A Right to Schooling, But Not to Education
Per anni James Tooley ci ha spiegato come in India la presenza di una vasta rete di scuole autenticamente private e sostenute dalle famiglie, spesso accessibili pagando rette modeste, abbia dato un contributo rilevante allo sviluppo del sistema educativo in quella società. (Queste tesi vengono esposte da Tooley anche nel capitolo di un volume antologico prossimamente pubblicato da IBL Libri, La città volontaria.)
Come illustra però un ricercatore del Cato Institute, Swaminathan S. Anklesaria Aiyar, in un articolo intitolato A Right to Schooling, But Not to Education apparso sul South China Morning Post, tutto questo potrebbe finire. Una nuova legge ha virato in direzione statalista l’intero sistema scolastico indiano, obbligando tra l’altro gli istituti privati a riservare un quarto dei posti disponibili a bambini poveri e provenienti dalle caste inferiori.
Il socialismo fa danni ovunque, e più o meno utilizzando le stesse ricette, ma quando questo avviene entro realtà che includono un gran numero di poveri e dove quindi c’è ancor più bisogno di libertà, responsabilità e concorrenza, le conseguenze sono destinate ad essere catastrofiche.
