Il primo che trova la soluzione, riceverĂ una copia omaggio del libro di Richard Epstein, Mercati sotto assedio.
Dicono che l’onorevole G. sia uomo di poche letture. Del che si deve dargli molta lode perchĂ© i grandi pensatori ed i grandi statisti mai sempre si curarono poco di inutili ed ingombranti letture, remora al pensiero ed impedimento all’azione. Talvolta però lo scarso leggere induce lo statista, assai piĂą del pensatore, a credere d’aver fatto cosa che sarĂ giudicata mirabile dagli storici dell’avvenire come quella che precorreva i tempi nuovi ed incanalava su nuove vie la politica ed il movimento sociale del tempo. Oggi si chiama grande ‘fatto storico’ la chiamata di un socialista a dar parere sulla situazione politica (…) Si consenta ad un dottrinario di confessare candidamente il suo smarrimento mentale a sentir dire che quello dell’onorevole G. fu un atto od un desiderio destinato a rimanere nella storia. PoichĂ© fatto storico pare che sia soltanto quello dello statista grande, che figge lo sguardo nel futuro e chiama a sĂ© i rappresentanti delle idee nuove destinate a rivoluzionare il mondo, a gittare un germe di rinnovamento in una societĂ in dissoluzione. Invece l’onorevole G. ha guardato indietro, verso il passato, ed ha chiamato o desiderato di chiamare a sĂ© il rappresentante di idee, che ignoro se siano mai esistite, ma che adesso sono ben morte.
Carlo Stagnaro liberismo cultura, liberismo, socialismo, statista
Tra i balenieri piĂą seri e onorati si fanno sempre, in veritĂ , concessioni nei casi speciali in cui sarebbe una grossa ingiustizia morale il fatto che una parte pretendesse il possesso di una balena cacciata o uccisa in precedenza da altri. Herman Melville, Moby Dick, p.486
La decisione dell’Unione Europea di vietare con regolamento (direttamente applicabile nei diversi Stati membri) il consumo di frittura di pesce ha sollevato un vespaio di critiche da parte dei pescatori e dei tanti cittadini comuni che amano gustare una pietanza così prelibata.
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Giovanni Boggero liberismo, mercato beni collettivi, Elinor Ostrom, Friedrich A. von Hayek, ordine spontaneo, pesca, regole, socialismo, tragedia dei comuni
Un fantasma si aggira per Via Veneto: è l’ombra delle velleitĂ di controllo dei prezzi. Ultima vittima, in ordine di tempo, sono gli sms: a inizio settembre, Mister Prezzi ha convocato gli operatori telefonici per discutere dei prezzi dei messaggini, secondo lui troppo alti. Nel commentare la notizia, molti organi di stampa hanno accreditato l’idea che fosse nell’aria un provvedimento volto a mettere un tetto di 11 centesimi. In questo Focus per l’Istituto Bruno Leoni, Luca Mazzone spiega perchĂ© il controllo dei prezzi, che è un’idea sbagliata in generale, non sorprendentemente è un’idea sbagliata anche se applicata agli sms.
Carlo Stagnaro liberismo, mercato prezzi, sms, socialismo, tlc
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Pasquale Annichino:
Alberto Mingardi invita tutti i “Chicagoans” a riflettere sul significato dell’ultima enciclica di Benedetto XVI. Condivido la sua analisi in merito al trattamento dedicato al documento dalla stampa italiana.
Il dibattito americano potrebbe forse fornire qualche spunto in piĂą rispetto a quello italiano che vede, come spesso accade, i tifosi schierati, le bandiere spiegate e le mani applaudire a comando o in base al soffiar del vento.
David Gibson su Politicsdaily applicando le categorie della politica al documento sostiene che Benedetto XVI sia un liberal e addirittura afferma: “No U.S. candidate could get elected on an economic platform like that”. Il conservatore Rick Garnett, pur criticando Gibson, afferma che: “No doubt, the Pope’s views on many questions regarding the organization and regulation of the economy put him well to the “left” of the American political center”, precisando poi che è necessario valutare anche le posizioni sulle tematiche etiche per avere un approccio complessivo rispetto alle questioni affrontate nell’enciclica.
Su America Magazine Austen Ivereigh ipotizza un’influenza del pensiero dell’economia di comunione e del pensiero di Chiara Lubich, mentre George Weigel, sulla corazzata conservatrice rispondente al nome di National Review, offre una interessante ricostruzione che critica i passaggi che sarebbero stati influenzati dalle idee del Pontificio Consiglio per la giustizia e la pace. La ricostruzione di Weigel secondo Ivereigh serve “(to) allow conservatives to ignore the encyclical’s key messages while remaining faithful to papal teaching”.
Se è condivisibile quanto scrive il New York Times, ovvero che risulta difficile inquadrare il pensiero di Benedetto XVI nelle categorie “liberal” e “conservative”, non si può non rilevare come bandiere spiegate e cori da stadio siano presenti anche oltre oceano.
Come suggerisce Garnett: “It seems, so far, that too many are cherry-picking quotes that provide rhetorical support for their preferred policy goals, or that seem to score points for “their side” in the political / culture wars”.
Forse meglio la precauzione suggerita da Mingardi: torniamo alla fonte.
Alberto Mingardi Senza categoria Caritas in veritate, conservatorismo, enciclica sociale, Papa Ratzinger, socialismo