall’altra, però, c’è la presa per i fondelli di 16 anni passati solo a parlarne, di energico abbattimento di spesa e imposte. La spesa è cresciuta,la pressione fiscale pure. Vedremo che cosa ci riserva la svolta liberalizzatrice annunciata per venerdì al Consiglio dei ministri. Ma lo sappiamo tutti benissimo, che per Tremonti non si può e forse non si deve, abbassare spesa e tasse come per noi è giusto e possibile – basta leggere un terzo dei post di questo blog per averne dimostrazione. E allora dico io leggete questo meraviglioso documento, e ditemi se non siete d’accordo sulla proposta che lancerò in trasmissione venerdì mattina: distribuirlo in tutte le scuole, volantinarlo fuori le fabbriche ai cambi turno, regalarlo nelle corsie degli ospedali e a chi è in fila agli uffici postali, affiggerlo nelle bacheche dele università, ingrandirlo e tappezzarci le mura perimetrali di ogni ufficio pubblico a cominciare dalle sedi dell’Agenzia delle entrate e di quella macchina del terrore chiamata aulicamene Equitalia. E soprattutto: violare con un elicotero noleggiato lo spazio aereo proibito sopra Camera e Senato e palazzo Chigi, e lanciare tonnellate di queste apparentemente inoffensive 24 cartelle foglio per foglio, ciascuna delle quali anche da sola fa rivoltare l’anima a chiunque  ne abbia ancora una e mantenga un senso di dignità e libertà, nei confront di questa follia divoratrice di risorse appellata Stato italiano. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino Diritti individuali, Libertà, fisco , , ,

Perché mi fa orrore l’esproprio di Stato proposto sul Corriere

26 gennaio 2011

Le mani pruderebbero per commentare l’Obama dello Stato dell’Unione stanotte, o le conclusioni – deludenti – della commisuisone bipartisan delk Congresso USA sulle cause della crisi finanziaria. Ma bisogna prima guardarsi il portafoglio dai ladri di Stato che l’attentano incessantemnte. Dunque, primum vivere.  Oggi il Corriere della sera dedica amplissimo spazio a un’intervista con Pellegrino Capaldo, ordinario di economia aziendale alla Sapienza e di navigata esperienza  nella finanza e banca un tempo incentrata nella Capitale. Capaldo, per chi lo conosce, è persona squisita, colta e ammodo. Tra i primi a sostenere e a praticare che le fondazioni bancarie non dovevano essere mute sostenitrici dei manager alla testa di istituti, nemmeno se quei manager si chiamavano Geronzi con cui pure i rapporti e le condivisioni erano state lunghe nel tempo e solide. Una persona notevole, dunque, né cambio idea oggi. Eppure, la sua proposta odierna mi ha suscitato vero orrore. Perché per la prima volta dà munizioni vere, crdibili e purtroppo conmcretamente utilizzabili, al partito della patrimoniale. Il Corriere per di più ha perfidamente titolato la proposta come una “privatizzazione” del debito pubblico, e più d’uno – anche alla Giunta di Confindustrtia stamane – ci è cascato e ha creduto che la proposta consistesse in dismisssoni di Stato.  Macchè, è un furto ai danni di tutti i cittadini: o meglio, dell’85% proprmietari di immobili. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino Senza categoria, debito pubblico, fisco ,

La neolingua di Attilio Befera

27 dicembre 2010

Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, intervistato dal Gr Rai, ha definito “estremamente positivo” il risultato dei rimborsi fiscali 2010, spiegando:

Si tratta di un’immissione di liquidita’ in un momento di crisi, stiamo facendo camminare la macchina molto meglio del passato, da un lato con migliori servizi e molta piu’ telematica, dall’altro con una migliore presenza sul territorio.

Grazie alla generosità dell’Agenzia delle entrate, alle imprese verranno restituiti circa 10 miliardi di euro, e altri 800 milioni alle famiglie. Ciò che a loro sembra positivo a me pare, con rispetto parlando, una presa per il culo.

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Carlo Stagnaro fisco , , ,