In una nota dell’interessante volume di Glauco Maggi e Maria Teresa Cometto sulla politica americana contemporanea, Obama dimezzato. L’America verso il 2012 (edito da Boroli editore e che sarĂ al centro di una presentazione pubblica a Milano presso l’IBL, giovedì 12 maggio, con inizio alle ore 18.30), trovo un passo tanto acuto quanto divertente di John H. Cochrane. Prosegui la lettura…
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Nella confusione culturale del nostro tempo, ci si può aspettare ogni cosa. E così non bisogna stupirsi piĂą di tanto che vi sia qualcuno che sembra rallegrarsi dei disastri finanziari degli ultimi anni, dal momento che “la crisi economica fa bene all’Europa, CO2 in calo dell’11,6%”. E nemmeno è sorprendente leggere che per altri la perdita di valore dell’Euro farĂ bene all’economia.
Non scandalizziamoci.
Come ricorda un bel video realizzato da Tom Palmer, secondo Paul Krugman perfino l’attacco terroristico alle Torre Gemelle avrebbe potuto comportare conseguenze economiche positive (come già a suo giudizio sarebbe successo con la Seconda guerra mondiale), e qualcosa di simile aveva sostenuto Timothy Noah sul “New York Times” a proposito del terremoto di Kobe del 1995.
Ma il testo di Frédéric Bastiat su Ce qu’on voit et ce qu’on ne voit pas non l’ha proprio letto nessuno? (Qui una presentazione generale, qui la versione originale in francese, e qui la traduzione in inglese).
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