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Posts Tagged ‘incentivi’

Salviamo le rinnovabili virtuose dalla danza delle ore

18 marzo 2011

Riceviamo dal Prof. Angelo Spena e volentieri pubblichiamo

Un criterio premiante per le filiere promettenti

La convulsa bagarre sul Decreto rinnovabili rischia di far perdere un’occasione irripetibile di fare chiarezza. L’urgenza di salvare il principio di legittimo affidamento e di garantire la certezza del diritto evitando retroattivitĂ  formali e sostanziali non deve infatti comprimere l’esigenza di strutturare bene il futuro delle incentivazioni, finalizzandole alla selezione ed alla stabilizzazione delle filiere suscettibili di fornire un concreto contributo alla copertura del fabbisogno energetico a costi competitivi. La gatta frettolosa farebbe i gattini ciechi. Lavoriamo per parti: rendiamo quanto prima affidabile ed equo il transitorio, ma approfondiamo con calma il progetto di rientro degli incentivi nell’ordinario. Prosegui la lettura…

Guest energia , ,

Cari rinnovabilisti, non fate cazzate

8 marzo 2011

Cari rinnovabilisti, non scendete in piazza. La guerra polarizza e costringe a fingere che al mondo esistano solo il bianco e il nero, il sì e il no, un estremo oppure l’altro. Sicché obbliga tutti quelli che osservano lo scontro, avendo magari delle posizioni sfumate (o, preferisco dire, razionali) a chiamarsi fuori, o a schierarsi a malincuore con la truppa meno distante dalle proprie posizioni. La guerra costringe a prendere le decisioni sbagliate. Questo è un aspetto cruciale che non tutti hanno metabolizzato. Per dirla nel modo più semplice e chiaro possibile, comunque vadano le cose l’età dell’oro è finita: i soldi non piovono più dal cielo e tutti, decisori pubblici e imprese del settore, sono chiamate a compiere scelte e correre rischi. Il reddito non è più garantito. Il rendimento non è più una variabile indipendente. Quindi è cruciale dare un assetto sensato, e stabile, a tutto l’ambaradàn.

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Carlo Stagnaro energia , , , , , , ,

Se il re è nudo nel campo dei miracoli

4 marzo 2011

Riceviamo dal Professor Angelo Spena e volentieri pubblichiamo

Il Decreto sulle Fonti Rinnovabili

La caduta percentuale dei consumi di energia (8%) superiore a quella del PIL (6,8%) dall’inizio della crisi economica conferma la maggiore criticitĂ  in Italia del comparto manifatturiero e dei beni strumentali rispetto a quelli delle attivitĂ  dematerializzate. La gran parte dei posti di lavoro sono stati persi lì. E l’industria della produzione energetica, da quella delle rinnovabili a quella nucleare, del carbone o degli idrocarburi, non è ad alta intensitĂ  di lavoro, ma di capitale: come hanno calcolato Lavecchia e Stagnaro, per ogni posto di lavoro “verde” potrebbero esserne creati mediamente piĂą di 4 nell’economia in generale, o di 6 nell’industria. Prosegui la lettura…

Guest energia , , ,

Stiamo lavorando per voi. Ministri uniti contro i rincari

24 gennaio 2011

In genere gli incontri dei ministri dell’agricoltura non conquistano la ribalta o le prime pagine dei giornali, e questo non ha fatto eccezione. Ma la notizia che mi ha segnalato Giovanni Boggero un minimo di attenzione la merita.

Il Deutsche Welle racconta di un incontro nel quale si è affrontato il tema del rialzo dei prezzi delle commodities agricole, alla luce delle recenti rivolte del Nordafrica. In particolare i ministri francese (Bruno le Maire) e tedesco (Ilse Aigner) si sono detti convinti che non è accettabile vedere paesi come l’Algeria e la Tunisia subire rincari così repentini dei beni alimentari, e che quindi è necessario agire contro la volatilitĂ  dei prezzi e contro la speculazione.

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Giordano Masini mercato , , , , ,

Lo spin-off di Fiat – Parte seconda

18 settembre 2010

Il Piano industriale di Sergio Marchionne, presentato lo scorso aprile, si scontra con una situazione molto delicata. I dati che arrivano dal mercato europeo, il piĂş importante per Fiat, mostrano una caduta importante del numero di veicoli venduti. Questa deriva dal fatto che nel 2009 e per una parte 2010, i maggiori Governi Europei hanno dopato le vendite con la conseguenza che una volta finiti gli aiuti, il mercato è crollato. Prosegui la lettura…

Andrea Giuricin auto , , , , ,

Vuoti normativi e vuoti cerebrali

9 aprile 2010

Degli incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica penso tutto il male possibile. Perché sono antieconomici e producono una quantità risibile di energia, come dimostra il caso della Germania, sempre incredibilmente citato come esempio virtuoso, dove

le installazioni di nuovi moduli fotovoltaici nel solo anno 2009 sono costati ai consumatori oltre 10 miliardi di euro, e così sarà per il prossimo ventennio. E questo per immettere sulla rete elettrica lo 0,3% della domanda nazionale, praticamente nulla. Per tutti i pannelli installati prima, gli incentivi ammontano a oltre €30 miliardi

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Giordano Masini ambiente, energia , , , , ,

Termini Imerese: l’Italia a fine corsa con la politica dei sussidi?

14 gennaio 2010

Lo sciopero di Termini Imerese nello stabilimento della Fiat è cominciato in concomitanza con l’inizio del Salone dell’Automobile di Detroit, l’appuntamento del settore piĂą importante nel Nord America. La chiusura dell’impianto produttivo siciliano è ormai quasi una certezza e la casa automobilistica non ha intenzione di cambiare i propri piani. Prosegui la lettura…

Andrea Giuricin auto , , , , ,

Ancora sul Cip6. 4.100 megawatt a gennaio, quanti a fine 2010?

4 dicembre 2009

Non sono ancora chiare tutte le conseguenze del decreto Mse sulla risoluzione anticipata volontaria delle concessioni Cip6. Sul Sole 24 Ore di oggi, Jacopo Giliberto parla efficacemente di “uno scivolo agevolato, un prepensionamento incentivato, un’offerta cui non si può dire di no”. Non è ancora chiaro, però, chi ci guadagna e chi ci perde, e dunque chi si adeguerĂ  e chi, invece, proverĂ  a opporsi al caloroso suggerimento che arriva da Via Veneto. Per mettere qualche punto fermo, è utile leggere questo informato e notizioso articolo, pubblicato ieri sulla Staffetta Quotidiana (che ringrazio per l’autorizzazione, qui in originale per abbonati): secondo il decreto, potrebbero chiudersi un massimo di 3.300 megawatt, su un monte complessivo dipotenza assegnabile pari a 4.100 megawatt a inizio anno prossimo. Quanti faranno ricorso alla risoluzione volontaria? E con quali conseguenze per il sistema?

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Carlo Stagnaro energia , , ,

Fiat e i sindacati nel pallone

30 novembre 2009

L’incontro tra i sindacati della FIAT e il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, in merito alla situazione di Termini Imerese, si è aperto nel modo peggiore. Le parole di  Antonino Regazzi, segretario generale della UILM, che ha affermato di ritenere necessario che “Fiat indichi quali siano le condizioni per aumentare la produzione a 1,5 milioni di auto l’anno” indicano che i sindacati sono completamente al di fuori del mondo produttivo italiano. Prosegui la lettura…

Andrea Giuricin mercato , , , ,

Quando la politica procura strani compagni di letto: il caso del taglia-incentivi

26 novembre 2009

Ricevo da una persona che segue molto da vicino il dibattito parlamentare sui temi energetici e, per ragioni professionali, non può esporsi col suo nome proprio. Credo però che queste riflessioni siano assai utili a capire le bizzarrie del momento, e del paese, in cui viviamo. (cs)

La semplice notizia di un emendamento taglia-incentivi al Cip6 e alle rinnovabili (appena ritirato) è bastata a far divampare un nuovo incendio in Confindustria. L’allarme lo han lanciato martedì i produttori di energia da fonti alternative e gli ambientalisti. A stretto giro sono seguite le voci preoccupate di viale dell’Astronimia e dei grandi produttori elettrici. Nel frattempo il ministro Calderoli, sospettato di sponsorizzare la proposta per conto di Antonio Costato (bestia nera degli energetici in Confindustria) denuncia adirittura di aver subito minacce di morte.

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Carlo Stagnaro energia , , ,