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Posts Tagged ‘Draghi’

Chi è più corruttore, lo Stato o l’evasore?

7 giugno 2010

Chi è più corruttore, lo Stato o l’evasore? Per me lo Stato. E poiché è un giudizio tagliente, abbisogna di considerazioni adeguate, per non sembrare provocazione o difesa di illegalità. Il punto è che lo Stato, in Italia, è l’illegalità. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino fisco , , , , ,

Postilla al Draghi Reloaded: più concorrenza tra le agenzie di rating

31 maggio 2010

Breve postilla al Draghi Reloaded di Carlo Stagnaro: il cenno di Draghi alle agenzie di rating. Tra tante parole al vento, propositi di spezzare le reni alle tre sorelle della valutazione e sogni di una super-agenzia europea, il Governatore getta un po’ di buon senso sul fuoco del populismo, sottolineando come l’agenda del Financial Stability Board punti, tra l’altro, a:

ridurre la rilevanza dei rating nella supervisione, al tempo stesso accrescendo la concorrenza tra le agenzie di rating e controllando efficacemente l’integrità dei loro processi decisionali, la trasparenza dei loro giudizi;

Trasparenza e concorrenza per il rating, altro che statalizzazione della valutazione. Siamo in pochi a dirlo, ma per fortuna nel gruppetto sparuto c’è anche Mario.

Piercamillo Falasca credito, finanza, mercato , , ,

Draghi reloaded: bene Tremonti, però…

31 maggio 2010

In un paese sempre uguale a se stesso, è forse inevitabile che anche le Considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia - che Mario Draghi ha finito poco fa di leggere – abbiano il sapore acre del “già detto“. Non è, chiaramente, una critica a Draghi: il suo ripetersi è una risposta inevitabile all’essere sistematicamente “non ascoltato”. Lo si intuisce fin da quando il gov. chiarisce che le vendite di titoli di Stato colpiscono soprattutto paesi

titoli di Stati che hanno ampi deficit di bilancio o alti livelli di debito pubblico; soprattutto, quelli di paesi dove queste due caratteristiche si combinano con una bassa crescita economica. Per questi paesi non c’è alternativa al fissare rapidamente un itinerario di riequilibrio del bilancio, con una ricomposizione della spesa corrente e con riforme strutturali che favoriscano l’innalzamento del potenziale produttivo e la competitività.

E’ evidente che il principale interlocutore di Draghi è il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.

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Carlo Stagnaro macroeconomia, mercato , , , , , , , ,

Tre lezioni da Davos. Una su tutte, la politica velleitaria

1 febbraio 2010

  In sintesi sono state tre, le lezioni della quarantesima edizione del World Economic Forum, il grande circo Barnum della globalizzazione messo in piedi da quel geniaccio della comunicazione strategica che è Klaus Schwab. La prima: siamo ancora lontani dal sapere come darci regole nuove condivise per banche e intermediari finanziari. La seconda: possiamo dirlo ufficialmente, a 17 mesi dall’inizio della grande paura con Lehman Brothers, nel mondo post crisi le istituzioni nate a Bretton Woods, Fondo Monetario e Banca Mondiale, hanno perso ogni primazia. Terzo: è inutile illudersi, i timori per la solidità della ripresa in campo europeo sono ancora molto forti. E, quel che è peggio, molto motivati. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino Stati Uniti, commercio mondiale, credito, euro, finanza, mercato, ue , , , , , ,

Il Corriere sostiene Draghi. C’è chi sfida il silenzio

24 gennaio 2010

Desidero ringraziare pubblicamente Ferruccio De Bortoli, per il suo editoriale stamane sul Corriere della sera. Ero il solo giornalista italiano ad aver posto  – qui sul nostro blog e sui tre quotidiani del gruppo Caltagirone, Messaggero, Mattino e Gazzettino –  il problema della candidatura di Mario Draghi alla presidenza della BCE. Candidatura che si gioca nelle prossime due settimane visto che all’Ecofin del 15 febbraio si decide il vicepresidente della BCE, e se passa il candidato portoghese è game over, con presidenza impossibile nel 2011 per un altro banchiere centrale della fascia eurosud.  La decisione di De Bortoli di schierare il Corriere, e di firmare lui stesso l’editoriale,  riconcilia almeno per un giorno con la stampa itaiana. Perché? Bisogna dirlo, il perché. E’ lo stesso che riguarda un paio di altre grndi vicende italiane che passano sotto totale silenzio, o quasi. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino euro, ue , , ,

Draghi alla BCE, pochi giorni e si decide

21 gennaio 2010

Entro tre settimane, i Paesi dell’euro sono chiamati a una scelta importante. Per l’Europa, e per il peso dell’Italia in Europa. Mario Draghi ha delle buone chanches per diventare presidente della BCE, l’anno prossimo. Ma la partita è nei prossimi 10 giorni. Se l’Italia non si muove subito e con accortezza, i tedeschi ci fregano. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino ue , , ,

La zampata di Draghi: ha ragione, basta TBTF

8 dicembre 2009

Il presidente del Financial Stability Forum ha tirato fuori gli artigli. Draghi ha giustamente ammonito su alcune scomode verità. Abbiamo dunque ragione a puntare il dito contro le banche troppo grandi per fallire, la cui disciplina patrimoniale e di capitale di vigilanza non è ancora mutata dopo l’inizio della crisi, e per le quali le Autorità delle tre macroaree mondiali non hanno ancora procedure ordinarie e straordinarie di vigilanza, sicurezza e salvataggio condivise. Col bel risultato che loro ne approfittano e continuano a fare più che mai utili da trading book e con finanza ad alta leva e alto rischio. Devono darsi una regolata, anzi sono i regolatori a doverlo fare, e per questo il FSB che Draghi presiede non si limiterà alle proposte di ratios di capitale più elevati, ma avanzerà proposte che bisogna sperare – dal tono con cui oggi ha parlato – stringenti. Si era già capito che oggi Draghi avrebbe tirato di fioretto e talora anche di sciabola, dalle parole inusualmente fuori dai denti anticipate ieri dalla baronessa lady Shriti Vadera,consulente del G20 e del FSB medesimo. “Le grandi banche europee devono ancora fare pulizia, aveva detto, più di quelle britanniche salvate dallo Stato”, aveva detto. Non è detto che tale franchezza giovi a Draghi per la sua candidatura a guidare la BCE, visto che ai franco tedeschi non piace sentirsi dire queste verità. Ma bisogna a maggior ragione ringraziare Draghi, per aver finalmente levato una voce severa che richiama tutti al molto d’infetto che occorre ancora rimuovere, nei libri e nelle procedure delle grandi banche internazionali. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino credito, finanza, mercato , , , , ,

Però! Pare che Roma voglia Draghi alla BCE

3 dicembre 2009

Sussurri e grida bruxellesi – sulla stampa italiana non hanno trovato alcuna eco – vogliono che dietro il mix dei portafogli Commissione Ue-presidenza Eurogruppo sia partita ufficialmente la gara per la successione a Trichet alla testa della BCE. Con Draghi in prima fila, sostenuto dal governo italiano. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino credito, finanza, ue , , , , , , ,

Draghi sul welfare: come sprecare buoni consigli

13 ottobre 2009

La lezione tenuta oggi dal governatore della Banca d’Italia Mario Draghi al Collegio Carlo Alberto di Moncalieri – solida istituzione di gloriosi tempi che furono – è un bell’esempio di spiegazione a studenti non versati nella questione dei princìpi di fondo, dei fini e degli strumenti attuativi dell’assicurazione sociale pubblica in tutte le sue forme, sostanzialmente per la garanzia contro i rischi da perdita di lavoro, e per il sostegno alla vecchiaia. È un intervento che riprende talvolta alla lettera le riflessioni e le proposte che, con decenni di anticipo, alla materia furon dedicati da quel grande attuarialista che era Onorato Castellino, maestro di Elsa Fornero. Non contiene solo analisi, ma anche indicazioni di punti critici irrisolti, e di eventuali proposte per affrontarli. La politica si è divisa in due: alcuni nella maggioranza, come Urso e Della Vedova, hanno apprezzato e condiviso. Il ministro Sacconi ha mostrato di non gradire.  Chi ha ragione, e perché? È nel merito, che non piacciono a taluni le indicazioni del governatore? O piuttosto è una questione di metodo? Per quanto mi riguarda, le proposte sono sagge. Il governo poteva e può non dico farle proprie integralmente, ma opportunamente farne uso per procedere sulla via del dialogo sociale e delle riforme. Infine, se la questione non è di merito ma di metodo, forse è il caso di approfittarne per chiarirsi le idee: su che cosa debba o non debba dire e fare, un governatore della Banca d’Italia. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino fisco, mercato, welfare , , , , , ,

Pittsburgh: vedere per credere, e Draghi sale

26 settembre 2009

Ho passato parte della giornata a farmi un’idea dei documenti conclusivi del G20, di quel che c’è scritto, e di quel che resta tra le righe. Innanzitutto è meglio leggere i documenti originali. Qui il testo conclusivo del vertice, con i suoi 31 impegni e 50 aree tematiche – 50! – di implementazione delle misure da definire in maniera concordata, e variamente adottare visto che poi sono i livelli di sovranità nazionale a suonare la musica in concreto. Qui le proposte al G20 avanzate dal Financial Stability Board, 12 paginette con 55 paragrafi che hanno il pregio di essere molto chiari, e qui la relazione sempre del FSB al G20 sui progressi effettuati dal G20 di Londra di aprile a oggi. Qui infine il comunicato finale sempre del FSB, in cui si traduce in obiettivi concreto, in materia di rafforzamento della supervisione bancaria e finanziaria, quanto nel documento del G20 è assai più fumoso. Il bilancio? Non entusiasmante, a mio giudizio. Draghi va avanti bene sulla sua strada e il mondo intero gli è grato, però. Questo almeno è sicuro. E la politica italiana farebbe bene a rifletterci, invece di lasciar che sia il Wall Street Journal a candidarlo alla guida della BCE.  Prosegui la lettura…

Oscar Giannino credito, finanza, liberismo, mercato , , , ,