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Posts Tagged ‘Corriere della sera’

L’eleganza del Rizzo

29 gennaio 2011

Sul Corriere della sera di oggi, Sergio Rizzo dedica un puntuto articolo a “quegli strani intrecci tra Lady Podestà e Nicolazzi juniorâ€. Sesso? Soldi? Sangue? Macché. Mezze verità innocue e qualche colpevole errore che sarebbe stato facile evitare verificando informazioni e collegamenti. Senza particolare sforzo. Bastava Google.

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Carlo Stagnaro energia , , , , , , , , ,

Agenzia nucleare: Gabanelli, Veronesi e le cose serie

27 luglio 2010

Premessa: non avrei indicato Umberto Veronesi, alla guida dell’Agenzia per la sicurezza nucleare. Seguito: che il Corriere della sera stronchi oggi Veronesi, dopo averlo ospitato, pubblicando come alfiere della competenza in materia Milena Gabanelli, io lo trovo abbastanza ri-di-co-lo. Conclusione amara: il nucleare sta tornando a essere mera occasione di scontro ideologico, quel che hanno sempre voluto i suoi interessati nemici, sapendo che è la loro solita ma vera e temibile arma segreta per non farlo fare. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino energia , , , ,

Semel in anno, viva Sergio Romano

19 maggio 2010
L’ambasciatore Romano non è quel che si dice un liberista selvaggio. Tutt’altro. Ed è anche immaginabile che il suo marcato antiamericanismo (che sfocia in articoli che sono una mistura, mai prevedibile nelle dosi, di pregiudizi antiUsa e invece solido realismo politico) gli frutti più di un’antipatia fra i lettori di questo blog. Però oggi nella pagina delle lettere del Corriere Romano ha dato prova di grande equilibrio e di saggezza. Una bella lezione sul registro che dovrebbe tenere un quotidiano che voglia veramente essere la voce autorevole della classe dirigente di un Paese.
Rispondendo alla lettera di un lettore che definiva la speculazione “una sorta di giudice saggio delle economie mondiali”, Romano si è distinto dal coro di quelli che giocano con metafore improprio, per seminare panico e nostalgia per lo Stato massimo nei lettori. Prosegui la lettura…

Alberto Mingardi informazione, liberismo, macroeconomia , , , ,

“Report” e la sanità lombarda

3 maggio 2010
Finito di guardare l’attesissima puntata di “Report†che doveva scodellare eclatanti scoperte sulla “sanità lombardaâ€, chiedo aiuto per capire dove stesse, oltre il fumo, l’arrosto. Durante la tramissione ci è stato fatto annusare più di un “sospettoâ€. Ma, dietrologie a parte, where’s the beef?
Riepilogo quelli che mi sembrano essere i punti centrali del team della Gabanelli:
1. Anche la sanità lombarda è “politicizzata†(ma più o meno di quella di altre Regioni?). La sanità assorbe magna pars del bilancio delle Regioni, viene usata a fini di consenso dai politici (Formigoni che promette “upgrade†delle strutture in campagna elettorale), è lottizzata (in Lombardia, ci viene spiegato, da CL).
2. Anche in Lombardia ci sono casi di malpractice e negligenze (ma più o meno che in altre Regioni?). Alcuni di questi casi sono riscontrati in strutture private. Questi casi sarebbero conseguenza di un sistema di remunerazione “premiale†dei medici, per cui chi lavora di più (chi fa più interventi) viene pagato di più.
3. Alcuni imprenditori della sanità hanno forti interessi nei mass media. Ciarrapico, De Benedetti (“graziato†dalla Gabanelli perché è arrivato alla sanità dopo e non prima aver cominciato a fare l’editore), Angelucci, Rotelli, che ha una quota rilevante di RCS nonostante, essendo fuori dal patto di sindacato, non conti sostanzialmente un tubo (come confermato dal fatto che i “rumors†che lo vedevano come futuro Presidente di RCS quotidiani sono stati puntualmente smentiti). Prosegui la lettura…

Alberto Mingardi informazione, liberismo, privatizzazioni, welfare , , , , , , , ,

Di avidi petrolieri, giornali disinformati, e consumatori fessi

7 aprile 2010

La consueta polemica pasquale tra le associazioni dei consumatori e le compagnie petrolifere segna, oggi, un deciso scarto rispetto al comune svolgimento. La stizzita risposta che il direttore del Corriere della sera, Ferruccio De Bortoli, dà a una lettera (per ora non resa pubblica) ricevuta dal presidente dell’Unione petrolifera, Pasquale De Vita, è una brutta pagina di giornalismo. Infatti, due piani sembrano sovrapporsi, a detrimento della trasparenza e della correttezza dell’informazione.

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Carlo Stagnaro energia, mercato , , , , , , ,

Borsa Italiana-LSE, la colpa è delle nostre banche

6 aprile 2010

Ha perfettamente ragione Alberto Mingardi. La grande stampa corre il rischio di alimentare l’ennesima polemica a vuoto, sulle recenti vicende che interessano la Borsa italiana. Si è letto infatti che la defenestrazione di Massimo Capuano dal ruolo di deputy ceo del London Stock Exchange, il mercato londinese con cui quello italiano si è fuso nel 2007, sarebbe una storia in cui convergono tre errori: quello dello Stato, quello degli azionisti, e in definitiva quello del sistema-Paese. A scriverlo è stato il Corriere della sera, non proprio un peso leggero nella stampa italiana. E allora forse è il caso di controbilanciare questa lettura con un punto di vista – il nostro – che è diverso Prosegui la lettura…

Oscar Giannino credito, finanza, mercato, privatizzazioni , , , , , , ,

Borsa Italiana-LSE, un matrimonio che non s’aveva da fare?

6 aprile 2010
Da sabato santo, il Corriere della sera è impegnato in una battaglia per l’ “italianità†di Borsa Italiana, che fa parte del London Stock Exchange. La battaglia ha di per sé contorni paradossali: in buona sostanza, gli “italiani†accusano gli “inglesi†di nazionalismo, per aver scelto un CEO francese (Xavier Rolet).
Il casus belli è l’uscita di scena di Massimo Capuano, presidente ed amministratore delegato di Borsa Italiana (poi Deputy CEO dell’LSE) che ne ha guidato prima la trasformazione dal “ministero†che era in un’impresa capitalistica, e poi ha condotto in porto il deal con Londra. Il fuoco di fila è stato aperto da Stefano Micossi, importante economista e direttore generale di Assonime, l’associazione che riunisce le società quotate. Per Micossi, “la sostanza di quello che è accaduto è che il management di Borsa Italiana si è venduto la Borsa italiana con l’ acquiescenza, a quel tempo, degli azionisti bancari che non hanno capito cosa stesse accadendoâ€. Micossi era stato, anni fa, fra i sostenitori dell’integrazione di Borsa Italiana nel circuito Euronext salvo esprimere parere positivo anche sulla fusione con Londra. Prosegui la lettura…

Alberto Mingardi credito, finanza, informazione, privatizzazioni , , , , , , , ,

Franco Debenedetti: il private equity non lascia un cimitero

22 dicembre 2009

Pubblichiamo questo intervento di Franco Debenedetti, crossposted su Generazione Pro Pro.

Finanza predatrice, secondo Dario Di Vico, quella del private equity: in 10 anni, sotto i suoi “ferri†sarebbero uscite “più macerie che vero sviluppoâ€. Sotto accusa sono i buy out, cioè le operazioni con cui i fondi comprano imprese, le rendono efficienti con scelte che la proprietà non aveva capacità o volontà di prendere, e le rivendono. Prosegui la lettura…

Guest finanza, informazione, liberismo, mercato, privatizzazioni , , , , , ,

Comprami fermo posta. Di Gabriele Masini e Antonio Sileo

23 novembre 2009

Riceviamo da Gabriele Masini e Antonio Sileo e volentieri pubblichiamo.

Se fosse capitato solo tra un mese si sarebbe potuto anche pensare a Scrivimi fermo posta (The Shop Around the Corner) di Ernst Lubitsch, con James Stewart e Margaret Sullivan, del ’40, capolavoro assoluto della commedia sofisticata americana: peccato che la sobrietà e il sense of humor che caratterizzano il film – ambientato a Budapest in prossimità del Natale – manchino del tutto.

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El nucleare xe venexian?

20 luglio 2009

Qualche giorno fa mi chiedevo: nucleare dove? Un indizio arriva oggi dal lungo articolo di Dario Di Vico sul Corriere Economia, che avvalora la tesi secondo cui almeno un impianto dovrebbe trovare sede in Veneto. All’indomani dell’approvazione del ddl Sviluppo, che per la prima volta apre la strada all’atomo, il governatore del Veneto, Giancarlo Galan, era stato l’unico a dichiararsi disponibile a ospitare una centrale. Oltre a lui, solo Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia, aveva lasciato uno spiraglio aperto, subordinando però la sua disponibilità all’esito positivo di un referendum popolare. Di Vico ricostruisce il dibattito veneto, sottolineando le perplessità già manifestate da esponenti di primo piano della Lega, pronti a cavalcare le opposizioni popolari (nonostante il partito sia ufficialmente favorevole al nucleare). Opposizioni non trascurabili, se bisogna dar retta al sondaggio condotto dalla Fondazione Nord Est e ricordato dallo stesso Di Vico: il 52,2 per cento dei cittadini sarebbe contrario, mentre solo il 7,2 per cento sarebbe favorevole a prescindere e un più incoraggiante, ma complicato, 32,2 per cento lo sarebbe “a patto di avere certezze sulla sua salute”.

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Carlo Stagnaro energia , , , , ,