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Posts Tagged ‘INPS’

Riforma della previdenza, i numeri dicono che serve

11 giugno 2010

Il governo si è dunque dovuto adeguare al diktat della Commissione Europea. Ieri, il Consiglio dei ministri ha innalzato l’età pensionabile di vecchiaia delle pubbliche dipendenti da 61 a 65 anni dal 1 gennaio 2012, in un’unica soluzione. Ne deriveranno risparmi per 1,4 miliardi in 7 anni. E’ una soluzione che ai sindacati non piace, innanzitutto per la fulmineità con cui Bruxelles l’ha imposta in una settimana, minacciando altrimenti sanzioni, dopo che per mesi si era sperato che approvasse il meccanismo molto diluito precedentemente approvato dal governo, che sarebbe entrato in pieno vigore solo 6 anni dopo. E’ una misura strutturale, utile e opportuna. mentre gli interventui sulle finestre di anzianità e vecchiaia diposti in manovra non lo sono. Al massimo sono dilazioni di pagamento. Forse, perchè i 5 miliardi potrebbero pure sfumare, se tutti coloro che nels ettore pubblico maturano l’0anzianità decidessero di approfittarne comunque al più presto.  Qui una batteria di numeri, per dimostrare che è miope e sbagliato non intervenire strutturalmente sulla previdenza, continuando a dire che è tutto già risolto dalla Dini e dai coefficienti automatici di trasformazione recentemente agganciati – a regime, tra anni -  all’allungamento delle aspettative di vita. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino previdenza, welfare , , ,

Lo sbilancio previdenziale: c’è, eccome

29 aprile 2010

Non c’è dubbio che bisogna essere riconoscenti, per il gran lavoro svolto all’Inps dal presidente Antonio Mastrapasqua e da tutti i suoi collaboratori. La relazione annuale INPS sul 2009  presentata l’altroieri in Parlamento testimonia di un grande sforzo di efficienza tecnologica e di procedure, con 600 milioni di euro di risparmi cumulati, 18 miliardi di sostegni a vario titolo alle vittime della crisi di cui 10 alle famiglie, 18 milioni di prestazioni pensionistiche pagate, 20 milioni di lavoratori assicurati, un milione e mezzo di imprese con cui interfacciarsi. Anche se, malgrado tutto questo, il testo della relazione sul sito Inps ancora non c’è. Tre dati almeno, però, si stagliano tra tutti quelli forniti, e disegnano una fotografia del Paese che ha anche ombre, al di là delle luce su cui Mastrapaqua giustamente ha insistito. La prima ombra è il pesante deficit reale, altro che avanzo. Vediamo i dati. Prosegui la lettura…

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