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Posts Tagged ‘tassazione’

La piovra della spesa pubblica secondo Ferrero (già un secolo fa)

30 maggio 2011

In ogni giornata zeppa di analisi elettorali e di commenti, durante la quale le parole vuote quasi sempre prevalgono sulla riflessione e sull’approfondimento, può essere utile andare indietro nel tempo e abbeverarsi a un autore evergreen: quel Guglielmo Ferrero che nacque nel 1871 vicino a Napoli (a Portici) e per molti anni fu una delle firme principali – assieme a Edoardo Giretti, Maffeo Pantaleoni, Vilfredo Pareto – de Il Secolo, quotidiano di Milano che fu il primo giornale d’Italia e venne chiuso nel 1927 a causa del suo orientamento liberal-radicale. Prosegui la lettura…

Carlo Lottieri Diritti individuali, Generali, Libertà, debito pubblico, fisco, libertà di stampa , , ,

La discrezionalità è pericolosa – di Sheldon Richman

18 maggio 2011

Riguardo le agevolazioni fiscali per le compagnie petrolifere.

Che si nutra affetto oppure no per le grandi compagnie petrolifere, ciascuno dovrebbe essere preoccupato dal potere del governo di emettere “agevolazioni fiscali†selettive e di abrogarle ogni volta che un politico ha bisogno di soldi. Non mi sorprenderete a dire qualcosa di positivo su alcuna tassa, ma riserbo uno speciale animus per ogni sistema che dà ai politici il potere di trattare le diverse attività produttive in maniera diversa. Bisogna prendere sul serio l’uguaglianza di fronte alla legge. Prosegui la lettura…

Guest Stati Uniti, debito pubblico, diritto, energia, fisco, petrolio , , , ,

Sintesi del 2010: poveri e tartassati

3 aprile 2011

Lo scorso primo marzo l’Istat ha comunicato i dati ufficiali sul Pil del 2010 e un preconsuntivo dei dati di finanza pubblica. In attesa del conto consolidato della P.A. per il IV trimestre 2010 e per l’intero anno, che sarà pubblicato lunedì 4 aprile, è tuttavia utile commentare due dati del 2010 i quali appaiono positivi a un primo esame e assai meno  dal secondo in avanti.  Uno di essi è la crescita del Pil reale: se è vero che il +1,3% dell’Italia è comunque distante dall’1,7% dell’euroarea, dall’1,8% dell’UE27 e dal 2,8% degli USA, esso è pur sempre maggiore di qualche decimo di punto di quanto ci aspettavamo sino a pochi mesi fa. La seconda notizia positiva è la riduzione della pressione fiscale: secondo l’Istat si sarebbe infatti attestata nel 2010 al 42,6%, mezzo punto al di sotto dell’anno prima. Prosegui la lettura…

Ugo Arrigo Senza categoria , , ,

Due centesimi fanno la differenza

26 marzo 2011

Evviva! Finalmente aumentano le tasse. Per “salvare la culturaâ€Â  è previsto l’ennesimo aumento delle accise sulla benzina di “soli†1-2 centesimi.

Dopo la guerra in Abissina, la catastrofe del Vajont, il terremoto del Belice, arriva l’ennesima stangata. Il prossimo passo sarà il contributo per l’intervento umanitario in Libia e l’emergenza immigrazione?

È davvero triste constatare che piuttosto che eliminare sprechi, si decida di aumentare la pressione fiscale, in un Paese nel quale il peso dello Stato è davvero abnorme.

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Andrea Giuricin spesa pubblica , , , , , ,

Spiare la preda, di Gerardo Coco

13 giugno 2010

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco:

Si sono salvate banche, si sono salvati settori industriali. Ora si dovranno salvare gli Stati. Come si salveranno le economie? Si crede ancora che i governi possano riuscirci? Pensare questo significherebbe ammettere che i virus possano migliorare la salute umana.

Che i governi fossero dei parassiti lo si è sempre saputo. L’economia privata è la condizione della loro esistenza e il loro compito è inaridire questa forma permanente di ricchezza.

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Guest fisco, liberismo , , , ,

Titoli di Stato e debito pubblico. Sulle orme di un maestro: Frank Chodorov

14 gennaio 2010

Il nostro Paese vanta il poco invidiabile primato del più grande disavanzo pubblico d’Europa, il terzo tra i paesi più sviluppati. Un debito talmente imponente che per il suo finanziamento il Ministro dell’Economia ha parlato della necessità di emettere 480 miliardi di titoli al mercato. Come osserviamo proprio in questi giorni, in Italia le obbligazioni del Tesoro vanno forte anche quando garantiscono una redditività modesta: uno spunto per un’infinità di riflessioni. Prosegui la lettura…

Marco Mura finanza, fisco, liberismo , , ,

Spostare la tassazione dalle imprese alle cose?

29 ottobre 2009

E’ quasi passata sotto silenzio, perchè sottovoce l’ha lanciata, la proposta di Guido Tabellini di riequilibrare la tassazione italiana abbattendo l’Irap ed alzando alcune aliquote Iva.
“Se potessimo farlo e se non ci fossero ripercussioni internazionali – ha scritto il rettore della Bocconi sulle pagine domenicali de Il Sole 24 ore- sarebbe il momento di sussidiare la produzione nazionale e tassare le importazioni”. Siccome non lo possiamo fare, Tabellini non vedrebbe male una riduzione della tassazione d’impresa finanziata da un leggero aggravio dell’imposta sui consumi, che è un modo indiretto di tassare un po’ di più le importazioni.
Il sottoscritto (che a Tabellini non potrebbe portare manco la borsa ma un po’ di senso politico ce l’ha) non scommetterebbe una lira sulla fattibilità di una proposta del genere: dire agli italiani che si finanza la riduzione dell’Irap alle imprese con la loro spesa quotidiana provocherebbe la prima rivoluzione armata dell’Occidente democratico.
Non andrebbe invece scartata a priori l’ipotesi di uno scambio Irpef-Iva, con la riduzione della tassazione sul reddito delle persone fisiche (abbattimento delle aliquote e irrobustimento di un’area di esenzione per i redditi medio-bassi) finanziata da un ritocco verso l’alto delle aliquote Iva.
Piazzo una piccola bomba carta sotto la sede di Chicago-Blog e scappo via dalla vergogna: la Polonia ha una tassazione del reddito personale a tre aliquote (zero, 18 e 32 per cento), con l’aliquota più alta che scatta sopra gli 85.528 sloty (pari a circa 20mila euro), ed un’aliquota Iva del 22 per cento.

Piercamillo Falasca fisco , , , , ,

Se Greenspan annuncia un’inflazione a due cifre…

17 settembre 2009

Forse pochi hanno fermato l’attenzione su quanto dichiarato da Alan Greenspan la settimana scorsa a Mumbai: eppure quelle parole meritano attenzione. Prosegui la lettura…

Carlo Lottieri Senza categoria , , ,