CHICAGO BLOG » Della Vedova http://www.chicago-blog.it diretto da Oscar Giannino Thu, 23 Dec 2010 22:50:27 +0000 it hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.0.1 Authority: la frittata è fatta, ma non trasformiamola in un menù fisso /2009/12/14/authority-la-frittata-e-fatta-ma-non-trasformiamola-in-un-menu-fisso/ /2009/12/14/authority-la-frittata-e-fatta-ma-non-trasformiamola-in-un-menu-fisso/#comments Mon, 14 Dec 2009 12:04:35 +0000 Piercamillo Falasca /?p=4297 La frittata è ormai fatta, ma sarebbe meglio non trasformarla in un menù fisso. Il nuovo sistema à la Robin Hood di finanziamento delle Authority – si ruba ai ricchi per dare ai poveri – ha probabilmente risolto i problemi quotidiani di quelle amministrazioni in endemica difficoltà finanziaria (come la Commissione per gli scioperi, l’Antitrust e il Garante per la Privacy), ma non ha certo risolto la questione strutturale: come rendere finanziariamente indipendenti tutte le autorità indipendenti, come peraltro richiesto dalle direttive europee, oltre che dal buonsenso? Benedetto Della Vedova ha presentato un ordine del giorno collegato alla Finanziaria affinché il Governo s’impegni ad individuare entro un anno dall’entrata in vigore della manovra economica fonti di finanziamento che consentano ad ogni authority la piena autonomia. E’ auspicabile che maggioranza e opposizione sostengano l’atto d’indirizzo di Della Vedova. A meno che non si voglia rendere permanente la precaria soluzione perequativa, sarebbe bene che tutti gli interessati si sedessero intorno ad un tavolo, chiudessero a chiave la porta, se le dessero di santa ragione ed uscissero con proposte concrete. Se invece le authority continuano a dividersi tra ricche e povere, con le seconde che brigano con la politica per togliere soldi alle prime, rischiano di finire tutte come i capponi di Renzo, nel pentolone del Governo.

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Gli yak in Italia c’erano anche prima di Zaia. Della Vedova testimone /2009/12/02/gli-yak-in-italia-cerano-anche-prima-di-zaia-della-vedova-testimone/ /2009/12/02/gli-yak-in-italia-cerano-anche-prima-di-zaia-della-vedova-testimone/#comments Wed, 02 Dec 2009 09:15:42 +0000 Piercamillo Falasca /?p=4063 In pompa magna, il ministro delle Politiche Agricole ha liberato 25 esemplari di yak – quegli enormi bovini tibetani – a Chies d’Alpago, nelle Dolomiti bellunesi, dove si crede che possano contribuire alla pulizie del sottobosco, mangiando piante ed arbusti che le mucche e le capre nostrane non gradiscono. Il Ministro si è forse reso conto che anche nel regno animale vi sono lavori che gli italiani rifiutano e che solo gli immigrati sono disposti a svolgere?

 

Ciò detto, c’è da sottolineare che gli yak di Zaia non saranno certo i primi della loro specie a calpestare il suolo italico e tantomeno quello padano. Nel 2005, fu il predecessore di Zaia al Ministero, Gianni Alemanno, a stanziare un milione di euro perché una ventina di pelosi bovini tibetani s’insediasse in Abruzzo. Gli yak, peraltro, sono arrivati in Italia da ben prima, senza bisogno che a comprarli fosse lo Stato. Già da anni si possono trovare piccoli allevamenti di yak in Trentino Alto Adige ed in Valtellina, dove furono importanti per la qualità del loro latte e della loro carne. Benedetto Della Vedova, che è di quelle parti, ne è testimone. Si veda poi quanto scrive la Banca Popolare di Sondrio in questo documento (a pagina 16). Infine, si legga quel che ha fatto quel demonio di Reinhold Messner.

 

Insomma, Zaia, di che stiamo parlando? Perché non ti occupi di cose un po’ più serie, per esempio di emanare il decreto ministeriale che permetterebbe alla ricerca scientifica sugli ogm di ripartire? Gli yak tibetani al pascolo sono benvenuti, ma i ricercatori italiani a spasso sono una pena.

 

(articolo pubblicato anche su Libertiamo.it)

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