Due modi diversi di affrontare lo stesso fenomeno. O meglio, ciò che succede se si tratta un fenomeno come un problema da risolvere o come un’opportunità da cogliere.
In Argentina il presidente Cristina Fernandez De Kirchner ha presentato una nuova proposta di legge per imporre restrizioni sulla proprietà di terreni agricoli da parte di stranieri. “Il controllo della terra è un tema fondamentale e di importanza strategica per il XXI secolo“, ha affermato.
In Africa alcuni paesi, come Nigeria e Tanzania, promettono agevolazioni agli investitori stranieri che vogliono acquistare terra coltivabile.
Probabilmente in Africa è arrivata la notizia che oggi il prezzo dei terreni agricoli argentini è il doppio rispetto al 2007 e cinque volte di più rispetto al 2002. Forse in Argentina se ne sono già dimenticati. E’ il populismo, bellezza.
God bless Africa.
Giordano Masini mercato africa, agricoltura, Argentina, de kirchner, populismo
di Franco Debenedetti, Oscar Giannino, Antonio Martino, Alberto Mingardi, Roberto Perotti, Nicola Rossi, Paolo Savona, Vito Tanzi
Caro Direttore, nei momenti di grande incertezza, il ruolo dell’informazione è assai delicato. Se gli economisti rischiano spesso di essere i consiglieri del principe, estendere i rudimenti della cultura economica e finanziaria costituisce condizione per un dibattito pubblico più consapevole. Additare untori e alimentare spauracchi (come è stato fatto nelle ultime settimane) suscita gli istinti peggiori, confonde la cause della crisi, nasconde le responsabilità vere. Per questo motivo, oggi la stampa indipendente ha innanzi a sé una missione davvero cruciale. Per assolverla appieno, nell’interesse del lettore e dell’elettore, riteniamo importante richiamare l’attenzione su alcuni dati di realtà . Prosegui la lettura…
admin finanza, informazione, liberismo, mercato Crisi, mercato, populismo
La consueta polemica pasquale tra le associazioni dei consumatori e le compagnie petrolifere segna, oggi, un deciso scarto rispetto al comune svolgimento. La stizzita risposta che il direttore del Corriere della sera, Ferruccio De Bortoli, dà a una lettera (per ora non resa pubblica) ricevuta dal presidente dell’Unione petrolifera, Pasquale De Vita, è una brutta pagina di giornalismo. Infatti, due piani sembrano sovrapporsi, a detrimento della trasparenza e della correttezza dell’informazione.
Prosegui la lettura…
Carlo Stagnaro energia, mercato carburanti, consumatori, Corriere della sera, de bortoli, de vita, populismo, prezzi, unione petrolifera