CHICAGO BLOG » fisco d’impresa http://www.chicago-blog.it diretto da Oscar Giannino Thu, 23 Dec 2010 22:50:27 +0000 it hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.0.1 Incentivi auto, Marchionne va all’attacco /2009/09/30/incentivi-auto-marchionne-va-allattacco/ /2009/09/30/incentivi-auto-marchionne-va-allattacco/#comments Tue, 29 Sep 2009 23:25:34 +0000 Oscar Giannino /?p=3028 Trovo discutibile, che il governo abbia messo a disposizione la portaerei Cavour non ancora in servizio di squadra, per la presentazione della Fiat Punto Evo stasera nel golfo di La Spezia. Per carità, la trovata pubblicitaria della casa torinese è ottima, e capisco anche che a giudizio di molti, poiché la Fiat guadagna punti di mercato in Europa ed è alle prese con la sfida Chrysler negli Usa, tanto vale sostenerla nelle sue strategie di comunicazione mettendole a disposizione come scenario suggestivo il meglio della tecnologia che l’industria nazionale della difesa navale abbia realizzato dalla fine della seconda guerra mondiale. Tuttavia la Fiat non è sentita minimamente in imbarazzo, sul ponte della Cavour dove sfrecciava il suo ultimo prodotto, nel riproporre l’affondo verso il governo stesso. Marchionne è abile. ha premesso che Tremonti ha ragione, e che il governo deve fare il suo mestiere. Ha aggiunto che Tremonti ha anche ragione affermando che gli incentivi all’auto non sono un problema italiano ma europeo, e in  effetti in questo 2009 il governo gli incentivi li ha concessi dopo che francesi e spagnoli e britannici e tedeschi avevano potentemente deciso di fare i battistrada sulla via dei capitali pubblici per l’auto. Ma il ragionamento di Marchionne, pur abile e rispettoso, a ben vedere fa comunque acqua.

È vero che si sta aspettando la decisione britannica. E che la Francia ha già deciso per il proseguimento nel 2010 degli incentivi, graduati da 200 a 5.000 euro a seconda delle emissioni dell’auto che si acquista. La differenza essenziale è che però la Francia conferma  tale strumento pubblico in un quadro generale di tagli fiscali alle imprese che vale almeno 10 miliardi di euro netto di prelievo in meno per le aziende transalpine, nell’anno a venire. Come si vede dalla sintesi pubblicata oggi dal Figaro, quella francese è una manovra complessiva favorevole all’industria, composta di un mix di carbon tax e malus al parco automobilistico esistente, aumento del credito d’imposta all’edilizia, taglio deciso alla taxe professionelle che – con molta approssimazione – è analoga all’Irap italiana, e Robin tax invece alle imprese di reti, di tlc, ferroviarie e dell’energia. Capisco che da noi la Fiat pensi a se stessa. Ma la differenza è che, anche se altri confermano gli incentivi che anni addietro non hanno dato mentre noi sì, ora lo fanno in un quadro generale di interventi di politica energetica e di alleggerimento generale all’impresa: noi no.  Proprio perché ne è consapevole, Marchionne ha deciso questa sera di sfoderare l’arma del ricatto diretto. O incentivi o chiusura degli stabilimenti, ha detto. E sono quelli del Sud, naturalmente, come ciascuno di noi sa benissimo. E il governo per primo, se vuole evitare falò a Termini Imerese e Pomigliano, si trova come al solito rispetto a Torino con le spalle al muro.

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