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Posts Tagged ‘salario minimo’

GermaniaFutura

8 ottobre 2009

Ieri e oggi grande spazio sui media per la nuova associazione di Montezemolo, “ItaliaFutura”. Il Corsera dedicava ieri una pagina intera al rapporto sulla mobilità sociale presentato a Roma. Il Foglio riporta oggi il testo integrale del discorso dell’ex presidente di Confindustria tenuto nella medesima occasione. Nel corso della presentazione di “ItaliaFutura”, tre proposte sono state avanzate per togliere il gesso al paese. Non avendo intenzione di analizzarle una per una mi concedo un brevissimo commento sulla prima: non era più semplice intervenire direttamente sulle borse di studio? Prosegui la lettura…

Filippo Cavazzoni liberismo, welfare , , , ,

Ancora sul salario minimo tedesco

14 settembre 2009

Nell’opaco duello televisivo di ieri sera tra la signora Merkel e il suo sfidante socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier si è discusso animatamente anche di salario minimo, del quale ci siamo già occupati qui. Sul tema andrebbe fatta ancora qualche breve osservazione. Prosegui la lettura…

Giovanni Boggero Senza categoria , , , , , ,

Salario minimo, salario giusto?

3 settembre 2009

Quanto del valore incorporato in un’automobile sarebbe andato al disegnatore della carrozzeria, quanto all’ingegnere progettista del motore, quanto al manovale adibito al trasporto delle lamiere, perché ognuno di essi potesse conseguire il prodotto integrale del proprio lavoro, senza appropriarsi del prodotto del lavoro altrui? Bruno Leoni

Dopo le pensioni, un altro piccolo regalino elettorale in zona Cesarini targato Große Koalition. Nella giornata dell’altro ieri la commissione paritetica del Ministero del Lavoro (Tarifauschuss), composta da politici, rappresentanti delle organizzazioni datoriali e dei lavoratori, ha infatti stabilito che in tre nuovi settori- già inseriti nella legge ad hoc votata ai primi dell’anno dal Parlamento (Arbeitnehmerentsendegesetz)- verrà introdotto il famigerato salario minimo (Mindestlohn). Alla decisione della commissione dovrà ora fare seguito un’ulteriore ordinanza di approvazione da parte del Ministro del Lavoro, il socialdemocratico Olaf Scholz. I settori in questione sono le grandi lavanderie, le miniere e le imprese di nettezza urbana, che insieme impiegano circa 200.000 persone. Nulla di fatto, invece, nell’ambito delle attività che forniscono servizi di sicurezza -corpi di polizia privati, bodyguard e via di seguito. Prosegui la lettura…

Giovanni Boggero liberismo, mercato , , , , ,

Uomini, mezzi uomini, ominicchi, pigliainculo, quaquaraquà… e politici di professione

17 agosto 2009

Non c’è bisogno di aver letto Gaetano Mosca per aver compreso che i politici sono una «classe» : che rappresentano, insomma, un gruppo separato. Quel che è peggio, però, è che essi perdono la stessa capacità di percepire la realtà, fino al punto di vivere in un universo tutto loro, in cui esiste da un lato la nostra realtà, piena di limiti e difetti, e dall’altro quell’eccezionale conglomerato di elezioni, visioni globali, posti di sottogoverno e destini da compiere che impregna la quotidianità della politica.

Chi ancora non si fosse avveduto di tale patologica deformazione percettiva che affligge quanti detengono un qualche potere, dovrebbe ascoltare questa intervista di Jan Helfeld a Nancy Pelosi, speaker della Camera statunitense. Il giornalista si limita a chiedere quanto siano retribuiti, dai parlamentari americani, i vari intern e collaboratori di cui i politici si avvalgono, e poi interroga l’esponente del partito democratico in merito al salario minimo obbligatorio.

L’intenzione è mostrare che non si può accettare che alla House of Representives vi sia chi lavora anche gratuitamente (”come volontario”, nelle parole della Pelosi), se poi si scende in guerra contro quanti lavorano per un pugno di dollari da McDonald’s o da Walmart.

Naturalmente la Pelosi trova offensive le stesse domande e pretende che il proprio interlocutore accetti la totale contraddittorietà di una posizione, la sua, che al tempo stesso contesta e legittima l’esistenza di retribuzioni sotto il minimum wage.

La parlamentare americana è però in buona fede. Servire la gente preparando panini imbottiti o sistemando beni alimentari sugli scaffali ai suoi occhi è un lavoro svilente, mentre il solo fatto di poter muoversi nei corridoi del Potere rappresenterebbe una promozione: un cambio di status. In fondo, nella linea di pensiero della parlamentare statunitense forse non ci sarebbe niente di male neppure se i suoi giovani collaboratori versassero qualcosa in cambio del privilegio che è riservato loro.

Il lavoro è per gli uomini comuni, mentre la politica è per il ceto superiore. Questo è il retropensiero che rende possibile uno schema argomentativo altrimenti del tutto irrazionale.

Carlo Lottieri liberismo, mercato , , ,