Più deficit pubblico, meno investimenti e crescita
Due giorni fa Comstock Partners Inc. ha rilasciato un report utilissimo. Dà una precisa misura quantitativa del cosiddetto deleveraging in corso nell’economia americana, del massiccio fenomeno di sostituzione tra debito pubblico e debito privato che sta avvenendo grazie al picco di spesa pubblica in deficit, e consente perciò di sviluppare molte osservazioni critiche intorno a ciò che ci attende nel prossimo futuro e nel medio periodo. I dati degli USA non riguardano infatti solo gli americani. Checché si dica e si pensi da parte dei nuovi sostenitori del decoupling dei cicli, senza consumi americani l’offerta di prodotti e servizi del resto del mondo o non ha gli sbocchi ai quali era abituata in passato con conseguenze di produzione stagnante, oppure deve volgersi ai consumi interni – come sta provando a fare la Cina alimentando l’export di mezza Asia verso di lei, ma con grossissimi problemi di tenuta del sistema finanziario e bancario domestico nel medio periodo. Per questo vale la pena di dare un’occhiata al report di Comstock: la cosa riguarda anche noi, secondo Paese manifatturiero ed esportatore dell’Ue.
