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Posts Tagged ‘aiuti di Stato’

Cinque domande e un libro sull’exit strategy

11 maggio 2010

Exit strategy, se ne parla da un anno almeno, da quando cioè FED e amministrazione americana nel primo semestre post Lehman avevano oramai messo in atto tutte le strategie considerate possibili e necessarie di salvataggio bancario e di sostegno al mercato, l’Europa aveva disordinatamente compiuto i suoi salvataggi bancari con metodologie distinte da Paese a Paese e rifiutando ogni strumento anticiclico condiviso a livello comunitario, da quando la Cina ad aprile 2009 aveva riorientato la propria crescita sul mercato interno ancorando a sé il più dell’export del Pacific Ring, e infine col G20 e col Financial Stability Board si era avvita una nuova cornice multilaterale di governance finanziaria. Eppure, dopo un anno e mezzo, l’exit strategy resta una formula fai-da-te, non si è affatto calata in grandi riforme condivise né nel campo dell’intermediazione finanziaria, né in quello dei cambi delle monete, né in quello commerciale. L’Europa si è salvata a malapena dal disastro all’ultimo secondo, domenica scorsa, ancora una volta per effetto delle sue divisioni su che cosa davvero sia, l’exit strategy. Su questo, rinvio al video di oggi qui a fianco, e alla versione di Oscar di stamane con Mario Seminerio. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino commercio mondiale, credito, euro, finanza, liberismo, macroeconomia , , , ,

Sud, NO TAX AREA, welfare e statalisti

25 febbraio 2010

Del Mezzogiorno, in una settimana si è occupata Confindustria nel convegno nazionale di venerdì scorso a Bari, e la CEI, con una nota molto preoccupata emessa dai vescovi italiani. Effettivamente, sul tema ormai si sente poco di organico, a parte inchieste e denunce sdegnate sulle reti criminali e la loro presa, e vicende come quella di Termini Imerese-Fiat. Ne approfitto allora per saggiare il polso ai nostri lettori, e verificare come la pensano e se condividano alcune proposte di discontinuità un po’ violenta, le sole che secondo me possono – forse e dico “forse” – interrompere la tendenza che dal 2002 in avanti vede riaprirsi il gap tra Nord e Sud. Ricordo a tutti che quest’ultimo produce oggi il 23,8% del Pil nazionale, esattamente come 60 anni fa. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino Mercato del lavoro, fisco, macroeconomia, welfare ,

La ricetta Fiat: mani sciolte da liberista, tasca piena da statalista

22 dicembre 2009

Oggi a palazzo Chigi, di fronte a governo e sindacati, Sergio Marchionne è stato all’altezza della sua fama. Quella di prendere il toro per le corna. Senza tale dote, Marchionne non sarebbe riuscito a rilanciare Fiat dal fallimento all’utile, né sarebbe stato preso sul serio da Obama per ripetere in grande l’operazione alla scassatissima Chrysler americana, con l’obiettivo di restituirle il 15% del mercato domestico Usa dal 7% in cui è precipitata. Ma nell’incontro di oggi all’ordine del giorno non c’era la sostenibilità finanziaria e industriale del piano Fiat-Chrysler, i 21 modelli tra nuovi e rinnovati nuovi un quadriennio sommando le due case, con la discesa da 11 a 7 piattaforme di cui 3 condivise con Fiat nel segmento medio-alto, il trapianto americano dei diesel, del Multiair e delle trasmissioni Fiat, e via continuando. Il confronto era su un punto solo: il basso utilizzo degli stabilimenti e degli occupati Fiat in Italia. La risposta torinese non mi piace: mani sciolte da liberista, ma a tasca piena da statalista. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino auto, liberismo, mercato , , , , ,

Sarkozy contro la City, lo Stato dà alla testa

2 dicembre 2009

Nessuna eco in Italia per le incredibili parole pronunciate ieri dal capo dello Stato francese. A Londra, è insorto il governo, i banchieri, l’opinione pubblica. Ma non è affatto la rivincita di Waterloo. Riguarda tutti noi. Sarkozy pensa che la crisi significhi la vittoria dello Stato. Se l’Europa lo segue, si preparano tempi di ferro. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino commercio mondiale, credito, energia, finanza, fisco, liberismo, mercato, privatizzazioni , , , ,

Chiudere Termini Imerese? Di Stefano Feltri

26 novembre 2009

Riceviamo da Stefano Feltri e volentieri pubblichiamo.

Ma c’è qualcuno che ha il coraggio di suggerire che forse Termini Imerese deve chiudere? Il ministro Claudio Scajola parla di “follia”. Il Partito democratico non è molto presente nel dibattito, assai più occupato a nominare la segreteria formale e quella ombra. Ma parlando con la nuova squadra economica di Bersani, sono tutti d’accordo: la fabbrica non deve chiudere.

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Guest mercato, welfare , , , , , ,

I regali di Stato alle banche

16 novembre 2009

Si comincia, finalmente. A rispondere alla domanda: a quanto ammonta, in realtà, il regalo alle banche venuto dalle decisioni dei regolatori assunte prima e dopo Lehman Brothers, quando si diffondeva irresistibile il terrore del bank run? In questo paper molto interessante, Luigi Zingales e Pietro Veronesi della Chicago Booth School of Business elaborano un interessante metodo, e giungono a una primissima conclusione, esaminando esclusivamente i salvataggi negli Usa deliberati nel primo costosissimo weekend del Columbus Day 2008. Siamo sui 100 miliardi di $ regalati alle banche, quel solo fin settimana. Non male, no? Prosegui la lettura…

Oscar Giannino credito, finanza, liberismo, mercato , , ,

Fiat, per la prima volta un Marchionne trombone

7 novembre 2009

Sarà che sono nato e cresciuto a Torino, Mirafiori Nord, tra corso Agnelli e corso Tazzoli. Diversi decenni fa, quando il quartiere era una repubblica socialista sovietica col Pci oltre il 70%, ma erano al contempo tutti devoti agli Agnelli e alla Juventus, ho contratto un doppio anticorpo: ai comunisti, e ai padroni che campano grazie allo Stato. Sin qui, in quattro anni, Marchionne era sempre stato di tutt’altra pasta, rispetto a quell’insopportabile tono “noi siamo l’Italia” con cui gli Agnelli incassavano gli aiuti di Stato da una parte, e dall’altra regolarmente continuavano ogni ics anni a rischiare il fallimento se non li salvava Cuccia. Ma la dichiarazione di Marchionne sul mezzo miliardo di crediti che la Fiat vanta dallo Stato mi ha fatto per la prima volta tornare il pessimo sapore di un tempo in bocca. Qui crediti alla Fiat spettano, per carità, visto che gli incentivi all’auto sono stati concessi per legge dall’attuale governo. Ma l’auto li ha avuti e gli altri settori no. Se l’auto a Torino è tornata a vedere l’utile nel terzo trimestre, lo deve a questo. Se ha sostenuto fatturato e margini, lo deve a questo. Che tutto questo ora Marchionne lo presenti come merito proprio, e anzi tronfiamente accusi lo Stato di non pagare il suo credito abbastanza in fretta, quando nella sanità del sud i fornitori privati attualmente sono pagati anche a 800 giorni dalla fatturazione, è un vero schifo. Anche i migliori, evidentemente, possono contrarre a lungo andare le malattie genetiche delle imprese che guidano.

Oscar Giannino liberismo, mercato , ,

Automobili di Stato: un Occidente in “stile Ceausescu”?

12 ottobre 2009

Marian Eabrasu è giovane professore romeno (ma la famiglia è di origine greca), che ha studiato logica a Urbino per poi continuare i propri studi in Francia, dove ora insegna scienze politiche all’università di Paris – St. Denis. Nel 2005 era intervenuto al Mises Seminar presentando un suo lavoro sui fondamenti della teoria libertaria in Rothbard e in Hoppe (A Critique of Rothbard and Hoppe’s Arguments Sustaining the Necessity of Libertarian Axioms of “Self-Ownership” and “Homesteading” ) e ieri, l’11 ottobre, a Sestri Levante è stato un eccellente discussant in occasione della presentazione del paper di Jan Willem Lindemans, che ha presentato un interessante lavoro su Entrepreneurial luck and the problem of just and efficient reward. Prosegui la lettura…

Carlo Lottieri liberismo, mercato , , ,

Dagli Usa ghiaccio freddo. La via keynesiana non funziona

2 ottobre 2009

I dati odierni sulla disoccupazione americana a settembre  confermano quanto vi stiamo scrivendo da mesi. L’uscita dalla crisi preconizzata come già avvenuta nei comunicati ottimistici di tanti meeting internazionali resta per il momento un wishful thinking. L’America si interroga, a differenza di noi, sull’effetto degli incentivi all’auto. La conclusione è: finché non si incide il ferro nel bubbone banco-finanziario, l’ottimismo è incongruo. Perché il galoppo della spesa pubblica e del quantitative easing delle banche centrali - che i più intendono oggi rafforzare ulteriormente – si stanno rivelando la risposta sbagliata.

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Oscar Giannino credito, finanza, fisco, liberismo, mercato , , ,

Tanti, benedetti e subito

29 settembre 2009

Le società municipalizzate dovranno restituire 420 milioni di euro di aiuti di Stato illeciti, ricevuti negli anni dal 1996 al 1999. E’ l’esito di un lungo braccio di ferro con l’Unione europea, che infine si è risolto con uno sconto rispetto alla cifra chiesta da Bruxelles (circa 1,2 miliardi), ma si è assestato su un valore nettamente superiore a quello con cui le utilities speravano di potersela cavare (230 milioni). A questo punto sono a rischio gli utili e i dividendi dei monopolisti locali, e nel caso specifico di Iride ed Enìa addirittura la fusione a causa della possibile revisione del concambio. Naturalmente le municipalizzate minacciano sfracelli, ma sperabilmente questo è l’ultimo atto di una battaglia indecorosa, di fronte alla quale non si può che esprimere soddisfazione.

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Carlo Stagnaro energia, mercato , , ,