Sulla situazione di Zopa in Italia hanno già ampiamente parlato su questo blog Carlo Lottieri e Massimiliano Trovato. Non meno interessante è osservare come abbia reagito al fenomeno del credito peer-to-peer la Germania, gelosa custode della posizione dominante delle proprie banche, pubbliche o private che siano. Al proposito giova innanzitutto ricordare che nella Repubblica federale operano da ormai tre anni abbondanti due soggetti, Smava.de e Auxmoney.com, mentre Zopa, pioniere del settore nel Regno Unito, non è presente sul mercato teutonico. Qui le principali differenze in merito alle offerte dei due operatori, che finora pare abbiano soddisfatto, con successo e senza inghippi, quella fetta di mercato non altrimenti in grado di ottenere un prestito- con un tetto massimo di 25.000 euro alla volta- dalle istituzioni tradizionali. Prosegui la lettura…
Giovanni Boggero credito Auxmoney, BaFin, credito, germania, P2P, Smava, zopa
Esattamente un anno fa, Zopa Italia srl. (l’impresa che ha introdotto in Italia il “social lendingâ€, ossia la possibilità di scambiarsi denaro direttamente tra privati, senza banche e finanziarie di mezzo) era stata bloccata dalle autorità incaricate di vigilare sul mercato. Prosegui la lettura…
Carlo Lottieri Diritti individuali, credito, liberismo, mercato Banca d'Italia, Europa, liberalizzazioni, social lending, zopa
UPDATE [22.00] Si apprende che la Banca d’Italia rimprovera a Zopa di effettuare raccolta del risparmio attraverso la giacenza sul conto prestatori (grazie anche a darmix nei commenti a questo post). Personalmente, credo che nella migliore delle ipotesi il provvedimento sia frutto una lettura capziosa delle norme. La più severa regolamentazione dell’attività bancaria rispetto alla semplice intermediazione finanziaria trova, infatti, la sua ratio nella divaricazione tra titolarità ed impiego delle somme versate. La giacenza del conto prestatori, viceversa, non entra mai nella disponibilità di Zopa. Assai più verosimile mi pare la ricostruzione del direttore Giannino, che allude all’arrocco corporativo delle banche. Come osserva correttamente Giacomo Dotta, d’altro canto, i rilievi di via Nazionale non riguardano unicamente Zopa, ma più in generale l’intero comparto del social lending. Insomma, la partita è appena iniziata.
Zopa, il servizio di social lending che ha già distribuito oltre 7 milioni di euro di prestiti, sospende l’attività .
In data 10 luglio 2009 è stato notificato a Zopa il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che, su indicazione di Banca d’Italia, ha cancellato dall’elenco degli intermediari finanziari ex art. 106 la nostra società . Come conseguenza immediata ci vediamo costretti a sospendere la trattazione di nuovi prestiti e l’ingresso di nuovi Prestatori.
La società sta valutando tutte le iniziative, anche di natura giurisdizionale, per tutelare la propria posizione e la community. Vi terremo informati su tutte le attività che metteremo in atto per salvaguardare un’iniziativa innovativa, etica, sociale e vantaggiosa per tutti i partecipanti.
[HT: Roberto Venturini]
Massimiliano Trovato liberismo, mercato Banca d'Italia, finanza, mef, microcredito, social lending, zopa