Parenti serpenti? Lo scontro che si sta consumando in questi giorni tra Enel e Terna – che fino al 2004 erano poco meno che una cosa sola – è una dimostrazione molto eloquente di quali e quanti cambiamenti possa mettere in modo un regime di effettiva separazione della rete dagli operatori commerciali nel mercato elettrico. Ma accende pure una questione che non può rimanere inevasa. In pratica, Terna intende avviare un massiccio piano di investimenti in sistemi “per l’accumulo e la conversione in energia elettrica”, cosa consentita dal nuovo testo della concessione, approvato a dicembre dell’anno scorso. Enel prima, e Assoelettrica poi sono insorte contro questa prospettiva, gridando alla lesione dei meccanismi della concorrenza. Ci si sono messe pure le commissioni competenti di Camera e Senato, con due pareri anti-Terna. Chi ha ragione?
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Carlo Stagnaro energia accumulo, autoritĂ per l'energia, bilanciamento, elettricitĂ , Enel, idroelettrico, pompaggi, rinnovabili, terna
Gli italiani non avevano ancora deposto il tricolore dopo aver festeggiato il centocinquantenario dell’unificazione che si sono risvegliati improvvisamente nazionalisti economici. A tenere banco è stata soprattutto la discussione sull’italianità del latte. Ma sullo sfondo un’altra guerra si stava consumando: il derby Roma contro Parigi sul controllo di Edison.
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Carlo Stagnaro energia A2A, edf, edison, elettricitĂ , Enel, Eni, Francia, gas, iren, protezionismo, Tremonti, zuccoli
di Carlo Stagnaro e Luciano Lavecchia
Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso del Comune di Agrigento contro il progetto del Rigassificatore di Porto Empedocle, un progetto che risale a 6 anni fa, che prevede una capacitĂ di 8 mld di m3, e investimenti per 650 mln. Prosegui la lettura…
Luciano Lavecchia Mezzogiorno, ambiente, energia, mercato Enel, nimby, porto empedocle, rigassificatore, Sicilia
Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, si è recentemente lamentato delle privatizzazioni all’italiana. In particolare, ha detto:
L’apparato produttivo del Paese ha perso la sua massa critica. Ci devono spiegare perche’ le privatizzazioni sono state fatte cosi’. Lo ’spezzatino’ indica quali erano gli appetiti… L’unica struttura dimensionale all’altezza la conservano i gruppi che sono ancora dello Stato. Mi chiedo a cosa sia servito, ad esempio, lo spezzatino dell’Enel, mentre la Francia oggi puo’ contare in questo settore su un colosso di dimensioni internazionali.
A parte che, l’ultima volta che ho controllato, l’Enel – sia pure spezzatinata – aveva ancora lo Stato come azionista di controllo, forse il ministro non si è accorto di alcuni, trascurabili risultati che sono stati raggiunti negli ultimi anni.
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Carlo Stagnaro energia, mercato elettricitĂ , Enel, liberalizzazione, privatizzazione, spezzatino, Tremonti
Ultima notizia dal libero mercato. Dopo l’acquisizione definitiva di International Power da parte di GdF-Suez, l’Inghilterra non ha piĂą gestori di energia a controllo inglese. Il settore elettrico di Sua MaestĂ Britannica è ormai gestito da francesi, cinesi, tedeschi e spagnoli. Prosegui la lettura…
Camilla Conti energia, liberismo, mercato Enel, energia, libero mercato, terna
Ogni “morte bianca” è una tragedia. La scomparsa di Sergio Capitani, l’operaio travolto da un’esplosione nella centrale di Civitavecchia, non avrebbe mai dovuto verificarsi. Se si sia trattato di incidente imprevedibile, o di lacune nei sistemi di sicurezza, lo stabilirĂ la magistratura: se qualcuno dovrĂ pagare, lo farĂ . Questo non restituirĂ Capitani alla sua famiglia, ma impedirĂ che altri facciano la sua fine. Il modo migliore di rendere omaggio alla sua memoria è questo: imparare dagli errori commessi, per non commetterli mai piĂą. C’è però anche un modo per calpestare il suo ricordo: strumentalizzarlo a fini politici.
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Carlo Stagnaro Mercato del lavoro, energia carbone, Enel, lavoro, morti bianche
Oggi inizia, nelle Commissioni parlamentari competenti, l’esame dello schema di decreto approvato dal governo il 22 dicembre 2009, sulla realizzazione e l’esercizio degli impianti nucleari. Il decreto, segnato chiaramente dalla mano del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, rappresenta finalmente un solido elemento di discussione: si cominciano, insomma, a vedere i contorni di un fatto reale, e non piĂą mere parole o promesse. Rispetto alle intenzioni originali, è possibile constatare significativi passi avanti, tesi a calare la tecnologia atomica nel contesto di un mercato liberalizzato. Diego Menegon, in questo Briefing Paper dell’IBL, entra nel merito dei problemi.
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Carlo Stagnaro energia, mercato edf, elettricitĂ , Enel, IBL, liberalizzazione, nucleare, Scajola
L’attenzione generale di giornata su Enel è al buon andamento nel primo trimestre, annunciato in assemblea da Conti e Gnudi, se un appunto vale la pena di fare, dopo il successo della piena acquisizione di Endesa, sta nell’aver dovuto attingere a riserve per 500 mio, al fine di confermare il payout ratio un po’ troppo generoso di questi tempi, il 12% richiesto naturalmente dall’azionista pubblico. Ma la giornata ha in realtĂ riservato una buona notizia ancora migliore. Dopo anni e anni di contesa, è venuto il via libera definitivo alla centrale di Porto Tolle, con la delibera della Via che pone termine a diuturne contese animate dal partito Nimby. La delibera è un po’ inutilmente capziosa a un primo esame, consta infatti di ben 63 pagine con 40 prescrizioni 40 – che scendono nel dettaglio fino a prescrizioni banali quali il tipo di lampadine a led da usare sulle torri, o la copertura per le bettoline che trasportano carbone. Naturalmente, l’Enel dovrĂ adempiere. Una volta protocollata la delibera Via (circa una settimana) inizia a decorrere il termine di 60 giorni per l’emanazione (prevista a luglio) del decreto Scajola che dĂ il via libera ai lavori. Nel frattempo la Regione Veneto convocherĂ la Conferenza dei servizi, con Comune di Porto Tolle, Enel, Ente del parco del Delta del Po e gli altri attori. Le osservazioni che usciranno dalla Conferenza dei servizi saranno recepite dal decreto Scajola (fermo restando che nessuno grazie al cielo può piĂą fermare l’ok della Via). Si stima che a metĂ luglio potranno iniziare i lavori, se Dio vuole.
admin Senza categoria Enel, Porto Tolle, Via