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Posts Tagged ‘salvataggi pubblici’

Risposte sbagliata a domande sbagliate – di Andrew Lilico

12 aprile 2011

Il rapporto della commissione indipendente britannica sul settore bancario

Il fondamentale problema del settore bancario è che i creditori delle banche non sono esposti al rischio di perdite. Chi sono questi creditori? Si possono dividere in due gruppi: i detentori di obbligazioni bancarie e i titolari di depositi. Pertanto una riforma effettiva del settore deve mirare ad aumentare il rischio di perdite a carico di queste due classi di creditori (riducendo così la tentazione da parte dei governi di correre al salvataggio di una banca in cattive acque). Prosegui la lettura…

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Quel pozzo senza fondo chiamato Hypo Real Estate

12 novembre 2010

Nei giorni in cui i progetti di fusione tra le malconce Landesbanken sfumano per l’ennesima volta, il canale televisivo ARD ripercorre con una galleria fotografica i momenti salienti della crisi bancaria tedesca degli ultimi anni, il cui simbolo può a buon diritto essere considerata Hypo Real Estate. Prosegui la lettura…

Giovanni Boggero Senza categoria , , , , ,

Missed news: la crisi ci è già costata 12 trilioni $

9 agosto 2009

Il FMI ha aggiornato la propria valutazione dei costi della crisi, in termini di mero stanziamento di risorse pubbliche aggiuntive per i programmi d’emergenza a sostegno del settore finanziario, della domanda e dell’offerta. A fine giugno 2009, la cifra ammonta a 11,95 trilioni di dollari, praticamente qualcosa piĂą di 2 mila dollari a testa per ogni abitante del pianeta Terra. I media italiani non hanno praticamente dato alcuna eco al report, è piĂą importante dire ogni giorno che la ripresa sta arrivando, anzi è giĂ  arrivata. Sono i Paesi Ocse ad aver dovuto allargare di brutto i cordoni della spesa pubblica, ben 10,2 trilioni di dollari si devono solo a loro. Dalle tabelle annesse all’aggiornamento della stima del FMI emerge che il Paese che sta peggio di tutti è il Regno Unito, che ha dovuto mobilitare risorse  pari a un  mostruoso 82% del proprio Pil, di cui il 20% è giĂ  stato speso. Ciò comporterĂ  un deficit pubblico per i Paesi del G20 superiore al 10% del Pil nel 2009, con le peggiori posizioni detenute dagli Usa con il 13,5% di deficit sul Gdp, UK a quota 11,6%, Giappone al 10,3%. Che cosa tale massiccia sostituzione di debito pubblico per debito privato comporti a cominciare dagli Usa sul resto dell’economia planetaria, nel prossimo post. Qui mette conto solo rilevare come i media italiani restino nella media su una posizione di totale indifferenza, quando si tratta di monitorare le dimensioni del massiccio accumulo di debito pubblico e deficit spending in atto nei Paesi avanzati. Ignorarlo e minimizzarlo, è di solito la miglior premessa per non parlare delle sue conseguenze: terribili per il contribuente attuale, e in prospettiva per quelli futuri, per molti anni a venire.

Oscar Giannino Senza categoria , ,