sandro: Lavoro in uno degli enti lirici, al Carlo Felice di Genova, che di certo non è il più beneficiato dal sistema. Comunque, a prescindere dall’analisi piuttosto superficiale e per alcuni versi anche grottesca di Cavazzoni, tanto per darvi conto di una delle ragioni del bilancio in “rosso” delle fondazioni bisognerebbe chiedersi come mai un cantante o un direttore possano prendere dei cachet stratosferici. E’ il mercato, direte voi, così come è il mercato a far sì che Ibrahimovic possa pretendere 10 milioni l’anno. Col risultato che le casse delle varie società sono vuote o in pesante passivo. Per cui, invece di vedere 300 lavoratori (per parlare del mio teatro) che “mangiano soldi”, provate invece a pensare che anche qui in fondo i costi sono i vari Del Piero, Totti, Ronaldo ecc. ecc. E quindi che facciamo? Mandiamo a casa per colpa loro il giardiniere, il magazziniere, il porta secchi e il raccattapalle? E la soluzione di questo problema a chi spetta? Al giardiniere, al magazziniere o alla FIFA? Infine: prima di esprimere giudizi sempre definitivi e onniscienti, magari proviamo a documentaci un pò meglio e a fare qualche...