L’Italia paese sano? Non scherziamo: a volte, leggere male i dati può causare gravi fraintendimenti. Sul sito del Wall Street Journal è disponibile una bella e documentata mappa interattiva sui paesi dell’eurozona, nella quale il nostro paese è classificato come “a medio rischio”, mentre figurano “ad alto rischio” nazioni spesso indicate come modelli – quali la Spagna e l’Irlanda. Dove sta il trucco?
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Carlo Stagnaro liberismo, macroeconomia Crisi, debito pubblico, deficit pubblico, disoccupazione, eurozona, Italia, Pil, Spagna
Ok ok, listini europei a go go oggi dopo i dati venuti da Parigi e Berlino con una crescita del Pil dello 0,3% nel secondo trimestre, meglio del previsto e con un ritorno al segno positivo per la prima volta da inizio 2008. Negli Usa, al contrario, le vendite al dettaglio a luglio sopno state peggiori del previsto, e ancora con un segnale negativo rispetto a giugno. Faccio rispettosamente presente ai lettori che dopo questo dato che completa quelli degli altri Paesi dell’eurozona, la crescita 2009 complessiva prevista per il 2009 passa dal -4,2% al -4%. Non mi pare ci sia un granché da festeggiare. Oltretutto, il contributo che viene al dato del secondo trimestre tedesco dalla ripresa dell’export germanico è veramente modestissimo. Il più è venuto dalla ripresa di accumulo di scorte che si erano ormai esaurite, dopo quattro trimestri, mentre alta è la componente del settore auto, drogato dagli aiuti di Stato.
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Oscar Giannino Senza categoria Crisi, eurozona, USA