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Posts Tagged ‘Alitalia’

Latte politico, latte di mercato

26 aprile 2011

Quanti sanno che una delle crescenze più famose in Italia è già francese? E quanto sanno che proprio questa crescenza è del gruppo Lactalis, al centro delle polemiche per la scalata Parmalat? Il sapore per i consumatori non è cambiato, ma evidentemente per la classe politica “l’invasione francese†ha un retrogusto amaro. Prosegui la lettura…

Andrea Giuricin Lactalis , , , , ,

Voglie dirigiste aeroportuali

21 aprile 2011

Contro qualunque piano degli aeroporti. Potrebbe essere uno slogan, ma è purtroppo un’affermazione necessaria da fare.

L’idea del piano che fu anche dell’ex Ministro dei Trasporti comunista Alessandro Bianchi e torna periodicamente di attualità. La necessità di pianificare può essere facilmente confutata dai numeri dello stesso Ente Nazionale dell’Aviazione Civile.

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Andrea Giuricin trasporti , , , ,

La guerra italo-francese e il rischio degli aerei di Stato

7 aprile 2011

Siamo un popolo strano, noi italiani. Copiamo sempre gli esempi peggiori. La Francia, con la quale è iniziata una vera battaglia economica, persegue una politica di difesa delle aziende strategiche e noi seguiamo i cugini transalpini. Poco importa che la difesa (settore strategico in Francia) sia diverso dallo yogurt (settore strategico in Italia?); ciò che importa è considerare l’intervento dello Stato come salvifico dall’invasore straniero. La storia si ripete. Esattamente tre anni fa, il clima pre-elettorale stava portando ad uno degli scempi più grandi registrati nel nostro Paese: la difesa dell’italianità di Alitalia. Non si volevano i francesi di AirFrance-KLM allora, come non li si vogliono ora per il caso Lactalis-Parmalat. Quali “vantaggi†portò l’italianità? Oltre tre miliardi di euro di costi diretti per il contribuente, oltre ad una chiusura del mercato aereo che ancora oggi provoca danni per i viaggiatori aerei italiani. Prosegui la lettura…

Andrea Giuricin trasporti , , , , ,

La Libia abbatterà Alitalia?

6 marzo 2011

Il trasporto si ritrova un’altra volta di fronte ad uno shock esterno. La crisi libica e medio orientale in generale, hanno portato ad un’impennata dei prezzi del petrolio, con il brent che è arrivato quasi a 120 euro al barile.

Un tale incremento di prezzo provoca un diretto aumento dei costi. Chiaramente le compagnie aeree sono coperte con le opzioni sui carburanti, ma se tale aumento dovesse protrarsi nel tempo, il settore si ritroverebbe di fronte all’ennesima crisi.

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Andrea Giuricin trasporti , , , , ,

9 mld. in 9 anni e 9 mila occupati in meno (Piccolo Guinness della vecchia Alitalia)

14 novembre 2010

Qual è stata la distruzione di valore prodotta dalla gestione pubblica della vecchia Alitalia nell’ultimo decennio di storia della compagnia? E’ una domanda alla quale non abbiamo mai provato a rispondere, avendo in passato concentrato l’attenzione sui soli oneri prodotti sul settore pubblico (e quindi sul contribuente azionista). In questo modo abbiamo tuttavia tralasciato le conseguenze economiche prodotte sui creditori, sugli obbligazionisti e sugli azionisti, rimasti impigliati nel fallimento e che sono stati o saranno rimborsati solo in misura limitata. Proviamo quindi a fare un stima della distruzione di valore realizzata dalla gestione pubblica: Prosegui la lettura…

Ugo Arrigo privatizzazioni, trasporti , ,

Piccolo Guinness delle corbellerie su Alitalia

4 novembre 2010

Un’unanimità di no ha accolto l’idea di Rocco Sabelli di suggerire nel 2013 agli azionisti di Alitalia una fusione con Air France: “Alitalia dovrà rimanere italiana” (Berlusconi);  ”Questo può essere un pensiero di Sabelli (l’integrazione in Air France) ma certamente non è condiviso dagli azionisti”; “Alitalia deve rimanere italiana†(Matteoli), “No a fusione con Air France†(Alemanno),  “Sabelli chiarisca su Air France†(Epifani), “La compagnia resti italiana†(Polverini). Zingaretti, presidente della provincia di Roma, è preoccupato per l’occupazione: “I tagli occupazionali che nascono da una fusione sarebbero pagati esclusivamente da migliaia di lavoratori del nostro territorio…â€; Meta, capogruppo PD nella commissione trasporti della Camera teme un “… impoverimento gravissimo per il sistema del trasporto aereo nazionale”.

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Ugo Arrigo privatizzazioni, spesa pubblica, trasporti , , , ,

Ermeneutica di Alitalia

10 ottobre 2010

Interessante intervista dell’a.d. di Alitalia Rocco Sabelli a Panorama :

«È  da qualche mese che me ne sono davvero convinto: questa Alitalia può funzionare bene. Le dico di più: dal 2011 in poi, quando entreremo nella fase del dopo ristrutturazione, potrà diventare una compagnia non buona, ma eccellente». Alla fine vola, la fenice. Vola nonostante tanti scettici si affollassero intorno al suo nido. E sembra volare bene, almeno stando ai numeri forniti a getto continuo da Rocco Sabelli …

Poiché, come sostiene l’intervistatore, la fenice sembra volare bene stando almeno ai numeri forniti, dedichiamo questo post a una chiosa ai numeri e ai  concetti contenuti nell’intervista, evidenziando per ognuno se a nostro avviso risultano plausibili e coerenti oppure dubbi  e poco convincenti. Prosegui la lettura…

Ugo Arrigo Senza categoria , ,

Mengozzi bond, avvistati i rimborsi

17 settembre 2010

Meglio tardi che mai.  Dal ministero è finalmente arrivato un segnale di fumo sui Mengozzi bond. Secondo quanto riportato ieri da MF, unico quotidiano a occuparsi della vicenda negli ultimi mesi, il Tesoro avrebbe chiesto agli intermediari finanziari presso i quali sono depositate le vecchie azioni e le obbligazioni Alitalia di trasferire entro il prossimo 30 settembre su un conto del ministero dell’Economia (presso la Banca d’Italia) i titoli in loro possesso. Prosegui la lettura…

Camilla Conti finanza, mercato, trasporti ,

Mengozzi bond, chi li ha visti?

14 settembre 2010

Obbligazionisti Alitalia, marameo. Traditi, beffati, dimenticati. Non è solo la mancanza del presidente Consob, a testimoniare come il governo non si curi tanto della fiducia dei mercati. Non fa notizia purtroppo, ma di fronte al “bussate e non vi sarà aperto†del governo il popolo dei Mengozzi bond è rimasto a terra col cerino in mano.  Prosegui la lettura…

Camilla Conti Borsa, finanza, trasporti , ,

Piccolo Guinness di Alitalia II

11 settembre 2010

Aggiorniamo il piccolo Guinness di Alitalia con i conti della nuova azienda relativi al primo semestre 2010, resi noti nel comunicato stampa dello scorso 30 luglio. Come nella precedente puntata, relativa ai dati del I trimestre 2010, confrontiamo i risultati del nuovo vettore con  quelli della vecchia compagnia nel periodo corrispondente del 2007 (I semestre), ultimo anno di relativa normalità operativa. La domanda cruciale, infatti, non è tanto se la nuova Alitalia stia andando meglio nel 2010 rispetto al 2009 quanto se essa vada meglio della vecchia, dato che questo era l’obiettivo implicito del costoso intervento pubblico. Per ogni variabile i dati 2007 di raffronto sono riportati in parentesi dopo quelli del I semestre 2010:

  • Ricavi operativi: 1.480 mil.  ( 2.309 mil.) 
  • Costi operativi: 1.609 mil.  (2.436 mil.)
  • Risultato operativo:  -129 mil. (-127 mil.)
  • Risultato operativo in % ricavi op.:  -8,7  % (-5,5 %)
  • Passeggeri trasportati: 10,6 mil. (11,9 mil.)
  • Load factor: 68,0 %  (73,3 %)
  • Risultato operativo/passeggeri trasportati: -12 euro (-11 euro)

I dati precedenti evidenziano come la nuova Alitalia pur avendo notevolmente migliorato i suoi risultati nella prima metà del 2010 rispetto al 2009, come messo in rilievo nel comunicato stampa, non abbia ancora raggiunto quelli che la vecchia azienda era comunque in grado di conseguire in periodi di normale operatività. L’obiettivo di una nuova azienda migliore della vecchia non è dunque ancora raggiunto e appaiono non giustificati i titoli ottimistici che compaiono regolarmente su molte testate giornalistiche. Il Corriere di ieri, ad esempio, titolava:

Il rilancio Nel terzo trimestre previsto il raddoppio dell’ utile operativo della compagnia.

La ripresa d’ estate per la nuova Alitalia

La ripresa d’estate per un’azienda come Alitalia si chiama tuttavia stagionalità: è ovvio che i mesi estivi siano migliori dei precedenti e anche che siano migliori degli stessi mesi dell’anno prima, visto la difficile partenza del nuovo vettore e la recessione economica nel 2009. Per dare giudizi più seriamente basati su fatti e numeri meglio aspettare sia  il III che il IV trimestre.

Ugo Arrigo Senza categoria ,