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Posts Tagged ‘Benedetto XVI’

L’altruismo, il mercato, l’obiezione cattolica e Adam Smith

17 agosto 2010

David Schindler è una figura essenziale nell’ermeneutica cattolica dei nostri tempi, e dai primi anni Ottanta – quando era già direttore della versione americana di Communio, una catena internazionale di riviste teologiche alla cui idea fondativa avevano congiuntamente lavorato Hans Urs von Balthasar, Joseph Ratzinger ed Henri de Lubac – con le sue opere e i suoi corsi in primarie università statunitensi ha potentemente contribuito ad affinare il pensiero cristiano su temi come il rapporto tra l’uomo e la tecnica, la persona e lo Stato, la comunità e il mercato.Nel suo Ordering Love, pubblicato da Eerdmans pochi mesi fa e anticipato in italiano dal Sussidiario, affronta tra gli altri un tema centrale per noi liberisti. Quello della compatibilità etica tra mercato e altruismo, tra individuo e “bene degli altriâ€. È un tema sul quale i cattolici in passato hanno avversato il mercato. Prima di trovare una nuova sintesi evolutiva delle precedenti posizioni, per me del tutto condivisibile e in alcuni passaggi a ben leggerli oserei  direi anche coraggiosa rispetto ai tempi che viviamo, nel magistero di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Ma vediamo di spiegarci. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino liberismo, mercato , , , , , , ,

Benedetto petrolio

3 settembre 2009

Lo dice, enciclica alla mano, Lorenzo Schoepflin.

Carlo Stagnaro energia , , ,

Obama, la riforma sanitaria e l’enciclica sociale

24 agosto 2009

La scorsa settimana Barack Obama ha rivolto un appello ai leader religiosi di ogni confessione presente negli Stati Uniti per cercare di vincere le resistenze del Congresso all’approvazione della riforma sanitaria. Come scrive Maurizio Molinari su La Stampa, lo sforzo profuso dall’Amministrazione per mobilitare i gruppi religiosi è stato imponente: svariate centinaia di persone sono state convinte a predicare nelle rispettive comunità a favore del provvedimento che andrebbe ad ampliare il ruolo dello Stato nel campo della sanità e ad accrescere spesa pubblica e pressione fiscale.
A tal riguardo, è forse interessante segnalare un passo dell’enciclica sociale di Benedetto XVI. Al capo 60 si legge:

“Nella ricerca di soluzioni della attuale crisi economica, l’aiuto allo sviluppo dei Paesi poveri deve esser considerato come vero strumento di creazione di ricchezza per tutti. Quale progetto di aiuto può prospettare una crescita di valore così significativa — anche dell’economia mondiale — come il sostegno a popolazioni che si trovano ancora in una fase iniziale o poco avanzata del loro processo di sviluppo economico? In questa prospettiva, gli Stati economicamente più sviluppati faranno il possibile per destinare maggiori quote del loro prodotto interno lordo per gli aiuti allo sviluppo, rispettando gli impegni che su questo punto sono stati presi a livello di comunità internazionale. Lo potranno fare anche rivedendo le politiche di assistenza e di solidarietà sociale al loro interno, applicandovi il principio di sussidiarietà e creando sistemi di previdenza sociale maggiormente integrati, con la partecipazione attiva dei soggetti privati e della società civile. In questo modo è possibile perfino migliorare i servizi sociali e di assistenza e, nello stesso tempo, risparmiare risorse, anche eliminando sprechi e rendite abusive [corsivo nostro], da destinare alla solidarietà internazionale. Un sistema di solidarietà sociale maggiormente partecipato e organico, meno burocratizzato ma non meno coordinato, permetterebbe di valorizzare tante energie, oggi sopite, a vantaggio anche della solidarietà tra i popoliâ€.

L’indicazione del Pontefice sembra quindi andare in direzione opposta a quella auspicata da Obama: meno Stato, meno spesa e maggior partecipazione di soggetti privati e società civile. L’obiettivo è quello di risparmiare risorse da destinare all’aiuto dei Paesi poveri. Peraltro, nella stessa enciclica non si manca di sottolineare come problemi analoghi a quelli evidenziati con riferimento alle politiche sociali all’interno dei singoli Paesi hanno spesso afflitto gli aiuti internazionali che, si legge al capo 22, “sono stati spesso distolti dalle loro finalità, per irresponsabilità che si annidano sia nella catena dei soggetti donatori sia in quella dei fruitoriâ€. Non saranno forse i correttivi proposti per le politiche nazionali necessari anche in ambito internazionale?

Francesco Ramella mercato, welfare , , ,