A pochi giorni dai referendum del 12 e 13 giugno, si attende ancora la pronuncia da parte della Corte di Cassazione sul quesito n.2, inerente l’energia nucleare (qui, testo quesito). Fine delle certezze. Ciò che non è chiaro, è cosa stia succedendo alle normativa riferita al nucleare in Italia.
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Luciano Lavecchia ambiente, energia, nucleare Berlusconi, energia, nucleare, referendum
Riceviamo da Antonio Sileo e volentieri pubblichiamo.
«Gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà … Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanitĂ si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor piĂą giĂą, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora piĂą giĂą: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito…  E infine i quaquaraquà ».  Ecco, spiace ricorrere a Sciascia (Il giorno della Civetta, 1961), ma sugli accadimenti atomico – parlamentari freneticamente succedutisi  nei giorni scorsi ci pare che, insomma, con rispetto parlando per i pigliainculo, i quaquaraquĂ stiano proprio lĂ dove in altri romanzi di solito ci sono i burattinai.
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Guest nucleare governo, nucleare, politica energetica, referendum
Il prossimo 12 giugno gli italiani sono chiamati a votare un referendum contro l’introduzione del nucleare nel nostro mix energetico. Qui il testo (incomprensibile) del quesito. In questo post intendo spiegare perchĂ©, per ragioni specifiche e per ragioni generali, quel referendum sarebbe meglio non si svolgesse. Ma prima un po’ di cronaca.
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Carlo Stagnaro energia fukushima, nucleare, referendum
In politica, ha sostenuto un ministro in carica, “le cose che si dicono valgono solo nel momento in cui si dicono”. Secondo questa interessante teoria, un uomo politico ha diritto di dire tutto e il contrario di tutto. Giulio Tremonti si è a tal punto specializzato in quest’arte, da violare la regola eterna dell’orologio rotto: segna l’ora sbagliata sia quando sostiene una tesi, sia quando afferma il suo contrario. Come sull’energia nucleare.
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Carlo Stagnaro energia Francia, nucleare, protezionismo, Tremonti
Non c’è modo piĂą cinico di reagire a una tragedia che buttandola in farsa. Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha superato se stessa. Confermando che non importa quanto vogliate indulgere nell’ “odio antinazionale”: l’Italia è peggio di come sembra. O almeno il suo ceto politico.
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Carlo Stagnaro energia fukushima, nucleare, prestigiacomo, Tremonti
Alla faccia della proverbiale freddezza teutonica. L’esecutivo tedesco ha reagito con una certa “scompostezza elettorale” alle notizie provenienti dalla centrale di Fukushima in Giappone. Nella mattinata di lunedì il Cancelliere ha infatti annunciato l’intenzione del governo di voler procedere ad una moratoria di tre mesi sull’attivitĂ delle centrali piĂą vecchie del paese, due delle quali si trovano in Assia e in Baden-WĂĽrttemberg. Per consentirne un controllo approfondito, si dice. SarĂ un caso, ma proprio in quest’ultima regione tra due settimane esatte si tiene un appuntamento elettorale di cruciale rilevanza per le sorti dell’esecutivo. La CDU controlla il Land da cinquantasette anni. Perderlo significherebbe consegnare il Bundesrat all’opposizione. Il caso ha voluto che uno dei maggiori temi oggetto della campagna elettorale si sovrapponga perfettamente al tema di dibattito piĂą caldo a livello federale: l’atomo. Circa metĂ del consumo di energia primaria della regione si ha infatti attraverso la produzione di energia nucleare. I Verdi sono sul piede di guerra e nei sondaggi sono dati intorno al 20%. Dopo la chiusura di Obrigheim nel 2005, si ipotizza ora uno spegnimento temporaneo per Neckarwestheim. Il fatto che Merkel e Westerwelle vogliano fare un passo indietro è quindi funzionale ai loro interessi politici (la Merkel e il suo Ministro dell’Ambiente non fanno mistero di strizzare l’occhio agli ecologisti da anni…), ma mal si accorda con la necessitĂ di una cornice regolatoria chiaro. La decisione di allungare la vita dei reattori (di 8 anni per quelli piĂą vecchi, di 14 per i piĂą nuovi) si inseriva giĂ in un quadro di progressivo smantellamento, varato dal gabinetto rosso-verde nel 2001. Una nuova giravolta rischia di rendere le cose oltremodo complicate. L’opposizione, dal canto suo, non è soddisfatta e vorrebbe uno spegnimento automatico e totale di tutte le centrali, vecchie e nuove. D’altra parte, passati i tre mesi di stop, qualora l’esecutivo dovesse nuovamente tornare sui suoi passi, le centrali in questione avrebbero guadagnato altri novanta giorni di vita, come mostra la prassi assai frequente degli anni passati di staccare e riattaccare i reattori alla rete, adducendo ragioni di manutenzione.
Update: la signora Merkel ha appena annunciato che saranno sette i reattori ad essere temporaneamente spenti.
Giovanni Boggero energia germania, Merkel, nucleare
Quando ancora eravamo alle prime notizie del tremendo sisma che si è abbattuto sulla costa nordorientale del Giappone, ecco che i siti e le agenzie italiane hanno iniziato a diffondere notizie sull’allarme nucleare. Orbene, se allo stato degli atti una prima cosa si può dire, è che proprio la terribile intensitĂ del fenomeno abbattutosi sul Giappone ci consegna una nuova conferma del fatto che in materia di sicurezza di impianti nucleari, i passi in avanti compiuti negli ultimi decenni sono stati notevolissimi, tali da reggere nella realtĂ dei fatti senza creare pericoli per ambiente e popolazione proprio l’impatto di eventi terribilmente fuori scala, quale quello verificatosi e come prescrivono appunto le norme nel cui rispetto si costruiscono oggi centrali atomiche. Eppure, in Italia la speculazione è partita subito. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino ambiente, energia nucleare
Riceviamo da Paolo Mutti (amministratore delegato di Solsonica) e volentieri pubblichiamo questo articolo comparso, per la prima volta, su MF del 2 marzo 2011.
L’acceso dibattito in corso oggi nel Paese sull’eccessivo costo del fotovoltaico mostra tutti i limiti di una miope radicalizzazione e ideologizzazione delle scelte di politica energetica. Occorre qui ricordare che l’energia non ha colore politico né aiuta nessuno affrontare le scelte energetiche di un Paese mediante la demonizzazione dell’una o dell’altra alternativa. Le scelte energetiche di un Paese devono essere bensì realizzate tenendo conto delle diverse alternative possibili per comporre il mix energetico più adatto che porti a diminuire la dipendenza dai combustibili fossili.
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Guest energia elettricitĂ , nucleare, rinnovabili, solare
La Corte costituzionale ha respinto la maggior parte dei ricorsi delle regioni sul nucleare, accogliendo solo – parzialmente – un’eccezione di costituzionalitĂ relativa all’articolo 4 del decreto 15 febbraio 2010, n.31. Si tratta, a mio avviso, di un giudizio equilibrato che, pur presentando dei risvolti di rischio per il futuro del nucleare in questo paese, ristabilisce un principio di equitĂ che il percorso disegnato dal governo rischiava di calpestare.
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Carlo Stagnaro energia corte costituzionale, nucleare
Umberto Veronesi ha accettato di presiedere la costituenda Agenzia per la sicurezza nucleare, elemento pivotale nella strategia di ritorno all’atomo. Non possiamo che rallegrarcene, visto che Chicago-blog fu tra i primi ad avanzare la candidatura dell’oncologo e senatore del Pd. Vediamo quali sono gli altri nomi in pista, e quali le prime sfide, e i primi test, che l’organismo dovrĂ affrontare.
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Carlo Stagnaro energia agenzia, atomo, bellomo, cosentino, cumo, Europa, girdinio, moccaldi, nicotra, nucleare, ortis, prestigiacomo, ricotti, romani, saglia, veronesi, zollino