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Posts Tagged ‘pd’

Acqua. Ora si balla

27 giugno 2011

Un gruppo di deputati del Terzo polo – Benedetto Della Vedova, Linda Lanzillotta e altri – ha fatto propria la proposta del Pd sull’acqua, presentandola come emendamento alla legge comunitaria. La logica è ineccepibile: visto che il referendum ha travolto la legge Ronchi-Fitto, che faceva parte della comunitaria scorsa per adeguare la gestione dei servizi idrici alla cornice europea, occorre dare adeguata copertura normativa al settore. Usare la proposta del Pd come alternativa al vuoto referendario è un’idea che, qui, abbiamo lanciato fin da subito. Ora ci divertiamo.

Cominciamo con tre domande (abbastanza retoriche, ma le facciamo lo stesso) nella speranza che qualcuno ci dia una risposta: cosa ne pensa il Pdl? Cosa ne pensa il Pd? Cosa ne pensa il movimento referendario? Confidiamo in una risposta.

Carlo Stagnaro Acqua , , , , , , , ,

Acqua, una domanda al Partito democratico

25 maggio 2011

La domanda che vorrei fare al Partito democratico sull’acqua è: ci siete o ci fate?

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Carlo Stagnaro Acqua , , ,

Abbiamo un’Autorità!

9 febbraio 2011

Ieri la Commissione Attività produttive della Camera ha dato il via libera al nuovo collegio dell’Autorità per l’energia. I cinque componenti – il presidente Guido Bortoni e i commissari Alberto Biancardi, Luigi Carbone, Rocco Colicchio e Valeria Termini – hanno raggiunto la maggioranza dei due terzi necessaria a superare l’ultimo scoglio. Questa è un’ottima notizia perché è scongiurato il rischio di lasciare il mercato sguarnito, allo scadere della prorogatio del collegio uscente il 13 febbraio, in un momento particolarmente delicato. Delicato, e questo il punto, non tanto sotto il profilo regolatorio quanto sotto quello normativo. Il prossimo 3 marzo scade il termine per il recepimento del terzo pacchetto energia dell’Unione europea. L’aspetto più controverso è quello sulla separazione delle rete gas.

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Carlo Stagnaro energia , , , , , , , ,

Autorità energia. Il Pd perde i pezzi

18 novembre 2010

Solo due righe per avvisare che, a quanto mi risulta, il parlamentare del Pd Federico Testa si è dimesso da responsabile energia & servizi pubblici del partito.

A monte della decisione starebbero le perplessità (eufemismo) per l’accordo bipartisan sull’Autorità per l’energia, che (se le commissioni ratificheranno la decisione del governo) sarà presieduta dall’attuale numero uno dell’Antitrust, Antonio Catricalà, e sarà composta da Guido Bortoni (capo dipartimento energia al ministero dello Sviluppo economico e già direttore mercati dell’Aeeg); Alberto Biancardi (direttore generale della Cassa conguaglio del settore elettrico e responsabile energia dell’Arel); Valeria Termini; e Luigi Carbone. Testa, in particolare, non avrebbe gradito l’inserimento nel collegio di alcuni componenti privi di esperienza sul settore, in attrito con quanto prevede la legge istitutiva dell’autorità. Ma dietro la decisione c’è probabilmente un malessere più diffuso per l’apatia del Pd e la sua difficoltà a mantenere posizioni coerenti e credibili sui temi energetici e ambientali – col risultato di apparire sempre più come una succursale, fuori tempo massimo, di un’ideologia anti-industriale e anti-crescita economica.

Un altro competente si allontana dalla politica. Non ne guadagna il principale partito dell’opposizione, né il paese, ma i cacicchi verdi stasera possono brindare. Chissà se qualcuno li ha informati che le bollicine sono fatte di CO2.

Carlo Stagnaro energia , ,

L’acqua è di tutti. O tutti fanno acqua?

21 ottobre 2010

Il Partito democratico ha presentato, questo pomeriggio, la sua proposta sull’acqua – o, meglio, sul servizio idrico integrato. Qui si può leggere un sommario della proposta (presentata dalla responsabile Ambiente del partito, Stella Bianchi, assieme al segretario, Pierluigi Bersani, e ai capigruppo alla Camera e al Senato) e qui il testo della proposta di legge. Cosa dice il Pd? E’ fedele alla vocazione riformista oppure si allinea alla retorica referendaria? La risposta, come spesso accade, è più complessa.

di Luigi Ceffalo e Carlo Stagnaro

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Carlo Stagnaro liberalizzazioni , , , , , ,

Ogm: l’Unità batte un colpo. E il PD?

24 agosto 2010

Ieri l’Unità ha ospitato un bell’intervento sugli Ogm di Sergio Bartolommei, docente all’Università di Pisa e membro del consiglio direttivo della Consulta di Bioetica, che spicca per chiarezza e concretezza già a cominciare dal titolo, “Quel luddismo che cresce nei campi“. Bartolommei afferma:

La distruzione di un campo di pannocchie in Friuli è stata sostenuta da un argomento che è diventato un po’ il cavallo di battaglia degli avversari del transgenico: gli Ogm minacciano «l’identità agroalimentare italiana», «la nostra agricoltura non si tocca», «l’identità dei prodotti tipici non è in svendita». L’argomento legittima una sorta di neo-autarchia agricola evocatrice di altri e discutibili appelli a italici “primati†e autosufficienze. Gli resta forse un fascino retorico, ma è razionalmente insostenibile. Il concetto di “identità agricola nazionale†è vago o vuoto.

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Giordano Masini ambiente , , , , , , ,

Agricoltura paesaggistica

13 luglio 2010

Il forum  Agricoltura del Partito Democratico ha votato un documento in cui si dichiara la contrarietà del partito all’uso di Ogm in Italia. Il testo, che dovrà essere ratificato dall’Assemblea Nazionale di ottobre, è seguito ad un lungo dibattito al quale avrebbero partecipato per mesi scienziati (non troppi) ed esponenti del PD. Oggi viene sancito, oltre alla preferenza per la tutela della biodiversità rispetto alla necessità di rispondere alle esigenze quantitative dell’agricoltura moderna, il principio che le scelte di un imprenditore possono essere guidate e indirizzate dall’alto, non solo attraverso misure di stimolo, ma anche e soprattutto attraverso la mortificazione di libertà essenziali quali quella di scegliere autonomamente cosa e come produrre. Il PD, infatti, non si oppone agli Ogm perché li ritiene dannosi per la salute o per l’ambiente, ma semplicemente perché non li ritiene necessari alla nostra agricoltura. Un po’ come proibire la fabbricazione di auto di grossa cilindrata perché non le si ritiene compatibili con la nostra rete stradale… Il commento migliore sulla vicenda è quello apparso su salmone.org, il blog del biotecnologo Roberto Defez:

Il PD ci pensa bene, sente gli scienziati e poi decide per l’agricoltura paesaggistica, dove gli agricoltori sono parte dell’arredo rurale. Ecco come si rottama una attività imprenditoriale per poi versarci sopra tra qualche anno lacrime di coccodrillo.

l PD ci pensa bene, sente gli scienziati e poi decide per l’agricoltura paesaggistica, dove gli agricoltori sono parte dell’arredo rurale. Ecco come si rottama una attiività imprenditoriale per poi versarci sopra tra qualche anno lacrime di coccodrillo.

Giordano Masini ambiente, mercato ,

Liberalizzazioni: bene il Pd, se sa quel che dice

16 giugno 2010

Finalmente il Partito democratico batte un colpo, e che colpo. Le sei proposte di liberalizzazione presentate oggi da Pierluigi Bersani rappresentano, finalmente, un tentativo di dare sostanza all’opposizione, evitando sia la tentazione controproducente dell’antiberlusconismo, sia il massimalismo della Fiom. Non tutto è perfetto, ma c’è molto di buono.

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Carlo Stagnaro mercato , , , , , , , , ,

Pomigliano: Cgil accoltella FIOM, il Pd guarda e squaglia

16 giugno 2010

La vicenda Pomigliano si mette sempre peggio per la sinistra, sindacale e politica.  Lo dico senza alcuna iattanza nè soddisfazione. Di fronte a svolte di questa importanza, per il rilievo in Italia dell’azienda che le propone, e per l’impatto che intese simili potrebbero avere in tutto il manifatturiero italiano internazionalizzato ed esposto alla concorrenza estera, quel che sichiede alla sinistra è di avere come minimo le idee chiare. Non ce l’ha, purtroppo. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino Diritti individuali, Mercato del lavoro, auto , , , , , ,

Pd e nucleare. Qualcuno batte un colpo

11 maggio 2010

UPDATE: Il dibattito si allarga dentro il Pd. Il sito del Sole 24 Ore sente, su posizioni diverse, il responsabile energia del Pd, Federico Testa, e gli “ecodem”, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.

UPDATE 2: Qui la risposta evasiva di Bersani. Il segretario dice cose in parte condivisibili, nel criticare il piano del governo. Ma la lettera dei 73 non era a proposito di questo: riguardava l’opposizione preconcetta al nucleare. Con la sua replica, Bersani non fa altro che alimentare che l’opposizione del Pd non riguardi il progetto dell’esecutivo, le sue specificità, ma, appunto, il nucleare di per sé. Almeno gli “ecodem” hanno le palle di dirlo chiaro e tondo.

Il Riformista di oggi apre con la notizia di una lettera inviata da una settantina di intellettuali e politici, più o meno di sinistra, che scrivono al segretario del Pd, Pierluigi Bersani, una lettera dai contenuti molto chiari e molto condivisibili: il no al nucleare, senza se e senza ma, non trova riscontro nella storia della sinistra in questo paese, nella logica, nell’ambiente. Tra i firmatari, Umberto Veronesi, Margherita Hack, Enrico Morando, Gilberto Corbellini, Chicco Testa, Umberto Minopoli, e molti altri.

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Carlo Stagnaro energia , , , ,