Non credo che occorrano molte parole per ripercorrere le tappe della vicenda giudiziaria di cui è protagonista Giorgio Fidenato, il quale ha seminato lo scorso anno una varietĂ di mais geneticamente modificato regolarmente autorizzato nell’UE sui suoi terreni in provicia di Pordenone. Chi legge abitualmente queste pagine ne sa giĂ abbastanza. Per gli altri basti dire che il mais Mon 810 è regolarmente iscritto al catalogo comune delle varietĂ ammesse al commercio e alla coltivazione in Europa, e che l’Italia non ha mai chiesto la “clausola di salvaguardia”, ovvero non ha mai messo in atto l’unica procedura riconosciuta dall’UE per poter vietare sul proprio territorio la semina di una varietĂ geneticamente modificata, procedura che consiste nel presentare evidenze scientifiche che dimostrino la sussistenza di pericoli per la salute o per l’ambiente.
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Giordano Masini Diritti individuali, ambiente Diritti individuali, fidenato, giustizia, libertĂ , ogm
Mentre è giĂ arrivata (ieri pomeriggio) la trebbia mandata dal Gip di Pordenone a raccogliere il mais del campo di Fanna di proprietĂ di Giorgio Fidenato (il racconto di Giorgio è sul sito del Movimento Libertario), mais che è stato essiccato e verrĂ custodito in un magazzino in attesa che si concluda l’iter giudiziario, oggi si sono riuniti gli assessori all’agricoltura della Conferenza delle Regioni e hanno ribadito che loro di linee guida per la coesistenza tra colture Ogm, biologiche e convenzionali non vogliono proprio sentir parlare, nonostante l’approvazione di queste linee guida sia necessaria per adempiere alle direttive comunitarie.
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Giordano Masini ambiente, mercato agricoltura, conferenza delle regioni, dittatura della maggioranza, fidenato, galan, ogm
Gli anglosassoni hanno una bella espressione popolare – nota come il “duck test” – che, pare, si deve al poeta James Whitcomb Riley: “se sembra un’anatra, nuota come un’anatra, e fa qua-qua come un’anatra, allora probabilmente è un’anatra”. Bé, guardate queste foto: se sembrano degli aggressori, si vestono come aggressori e parlano come aggressori, allora probabilmente sono aggressori. Non c’è altro modo di definire i militanti di Greenpeace che, questa mattina, hanno invaso il campo di Giorgio Fidenato, dove il leader di Futuragra aveva seminato 6 (sei) semi di mais transgenico (qui il video della semina, qui le foto della crescita). Qualunque cosa pensiate degli ogm – io sono favorevole, ma è irrilevante – siamo di fronte a qualcosa di molto più profondo: non il tormentone (falso) transgenico vs. biologico, ma il valore della proprietà privata.
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Carlo Stagnaro ambiente ambientalismo, fidenato, greenpeace, ogm
La prossimitĂ ideologica tra ambientalisti e Lega Nord sugli Ogm deve aver creato piĂą di un imbarazzo di stomaco, se il leader dei Verdi Angelo Bonelli, commentando la semina dimostrativa di sei (6) semi di mais geneticamente modificati a Vivaro, dichiara:
E’ ormai evidente che l’opposizione dell’ex ministro dell’Agricoltura Luca Zaia agli Ogm era solo una trovata elettorale e che l’attuale governo non fa nulla per evitare che il made in Italy agroalimentare non sia messo in ginocchio dalle semine illegali biotech.
Può anche dispiacere a Bonelli, ma le pretese del fondamentalismo ambientalista e le velleitĂ autarchiche della Lega si abbeverano alla stessa fonte. Quella che pretende che il ruolo della politica sia quello di mortificare le opportunitĂ e la libertĂ delle persone, di proteggere gli individui da loro stessi perchĂ© gli individui non sono in grado di badare a loro stessi. E anche se nel linguaggio usano sfumature diverse (biodiversitĂ /protezionismo, ecosostenibilitĂ /autosufficienza, tipicitĂ /tradizioni) il modello a cui fanno riferimento è sovrapponibile. Bonelli, Zaia e i loro sodali sanno benissimo che gli Ogm (come ogni novitĂ che la tecnologia ha messo a disposizione dell’umanitĂ ) hanno successo, sia tra gli agricoltori che tra i consumatori, ovunque riescano a venire incontro alle esigenze del mercato. Ma non essendo in grado di capire il perchĂ©, non accettando che le persone possano seguire strade che si discostino dai loro modelli, non resta loro che appellarsi alle paure irrazionali, soffiare sul fuoco delle psicosi, invocare l’intervento dei gendarmi, o peggio ancora delle ronde.
E l’aggressione che Giorgio Fidenato e gli agricoltori di Vivaro hanno subito ieri da parte di un gruppetto di squadristi no-global dimostra soltanto che quando gli idioti fanno l’appello trovano sempre truppe disposte a seguirli.
Giordano Masini ambiente agricoltura, bonelli, fidenato, lega nord, ogm, verdi
Se c’è una macchia nel curriculum di Milton Friedman, macchia che – come si riferisce tra il serio ed il faceto in The Tyranny of the Status Quo – neppure la moglie Rose gli ha mai perdonato, è il contributo da questi fornito nell’elaborazione della withholding tax, l’odioso meccanismo che trasforma i datori di lavoro in esattori. Contro il sostituto d’imposta si schiera oggi Giorgio Fidenato, giĂ fondatore del Movimento Libertario, con una battaglia coraggiosa e degna d’attenzione.


Massimiliano Trovato liberismo fidenato, friedman, movimento libertario, sostituto d'imposta, tasse