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Posts Tagged ‘Westerwelle’

Il declino (annunciato) dei liberali tedeschi

2 ottobre 2010

Quando, esattamente due mesi fa, abbiamo pubblicato questo post sul futuro dei democristiani tedeschi, la bolla in casa FDP non era ancora esplosa. E sì perché, nel partito liberale, dopo il grandioso risultato di un anno fa, tira oggi una brutta aria. In meno di dodici mesi i Freidemokraten hanno letteralmente polverizzato il consenso, che aveva permesso loro di tornare sui banchi dell’esecutivo dopo 11 anni di opposizione: dal 14,6% giù in picchiata fino al 4-5%, ormai quasi fuori dal Bundestag. Non passa giorno senza che la leadership di Westerwelle venga criticata o messa in discussione, tanto che egli stesso pare abbia già pensato alle dimissioni da presidente dell’FDP. Ma anche la carica di Ministro degli Esteri e Vice-Cancelliere gli sta molto stretta. A differenza del suo predecessore, il socialdemocratico Steinmeier, Westerwelle non ha infatti tratto alcun giovamento dal ricoprire una posizione di alto profilo. Nella mente dei tedeschi c’è sempre il Guido delle campagne elettorali un po’ esuberanti e patetiche o il Guido che strilla contro i sindacati. Le elezioni del settembre 2009 non sono state altro che un’illusione ottica per chi- come noi- credeva che Westerwelle si sarebbe finalmente scrollato di dosso  gli strascichi di una carriera fino ad allora magra e deludente. Prosegui la lettura…

Giovanni Boggero liberismo , , , , , , ,

Grazie Guido

13 febbraio 2010

“Those who work must earn more than those who do not. I must be allowed to say that in Germany. Everything else is socialism†Guido Westerwelle German Vice-Chancellor.

Neanche a farlo apposta avevamo lambito i confini dell’argomento proprio la scorsa settimana. Nel frattempo un ottimo reportage della Wirtschaftswoche ha contribuito a far luce sull’iniquità del sussidio Hartz IV. Chi non lavora riceve più di chi lavora. Questa la sintesi. I sindacati e l’SPD sostengono che il problema risieda altrove, ovvero proprio in quei lavori scarsamente qualificati, a loro giudizio “sottopagatiâ€. La soluzione a loro avviso è molto semplice: basta alzarli. E il “gioco economico†è fatto. Il sospetto che non sia la produttività ad essere determinata dai salari, ma i salari dalla produttività, che il sommerso possa aumentare, tornando o anche superando il 17% del Pil (livello più alto raggiunto nel 2003) e le aziende fuggire nei paesi vicini non li sfiora minimamente. La battuta del leader dell’FDP (sulla falsariga dello slogan scelto per la campagna elettorale: “Lavorare deve di nuovo valer la pena”) si lega alla recente sentenza della Corte Costituzionale di Karlsruhe, che ha giudicato incompatibile con la Legge fondamentale il metodo contabile di fissazione del sussidio sociale Hartz IV. Benché non vi sia stato alcun accenno all’opportunità di aumentare il contributo, la percezione che l’opinione pubblica ha avuto della decisione è che le aliquote Hartz IV vadano generosamente corrette verso l’alto. La discussione nella già traballante coalizione giallo-nera si è così infiammata. Staremo a vedere. In un paese in cui molti bambini, interrogati sul proprio futuro lavorativo, rispondono: “Ich will hartzen” (ovvero, “voglio hartzeggiare”), l’uscita di Westerwelle, dalla quale la Merkel ha prontamente preso le distanze, ci è parsa persino troppo morbida.

Giovanni Boggero liberismo, mercato , , ,

La paura tedesca e la retromarcia dell’FDP

28 ottobre 2009

Paura della libertà. Ludwig von Mises parlò addirittura di odio. Il capitalismo alle pendici del Reno è, da che mondo e mondo, la cartina di tornasole del modo di pensare tedesco. Il mercato non è cosa per ruvidi sassoni. Più sicurezza, meno libertà. Questo è il fil rouge che corre- pur con qualche lodevole eccezione- da Otto von Bismarck ad Angela Merkel. Prosegui la lettura…

Giovanni Boggero Senza categoria , , , , , ,

Germania, se Westerwelle NON andasse agli Esteri

28 settembre 2009

Meglio una Germania governata da una coalizione Cdu-Csu-Fdp, che la riedizione della Grande Coalizione con la Spd. Angela Merkel è riuscita a ottenere il suo obiettivo. Sfiancare i socialdemocratici incatenandoli a un governo che li ha visti andare in crisi sul tradizionale estremismo che in quel partito convive con il realismo filobancario e filorusso di Schroeder. Così la sinistra si divide tra socialdemocratici ai minimi storici, Verdi e Linke, mentre democristiani e liberali governano. Il leader della Fdp Westerwelle è il vincitore numero due, dopo la Merkel. A questo punto, da europei parecchio scassati nel dopo crisi, e da italiani a corto di buona politica, dovremmo augurarci che il leader liberale NON accettasse l’incarico di governo tradizionalmente riservato in Germania al leader del partito numero due in una coalizione, cioè il ministero degli Esteri. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino fisco , , , , ,