Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco:
Le economie dei G20 ristagnano da tre anni senza che le colossali manovre monetarie e altre misure interventistiche statali abbiano minimamente avuto effetti sul miglioramento delle capacità produttiva dei rispettivi paesi. E’ infatti l’incremento della produzione e della produttività e non quella dei consumi, a caratterizzare una autentica ripresa. Su questo aspetto le grandezze macroeconomiche nominali dei PIL sono fuorvianti. Prosegui la lettura…
Guest debito pubblico, finanza, macroeconomia, monete, spesa pubblica crisi economica, globalizzazione, sviluppo
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Diego Valiante.
Leggevo senza molte sorprese un articolo sulle scritte contro Marchionne rinvenute a Torino in questi giorni. Al di là del singolo episodio assolutamente da deprecare, c’è di fatto un conflitto sociale che oggi cresce nel Paese, ma che viene discusso sui nostri media in una maniera strumentale e a mio parere poco costruttiva. Si tratta agli occhi di tutti della solita contrapposizione tra capitalismo/liberismo e coloro che vogliono difendere lo stato sociale e il ‘lavoro’ (come se ci fosse una sola definizione di lavoro a cui tutti noi ci dovremmo prostrare). Prosegui la lettura…
Guest Mercato del lavoro, debito pubblico, liberalizzazioni, sindacato, spesa pubblica, welfare Cina, Concorrenza, Fiat, globalizzazione, riforme, sviluppo
Nel Blog di Beppe Grillo, in un commento a un post di Eugenio Benetazzo, mi è capitato d’imbattermi in alcune considerazioni che rappresentano un concentrato delle molte banalità in tema di concorrenza e delocalizzazione. Le riassumo assai liberamente qui di seguito. Prosegui la lettura…
Carlo Lottieri Diritti individuali, commercio mondiale, mercato Cina, globalizzazione, integrazione economica, posti di lavoro
Festeggiamo il novecentesimo articolo del nostro blog dedicandolo al grande caravanserraglio dell’Uomo Globalizzato, il World Economic Forum che da domani sera a Davos apre la sua quarantesima edizione.  Il più grande merito di Klaus Schwab, è di averlo ideato riuscendo a farne dipendere ogni anno la crema del business e della politica mondiale come da una droga. Ma non mi pare, che quest’anno Davos sarà in grande spolvero.  Non si è ancora ripreso dalla botta terribile del 2009. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino commercio mondiale, liberismo, mercato, monete globalizzazione, WEF
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
di Lorenzo Guggiari
La nuova crisi istituzionale causata dalla dinastia Kirchner
Il nuovo anno in Argentina si è aperto con la peggiore crisi istituzionale dal 2001-2002 e, nonostante la situazione risulti essere ancora molto fluida, non è da scartare che nel 2010 il paese sudamericano incorra in un nuovo default.
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Guest finanza Argentina, globalizzazione, spesa pubblica
A noi piace sempre mettere l’accento sull’efficienza. Il mercato e la globalizzazione ci piacciono perché sono giusti – nel senso che valorizzano la libertà individuale – e perché sono efficienti – cioè massimizzano la ricchezza prodotta. Ma sono anche equi? L’obiezione è frequente e diffusa. L’ultimo esempio, seppure molto specifico, sta nelle parole di Giulio Tremonti, che ha negato la possibilità di tagliare le tasse in nome della lotta alla “macelleria sociale“. Queste obiezioni ora devono fare i conti con un avversario imprevisto: la realtà . La globalizzazione ha ridotto, non aumentato, le diseguaglianze sociale. Lo spiegano, numeri e dati alla mano, Maxim Pinkovskiy e Xavier Sala-i-Martin in questo articolo su Voxeu, che riprende le conclusioni di un loro corposo paper.
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Carlo Stagnaro mercato diseguaglianze, equità , globalizzazione, libero mercato, Pinkovskiy, sala-i-martin
Non vi è forse paese al mondo che rifiuti il confronto politico e commerciale con la comunità internazionale più della Corea del Nord, una delle poche autentiche dittature comuniste ancora in vita. E pochi sono i leader che nutrono un’ostilità così aspra nei confronti dell’Occidente, e degli Stati Uniti in particolare, quanto quella di Kim Jong Il, capace persino di vietare ai propri cittadini di indossare l’indumento che, per la sua versatilità , è forse il più diffuso – “globalizzato†ante litteram – al mondo: i jeans.
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Marco Mura commercio mondiale, liberismo, mercato commercio, corea del nord, globalizzazione
La situazione economica dell’Algeria è da tempo piuttosto dura, anche a causa delle molte difficoltà politiche conosciute da un Paese uscito in maniera drammatica dal dominio francese e poi governato per decenni da un’élite corrotta, che con il suo comportamento ha favorito l’ascesa di movimenti fondamentalisti. Da qui tensioni, violenze efferate da una parte e dall’altra, elezioni annullate e così via. Prosegui la lettura…
Carlo Lottieri energia, mercato Algeria, globalizzazione, protezionismo, risorse naturali
Il mercato dove è possibile, lo Stato quando necessario. Era questa, nella campagna elettorale 2008, la formula standard con la quale Giulio Tremonti ribadiva la proposta ampiamente illustrata nel suo libro, La paura e la speranza: non tirarsi indietro nell’uso dei dazi, sia pur coordinati a livello europeo, per rispondere alla concorrenza sleale in tanti settori esercitata dalla Cina, precipitosamente ammessa al WTO nel 2001 per sostenere, in realtà , lo squilibrio delle partite estere degli Usa in cambio dell’ingresso in forze nel mercato a più alti consumi del mondo. Ma già dal 2003 Tremonti aveva preso a indicare la via dei dazi anticinesi. In quell’anno si recò insieme a Bossi per la prima a volta apposta a Prato, nel distretto tessile occupati dai cinesi in forze, per dire che il leader leghista aveva ragione, e che bisognava piantarla con il mercatismo arrendevole. Senonché oggi Tremonti parla di posto fisso, dell’IRAP intoccabile, della finanziaria da tutelare dall’assalto dei suoi colleghi di governo. Di dazi, non parla più. Né lui né la Lega. Un caso? Non proprio. Sono almeno tre, le ragioni per cui il tema ha perso punti. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino Mercato del lavoro, commercio mondiale, liberismo, mercato dazi, diritti sociali, globalizzazione, tutele del lavoro
Incontro George in treno (dove trascorro una parte rilevante della mia esistenza) e mi racconta la sua vita di emigrato ghanese finito a lavorare nella Bergamasca. È operaio presso un’azione che commercia sabbia: “lavoro da questo padrone ormai da nove anni e mi vuole tanto beneâ€. Prosegui la lettura…
Carlo Lottieri fisco, liberismo, mercato barriere doganali, Burkina Faso, fisco, Ghana, globalizzazione, paradisi fiscali