Archivio

Posts Tagged ‘Grecia’

Tutti giù per terra! Di P. Torazza

3 luglio 2011

Riceviamo da Piero Torazza e volentieri pubblichiamo.

In questi giorni discutiamo tanto di default della Grecia, ma la verità è che quasi tutto l’Occidente è affogato dai debiti, tendenzialmente privati nel mondo anglosassone “liberistaâ€, tendenzialmente pubblici nell’Europa continentale “statalistaâ€.

Prosegui la lettura…

Guest debito pubblico , , , , , , , ,

L’aiuto italiano alla Grecia….

7 giugno 2010

D’accordo, nella community dei trader e relativi blogger Tyler Durden e il suo Zerohedge ha fama di spararle un po’ grosse. Ma vale la pena di leggere il suo post appena scritto sulle nuove emissioni di debito pubblico italiane a copertura degli oltre 5 miliardi di euro in cui consiste il nostro contributo all’eurosalvagente deciso il 9 maggio scorso.. Quando parla di “idiozia europea” Durden esagera, e oltretutto le emisisoni a copertura del fondo europeo non accrescono il debito per Eurostat. Ma ha ragione nel dire che si tratta naturalmente di un artificio, perché chi cura i debiti con più debiti comunque non convince i mercati, e il suo spread sul Bund è dunue destinato a salire. Infatti quello italiano è salito da quota 90 a quota 173 punti in sole 7 giornate borsistiche…. e nel frattempo il colloquio chiarificatore tra Sarkozy e Merkel che doveva tenersi oggi è stato aggiornato al 14 giugno, tanto per ribadire quanta convergenza reale vi sia tra le due maggiori capitali dell’euroarea, in materia di come comportarsi di fronte alla sfiducia dei mercati.

Oscar Giannino euro, macroeconomia, ue , , , ,

La iattura dello stile Merkel

8 maggio 2010

Il grido di allarme della signora Merkel contro gli speculatori malvagi che vogliono affondare l’Eurozona rientra precisamente in quello che, con ogni probabilità, i posteri definiranno  “Merkel-pensieroâ€, un misto di attendismo associato a goffo opportunismo, nell’intento di risolvere i problemi del paese (leggasi: guadagnarsi la rielezione). Prosegui la lettura…

Giovanni Boggero Senza categoria , , , , ,

La dura lezione greca, per chi vorrà impararla. Noi?

2 maggio 2010

ra senza alternative, il varo della terza versione degli aiuti Grecia in due mesi, dopo che il mercato aveva travolto come non credibili le prime due promesse. Le ragioni del ritardo stanno anche nelle cifre. Dai 30 miliardi iniziali e dai 45 successivi, siamo arrivati a 110 miliardi di euro, 80 dall’Europa e 30 dal Fondo Monetario Internazionale. Dunque il mercato aveva ragione a diffidare. Basterà? Pare improbabile. Come Martin Feldstein, Luigi Zingales e diversi altri, penso che in ogni caso sarà necessaria una forma di soft default, cioè una ridefinizione delle scadenze del debito greco, auspicabilmente su base volontaria e sotto l’egida del FMI. Ciò porterà a perdite dei creditori, a cominciare dalle banche greche ovviamente, e poi di quelle tedesche e francesi e a seguire. Se mancherà tale ristrutturazione, e tutto sarà affidato al taglio di 10 punti di pil di deficit pubblico greco entro il 2014, l’effetto sarà di una decrescita del Pil ellenico di 4 o 5 punti per effetto dei tagli draconiani al bilancio pubblico decisi ieri e attuati tutti in un colpo, e per diversi anni avrà comunque l’effetto di accrescerne il debito pubblico sul Pil. Che cosa insegna la crisi greca? Tanto altro. Anche all’Italia, che chissà se vorrà tenerne conto. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino euro , , ,

La nostra grossa grassa evasione greca

1 maggio 2010

Corruzione, clientelismo ed evasione: le radici della crisi.

Chi leggendo titoli simili a questo non ha pensato che si stesse parlando dell’Italia? Poiché anche da noi ( non solo in Grecia) corruzione, clientelismo ed evasione sono fattori in grado di spiegare una parte non trascurabile della distanza che ci separa dall’Europa, delle nostre cattive performance economiche, del  declino relativo del paese, è interessante chiederci se si tratti di fenomeni meno diffusi, altrettanto diffusi o più diffusi rispetto allo stato ellenico.  Non si tratta di un puro esercizio accademico, finalizzato a redigere una precisa ‘bottom parade’ dei paesi dell’Unione; semplicemente se questi fattori spiegano la gravità dell’attuale crisi greca e se dovessimo scoprire che siamo messi altrettanto o quasi altrettanto male forse dovremmo iniziare a preoccuparci un pò di più di quanto abbiamo fatto sinora.

Prosegui la lettura…

Ugo Arrigo Senza categoria , , , ,

Spingendo il dissesto più in là

30 aprile 2010

Uno degli effetti dell’acuirsi della crisi greca, ma anche della sua pretesa “soluzione”, è stato l’aumento del rischio di credito sugli emittenti finanziari europei, così come evidenziato dall’indice iTraxx Senior Financials. Il motivo è facilmente intuibile: i mercati stanno diventando nervosi riguardo la crescente dipendenza del merito di credito delle banche dai salvataggi pubblici, e si interrogano su quanto ancora questa situazione potrà durare e, soprattutto, che accadrà agli stessi rating sovrani, sempre più fragili.

Prosegui la lettura…

Mario Seminerio finanza, macroeconomia , ,

L’Italia e il rischio post-greco

27 aprile 2010

Sono d’accordo con Ugo Arrigo: il venticello che spira potentemente nel mix politico-mediatico sull’Italia “tedesca e virtuosa” si fonda su elementi largamente esagerati, manifestamente politici più che oggettivi. Contemporaneamente, mi sembra utile approfondire il vero stato dell’arte comparata tra paesi dell’euroarea. Con una convinzione. Se salta Grecia e poi Iberia, noi saremmo i prossimi per le ragioni che dice Arrigo. Per inciso, io penso che un default di chi ha fatto moral hazard inibisca più moral hazard futuro di quanto ne incoraggi invece ogni salvataggio, si parli di una banca o di uno Stato. Penso al contempo che ai tedeschi converrebbe, un euro ristretto all’area franco-renana-olandese più paesi a Est in cui Berlino ha delocalizzato. Eppure, penso che alla fine i tedeschi non perseguiranno tale obiettivo: ma il rischio che la situazione sfugga di mano, prima e dopo il 9 maggio quando si vota in Nord-Renania Westfalia, c’è eccome. E’ chiaro per altro che all’Italia l’euro conviene, anche se abbiamo completamente buttato nel water i 7 punti di Pil di minor spesa pubbluica per interessi che l’euro ha rappresentato per il nostro Paese: invece di meno tasse, i politici di ambo i colori hanno alzato la spesa corrente Prosegui la lettura…

Oscar Giannino euro, macroeconomia, ue , ,

Tutti i vulcani dell’economia globale

19 aprile 2010

Se siete appassionati di scenari economici, e non necessariamente amanti del lieto fine, avete solo l’imbarazzo della scelta: la classica Grecia, l’Eyjafjallajokull (qui un esaustivo pezzo dell’eccellente sito The Oil Drum), e il nuovo caso-Goldman (qui le tredici domande di Barry Ritholtz; a seconda delle risposte si produrranno effetti variabili tra i fuochi d’artificio e l’inverno nucleare, ma noi scommetteremmo sul primo esito).

Prosegui la lettura…

Mario Seminerio Stati Uniti, finanza, mercato ,

Un salvataggio che non convince

26 marzo 2010

Nella giornata di ieri è arrivato l’accordo franco-tedesco sulle misure di sostegno alla Grecia. E’ prevista un’azione “coordinata” tra Fondo Monetario Internazionale e singoli paesi europei, con prestiti concertati e concordati. L’aiuto scatterà solo in caso di “ultima spiaggia” per la Grecia, cioè di impossibilità a finanziarsi sui mercati. A nessuno è venuto in mente che in quel momento sarà troppo tardi, però.

Prosegui la lettura…

Mario Seminerio macroeconomia, ue

Ma la colpa non è dei CDS

9 marzo 2010

Cosa c’è di meglio, per la classe politica, che trovare un capro espiatorio eclatante come la speculazione? E’ perfetta, si porta in tutte le stagioni, crea un discreto ricompattamento del campo domestico, anche in caso di adozione di misure impopolari. Ecco spiegato il motivo della caccia alle streghe nei confronti dei Credit Default Swap (CDS), lo strumento più citato (e meno capito) da media ed eletti, in questo periodo.

Prosegui la lettura…

Mario Seminerio credito, finanza, macroeconomia, mercato , ,