L’inquinamento atmosferico? È in aumento. Ne è convinta la stragrande maggioranza dei cittadini europei. Non potrebbe essere altrimenti. Siamo in grado di dire per esperienza diretta se fa caldo o freddo, ma non possiamo valutare autonomamente come si evolve la qualità dell’aria. “Sappiamo†ciò che apprendiamo dai mezzi di informazione. E questi, tranne rare eccezioni, ci ripetono da anni che la situazione volge al peggio.
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Francesco Ramella ambiente, trasporti congestione, infrastrutture, inquinamento atmosferico
Bocciata a Milano la proposta di sperimentazione del lavaggio delle strade per ridurre il risollevamento delle polveri.
Scrive il Giornale che vi sarebbe il rischio di intasamento delle fogne e di allagamento delle strade. La motivazione più interessante che ha fatto propendere per il no è però quella evidenziata dall’assessore all’ambiente Paolo Massari secondo il quale: «sembra che l’effetto stimato sul contenimento del Pm10 non sarebbe tale da giustificare la spesa». Ottimo. Di norma, infatti, i provvedimenti di tutela ambientale vengono posti in essere a prescindere da una valutazione dei rispettivi costi e benefici. E’ sperabile che l’approccio seguito nel caso a Milano da eccezione diventi la regola sia per quanto riguarda gli altri interventi volti a limitare lo smog (limitazioni del traffico, incentivi al rinnovo del parco veicolare, investimenti a favore del trasporto collettivo) sia negli innumerevoli altri casi di regolamentazione.
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“I primi sei mesi del 2009 dal punto di vista ambientale sono stati i migliori in assoluto nella storia di Milano. E’ evidentissimo che da quando c’è Ecopass ci sono stati significativi miglioramenti anche se la strada da fare è ancora lunga e non bisogna abbassare la guardia’’. Non sarebbe quindi “neanche pensabile razionalmente chiudere un provvedimento efficace che se venisse meno porterebbe ad avere più smog e più trafficoâ€. Queste le parole con le quali l’assessore all’ambiente di Milano, Edoardo Croci, prende le difese del pedaggio ecologico per entrare nel centro di Milano. Le argomentazioni dell’assessore sono però quanto mai deboli. E’ vero che a Milano le concentrazioni di polveri non sono mai state così basse come ora. Ma questo risultato ha pochissimo a che spartire con l’Ecopass, la cui rilevanza in termini di riduzione di emissioni complessive nell’area metropolitana è del tutto marginale. Lo avevamo scritto prima che il provvedimento venisse adottato e lo ha confermato di recente uno studio apparso sulla rivista “Epidemiologia e Prevenzione†secondo il quale Ecopass “non è in grado di produrre variazioni apprezzabili nei livelli d’inquinamentoâ€. E, infatti, non vi è alcuna dichiarazione dell’Assessore, nella quale i “significativi miglioramenti†vengano quantificati. Né si può trovare risposta a tale interrogativo nell’ultimo rapporto redatto a cura dell’Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio di Milano. A riprova della irrilevanza di Ecopass sotto il profilo ambientale, vi è il fatto che la concentrazione di polveri sottili è ai minimi storici non solo a Milano ma in tutta la Lombardia e, più in generale, in Italia ed in Europa. Questo risultato è stato conseguito non grazie, ma nonostante il sostanziale fallimento di tutte le politiche volte alla riduzione del traffico automobilistico messe in atto negli ultimi vent’anni. La progressiva riduzione dei livelli di inquinamento è pressoché interamente da ricondursi al miglioramento tecnologico che ha determinato una significativa (questa sì,per davvero) riduzione delle emissioni unitarie delle auto. Tale evoluzione ha reso via via più inefficaci le politiche di riequilibrio modale. Per ottenere gli stessi risultati che, vent’anni fa. un suo predecessore poteva conseguire riducendo il traffico di 10mila veicoli al giorno, oggi Croci e, come lui, tutti gli altri assessori italiani, dovrebbe togliere dalla strada almeno 100mila. Il costo marginale della riduzione dell’inquinamento è, dunque, in rapida ascesa mentre i benefici sono invariati rispetto al passato. E’ forse giunto il momento di chiedersi “razionalmente†se non sia giunto il momento di fermarsi.
Francesco Ramella Senza categoria Ecopass, Edoardo Croci, inquinamento atmosferico