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Posts Tagged ‘poste italiane’

Mercato vo’ cercando ch’è sì caro…

26 marzo 2010

ChissĂ  a quale mercato si riferiva l’amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi, parlando di come e quanto il monopolista di Stato sia pronto per la liberalizzazione europea del settore con l’Handelsblatt, uno dei principali quotidiani economici tedeschi… Il quadro della situazione italiana tracciato nell’articolo, a firma della corrispondente italiana Katharina Kort, è utopisticamente radioso e non indaga affatto i veri motivi del “miracolo” economico di Poste Italiane. Prosegui la lettura…

Giovanni Boggero mercato , , ,

Esagerando, una profezione di von Mises sulla Postecrazia

28 dicembre 2009

Leggendo l’ultimo post di Ugo Arrigo (“Poste e Ryanair: le ultime frontiere del protezionismo“) e osservando l’ardore con cui Poste Italiane SpA viene protetta dall’infida concorrenza e la passione con la quale si progettano per l’azienda sempre nuove funzioni (sarĂ  banca, sarĂ  istituto caritatevole, che sarĂ ?), mi è tornata alla mente una frase di Ludwig von Mises:

They promise the blessings of the Garden of Eden, but they plan to transform the world into a gigantic post office” (Bureaucracy, 1944)

Piercamillo Falasca liberismo, mercato , ,

Banca del Sud: perché qui se ne discute

16 ottobre 2009

Che la Banca del Mezzogiorno rievochi la Cassa del Mezzogiorno, è evidente ma non si tratta di una osservazione particolarmente originale. E’ piĂą interessante invece il dibattito che si è di fatto aperto su queste colonne – nei due post di Oscar Giannino ed Ugo Arrigo.
La posizione di Arrigo è istintivamente accattivante, per chi legga Chicago: essendo la Banca un’iniziativa che nasce in seno alla politica, e specificamente al Tesoro, non c’è da aspettarsi nulla di buono. PerchĂ© le dinamiche intrinsecamente connesse all’agire politico faranno sì che si tratti di un’altra mangiatoia.
La posizione di Giannino è piĂą sfaccettata, e insiste invece sulla lettera del provvedimento. Le due cose che fa notare Giannino, e che credo abbiano un peso non indifferente sul giudizio complessivo, sono (a) che l’appello a fare la banca è rivolto ai “privati meridionali”, chiamati “a fare banca per banca, non altro” e (b) che lo Stato abbia “autolimitato” il suo impegno, nel comitato promotore, sia perchĂ© da subito minoritario, sia perchĂ© giĂ  oggi è posta in essere una exit strategy. Prosegui la lettura…

Alberto Mingardi credito, finanza, liberismo , , , ,

Prevenire è meglio che curare

15 maggio 2009

In vista dell’imminente liberalizzazione del settore postale, il governo precisa che le decisioni in materia verranno concertate con i sindacati e prepara l’ennesimo ritocco tariffario.

Massimiliano Trovato mercato, telecomunicazioni , , , ,