Archivio

Posts Tagged ‘evasione’

Contro i demagoghi delle “liste fiscali”: viva la Svizzera e il Liechtenstein

11 agosto 2010

Questo post farà girare le scatole a molti. A tutti coloro che invocano le manette agli evasori, cioè alla nettissima maggioranza, tra gli italiani. So di essere assolutamente minoritario io, a sdegnarmi tutti i giorni della propaganda messa in atto abilmente dall’Agenzia delle Entrate per creare consenso di massa alle pretese rapinatrici del fisco statale. Propaganda alla quale tutti i media – tutti, di qualunque orientamento – cedono volentieri, perché è ovvio che aumentano i lettori e gli ascoltatori, se li si pettina per il verso più facile, quello di presentare ogni giorno scandalosi dati e casi di evasori fiscali. Così è più facile ottenere l’obiettivo di far dimenticare a tutti il vero enorme e intollerabile scandalo: quanto e come lo Stato distrugga ricchezza, attraverso l’astronomico 48% di Pil a cui ammonta il totale delle sue entrate a vario e diverso titolo. per questo vi faccio una domanda fuori dai denti. Ma a voi stanno simpatici, Heinrich Kieber ed Hervé Falciani, i presunti erori che hanno girato ai grandi paesi europei le liste di presunti evasori annidati in banche di Paesi come Svizzera e Liechtenstein? A me, per niente. Per quanto mi riguarda,  il loro posto è la galera. Non la bella vita che stanno conducendo protetti da servizi segreti e polizia  in amene località marine e montane. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino Senza categoria, fisco , , , ,

Draghi reloaded: bene Tremonti, però…

31 maggio 2010

In un paese sempre uguale a se stesso, è forse inevitabile che anche le Considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia - che Mario Draghi ha finito poco fa di leggere – abbiano il sapore acre del “già detto“. Non è, chiaramente, una critica a Draghi: il suo ripetersi è una risposta inevitabile all’essere sistematicamente “non ascoltato”. Lo si intuisce fin da quando il gov. chiarisce che le vendite di titoli di Stato colpiscono soprattutto paesi

titoli di Stati che hanno ampi deficit di bilancio o alti livelli di debito pubblico; soprattutto, quelli di paesi dove queste due caratteristiche si combinano con una bassa crescita economica. Per questi paesi non c’è alternativa al fissare rapidamente un itinerario di riequilibrio del bilancio, con una ricomposizione della spesa corrente e con riforme strutturali che favoriscano l’innalzamento del potenziale produttivo e la competitività.

E’ evidente che il principale interlocutore di Draghi è il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.

Prosegui la lettura…

Carlo Stagnaro macroeconomia, mercato , , , , , , , ,

Il successo dello scudo fiscale e la trappola dell’odio

19 dicembre 2009

Lo scudo fiscale si avvia a essere un pieno successo. Ci sono almeno due modi di considerare questo indubbio successo. Il primo è di alimentare ulteriormente la divisione tra contribuenti. Il secondo, di interrogarsi su ragioni ed effetti di chi ha aderito. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino finanza, fisco, mercato , , , , ,

Fate l’amore, non la dichiarazione dei redditi

31 agosto 2009

Postkarten- und T-Shirt-Motiv 'Make Love not Steuererklärung'

Che se l’avesse fatto Berlusconi un manifesto elettorale del genere, Scalfari ci avrebbe già regalato uno dei suoi ineguagliabili pippozzi. Per fortuna l’FDP, il partito liberale tedesco, è in Germania: panegirico domenicale risparmiato.

Giovanni Boggero liberismo , , , ,

Del perché servirebbe un’opposizione

13 agosto 2009

L’attuale governo è di tanto in tanto accusato di essere “il governo degli evasoriâ€, sulla base di qualche facile allusione al passato perlomeno di due esponenti di primissimo piano dell’esecutivo. Ovvero il Presidente del Consiglio, che si immagina abbia con le banche svizzere la familiarità che hanno persone della stessa affluenza, e il Ministro dell’Economia, il cui nobile lavoro per anni si presume sia consistitito per anni (così come per tutti gli altri che fanno il mestiere suo) nell’aiutare contribuenti italiani a contribuire il meno possibile.
Sarà forse per falsa coscienza che “la guerra all’evasione non va in vacanzaâ€, lo spiega il Sole 24 Ore di oggi, nel raccontarci come tornerà in gran voga il redditometro: Prosegui la lettura…

Alberto Mingardi liberismo , , , , ,

L’Agenzia delle entrate “toppa” sulla scuola privata

27 aprile 2009

Sono energicamente d’accordo con la dura protesta che nove associazioni – Agesc, Fidae, Agidae, Cnos-Fap, Ciofs-scuola, Fism, Foe-Cdo, Aninsei, Msc – hanno riservato all’incredibile circolare emessa dall’Agenzia delle Entrate. E’ dedicata a “Prevenzione e contrasto all’evasione fiscale”, e contempla tra i servizi di lusso indicatori di potenziale evasione da accertare anche l’iscrizione dei figli a scuole private. Compiere la scelta di far frequentare ai propri pargoli una scuola paritaria viene da oggi considerato un criterio analogo all’uso di porti turistici con barche da diporto, alla frequentazione di circoli esclusivi, wellness center e tour operator. E’ veramente singolare e a mio giudizio del tutto inaccettabile, che un simile principio venga affermato dal vertice amministrativo dell’amministrazione fiscale, per di più sotto un governo di centro destra. Potrei citare tonnellate di letteratura scientifica costituita da solide ricerche comparate sulla maggiore skillness di chi si forma in scuola private piuttosto che di Stato, nel nostro Paese. Ma è appena il caso di richiamarle. Quello che conta di più è la manifesta ignoranza dei fatto che le scuole paritarie fanno parte a pieno titolo del sistema dell’istruzione pubblica, ignoranza propalata dallo Stato stesso in una delle sue accezioni più sedicentemente “etiche” – la lotta alla famigerata “evasione”, naturalmente. Attualmente risulta ancora irrisolto il contenzioso sull’ultima rata dei contributi ordinari al sistema paritario che lo Stato ha tentato di trattenersi, a seguito delle rimodulazione triennale della spesa pubblica attuata con la finanziaria provvidenzialmente varata nel luglio 2008, appena il governo entrò in carica. In più, da oggi la libera scelta delle famiglie a proprie spese, per un capitale umano meglio formato e meno ostaggio del degrado della scuola di Stato, viene considerato a tutti gli effetti un “sospetto sociale”, fomite e scudo di mancato adempimento del dovere fiscale. Quando uno Stato si esprime in questi termini, mostra di disprezzare e infrangere le libertà naturali che dovrebbe considerare intangibili, quelle stesse libertà intangibili la cui difesa dovrebbe costituire prima – se non esclusiva – fonte di legittimità del prelievo fiscale stesso. Uno Stato insomma che diventa ladro e prevaricatore, ma che come al solito si ammanta di virtù. Che poi tutto ciò avvenga sotto l’egida del Popolo delle “libertà”, purtroppo la dice lunga. Se il ministro Tremonti ha appreso anch’egli della circolare dalle agenzie di stampa – come è perfettamente possibile e ordinariamente avviene – richiami per favore immediatamente il direttore dell’Agenzia delle Entrate a una visione meno robespierrista.

Oscar Giannino Senza categoria , , ,