Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Ivan Beltramba.
Recentemente è stato presentato il nuovo “Piano industriale” del Gruppo FS (PDF). Tra le altre cose, si favoleggia di futuri collegamenti No-Stop Milano-Roma in 2 ore e 20’, grazie agli ETR1000 che dovrebbero viaggiare a 360 km/h. In attesa dei miracoli, la realtà è ben diversa: per adesso da Bologna a Firenze e viceversa ci vogliono 37 minuti contro i 35’ promessi all’apertura della linea alcuni anni fa (2009) ed a volte i Freccia Rossa “non ce la fanno”. Dopo oltre 4 Miliardi di Euro? Prosegui la lettura…
Guest infrastrutture, spesa pubblica, trasporti Alta Velocità, bologna, ferrovie, firenze, treni
Le privatizzazioni hanno molti vantaggi e tra essi i proventi che possono apportare alle casse pubbliche non stanno ai primi posti. Le privatizzazioni servono in primo luogo a rimettere ordine nei relativi mercati, a far uscire il settore pubblico dalle gestione e a ricondurlo al ruolo esclusivo di arbitro, a realizzare un effettivo meccanismo di concorrenza nel mercato su basi paritetiche tra i diversi operatori. Per quanto riguarda i proventi, quelli diretti, cioè i ricavi della vendita vera e propria, non rappresentano, pur di ammontare previsto non trascurabile, gli effetti economici più consistenti. Prosegui la lettura…
Ugo Arrigo liberalizzazioni, privatizzazioni, Senza categoria, spesa pubblica, trasporti ferrovie, finanza pubblica, liberalizzazioni, Poste, privatizzazioni
Nella versione precedente la manovra aveva fatto diverse promesse sulle liberalizzazioni (si pensi a quella delle farmacie, dei taxi, agli orari di apertura dei negozi). Nessuna di queste è stata mantenuta. In compenso il governo ha dato concreta testimonianza di come la concorrenza possa essere ostacolata. Per esempio l’articolo 8, modificando il decreto legislativo 188/2003, obbliga tutti gli operatori privati ad estendere ai loro dipendenti il contratto di Ferrovie dello Stato. É una norma particolarmente irrazionale e completamente inutile: a chi gioverebbe infatti? Ai concorrenti, o ai dipendenti, o ai consumatori? In realtà, a nessuno di loro. Prosegui la lettura…
Lucia Quaglino infrastrutture, liberalizzazioni ferrovie, manovra, NTV
L’Antitrust avverte: l’Italia è indietro con le liberalizzazioni. Tra i settori meno liberalizzati rientra anche quello delle ferrovie: ad oggi, infatti, gli italiani possono servirsi solo dei treni pubblici. Ma, come emerge da un’indagine di Altroconsumo effettuata tra dicembre e gennaio, il servizio ferroviario garantito dallo Stato non è soddisfacente: “Il 57% dei 510 treni a lunga percorrenza monitorati è arrivato in ritardo: il 14% dopo un quarto d’ora e il 7% addirittura dopo mezz’ora”. In particolare, soprattutto dal Nord al Sud il numero (65%) e la consistenza dei ritardi è maggiore, ma neanche verso Nord, con il 48% dei ritardi, si può parlare di servizio efficiente. A rimetterci, anche i pendolari: in sei grandi città, il 65% dei treni ha fatto ritardo. Prosegui la lettura…
Lucia Quaglino ambiente, Antitrust, liberalizzazioni, referendum, trasporti antonio catricala', ferrovie, partecipazione pubblica, rifiuti
Hanno destato un certo scalpore le parole pronunciate qualche tempo fa dal ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, nel corso di un’audizione alla Commissione lavori pubblici del Senato. In quell’occasione, discostandosi da un copione quasi universale, Matteoli esprimeva una forte perplessità in merito alla possibilità di un ritorno delle merci su ferrovia e di un riequilibrio modale. Come giudicare, dati alla mano, la valutazione del ministro: arrendevole o realistica?
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Francesco Ramella trasporti autostrade, ferrovie, pedaggio, trasporto merci
Immaginate una Regione del Sud, assuefatta ai trasferimenti pubblici (“L’ultima delle Repubbliche Socialiste Sovietiche”), dove gli imprenditori onesti lottano non solo contro la criminalità organizzata (leggasi Mafia), una P.A. inefficiente e spesso corrotta, e uno Stato despota che tassa fino all’ultimo centesimo.
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Luciano Lavecchia Antitrust, liberalizzazioni, trasporti ferrovie, Sicilia, Trenitalia
Tra governo, ferrovieri e azienda è guerra aperta. Con una direttiva bomba al management delle Ferrovie firmata dal presidente del consiglio … e destinata a rivoluzionare gestione, agevolazioni, organizzazione del lavoro e contrattualistica della Spa, ieri Palazzo Chigi ha aperto un drammatico braccio di ferro con i sindacati che hanno già proclamato due giornate di sciopero generale del personale viaggiante … Ma cosa prevede di tanto drammatico questo documento che il segretario della Fit Cisl … ha bollato come “una bomba atomica, un inaccettabile attacco alla contrattazione collettiva e alla autonomia delle parti”? … le Ferrovie dello Stato si suddivideranno in due società: una per la gestione della rete e l’ altra per la gestione del servizio; all’ interno di queste due società ne saranno create altre che si occuperanno dei diversi servizi di trasporto (viaggiatori, merci, locale) e della manutenzione dei treni. Tutte le attività estranee al “core business” del trasporto infine andranno cedute il più rapidamente possibile. “Il Governo …, con un atto di occupazione e di imperio, ha deciso lo smembramento societario delle Ferrovie, lo smembramento contrattuale dei ferrovieri, l’ azzeramento di ogni possibilità di rinnovo contrattuale, l’ abolizione delle concessioni di viaggio”. (Repubblica)
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Ugo Arrigo liberalizzazioni, sindacato, trasporti ferrovie, trasporti
C’è qualcosa di grottesco nella serie di accuse che ha fatto seguito all’increscioso black-out dell’aria condizionata su molti treni ICE (gli equivalenti dei nostri Eurostar) facenti capo alla Deutsche Bahn. Stando alle informazioni della stampa tedesca, gli impianti di un quinto dei treni non sarebbero tarati per un calore esterno superiore ai 32 gradi. Superata quella soglia, il condizionamento andrebbe automaticamente in tilt, come abbiamo osservato nella settimana passata, quando decine di persone sono state ricoverate negli ospedali di diverse città della Germania, perché i locali di alcuni vagoni avevano raggiunto temperature che rasentavano i 50 gradi. Prosegui la lettura…
Giovanni Boggero liberalizzazioni, mercato, trasporti Concorrenza, Deutsche Bahn, ferrovie, germania, mercato, treni
Le cronache italiane sono concentrate su ben altre cose. Personalmnte, se avete letto quanto scriviamo sull’eurocrisi, non penso possiate stupirvi che oggi Moody’s mette sotto la lente l’Italia, e la Banca d’Italia deve rispondere, mentre la BCE rivela che il problema dell’acquisto massiccio di titoli del debito pubblico dei diversi Paesi ormai si pone. Sarà così, sempre di più, e vedremo se l’Italia e le sue classi dirigenti lo capiranno prima della sveglia dei mercati. Eppure noi sentiamo il dovere di attirare l’attenzione su una vicenda che a malapena ha ottenuto poche righe nelle brevi delle pagine finanziarie. Tra marzo e aprile Deutsche Bahn ha concluso l’accordo con i soci di controllo di Arriva per un’OPA non ostile, al prezzo di 775 pence per azione e per complessivi 1,6 miliardi di sterline. La cosa ci riguarda, e secondo me l’Italia dovrebbe eccepire. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino trasporti Arriva, Deutsche Bahn, ferrovie, SNCF, Trenitalia, unione europea
Tra circa due settimane, il 13 dicembre, una parte delle ferrovie britanniche passerà in mano allo Stato. Questa rinazionalizzazione è un grosso passo indietro ed è dettata dalle difficolta economiche dell’operatore East Coast Railways. Il sistema di trasporto ferroviario britannico è stato privatizzato a metà degli anni ’90 e dopo un periodo di difficoltà si è rivelato essere il più efficiente in Europa, tanto da diventare un punto di riferimento anche nell’Unione Europea. Prosegui la lettura…
Andrea Giuricin mercato, privatizzazioni ferrovie, nazionalizzazione, politica, Stato, U.K.