La levata di scudi generale odierna contro l’idea delle nuove gabbie salariali è giusta e sacrosanta: ma più che altro era scontata. Silvio Berlusconi, con la sua intervista al Mattino rilanciata oggi in interviste radiofoniche, su questo tema ha fatto il bis dell’errore di pochi giorni prima, quando il governo ha avuto la leggerezza di evocare la Cassa per il Mezzogiorno come precedente per l’annunciata nuova politica di sviluppo per il Sud.
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Oscar Giannino liberismo Berlusconi, Obama, statalismo
Sempre a proposito di sincerità commendevole, nell’interpretare i dati e proporli al dibattito dell’opinione pubblica, due esempi freschi di giornata. Guardate qui: Andreas Schmitz, presidente della germanica Associazione Federale delle Banche, alla domanda se siamo in un credit crunch e se a suo giudizio ne esiste ancora comunque il rischio di aggravamento, onestamente ammette che si tratta di un grande pericolo assolutamente non sventato e dunque non si sente affatto di escluderlo, perché sarebbe del tutto irrealistico. Viene da sorridere, allineando questa semplice risposta di buon senso alla cortina fumogena pervicacemente diffusa da 10 mesi a questa parte da parte dei vertici e degli iscritti all’ABI italiana.
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Oscar Giannino mercato credit crunch, profitti aziende USA
Grandi novità per il trasporto su ferro in Lombardia. Una società pubblica che nascerà dalla fusione dei due rami di azienda di Trenitalia e di Ferrovie Nord Milano che già oggi gestiscono il trasporto locale cui verrà affidata, senza gara, a partire dal 2010, la produzione dei servizi per un periodo di sei anni, rinnovabili per altri sei. Ma, soprattutto, soldi, tanti soldi in più. Dagli attuali 265 milioni di trasferimenti pubblici all’anno si passerà a 400 milioni, con un incremento pari al 50%: 135 milioni in più (110 milioni dalla Regione e 25 milioni, per tre anni, dal Governo) cui si deve aggiungere la quota parte dei 960 milioni per il rinnovo del materiale rotabile stanziati sempre dal Governo che sarà destinata alla Lombardia. Eppure, si dice, la fusione delle due società è giustificata dalla possibilità di conseguire maggiore efficienza.
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Francesco Ramella liberismo federalismo, Formigoni, Trenitalia. Ferrovie Nord Milano
Due giorni fa Comstock Partners Inc. ha rilasciato un report utilissimo. Dà una precisa misura quantitativa del cosiddetto deleveraging in corso nell’economia americana, del massiccio fenomeno di sostituzione tra debito pubblico e debito privato che sta avvenendo grazie al picco di spesa pubblica in deficit, e consente perciò di sviluppare molte osservazioni critiche intorno a ciò che ci attende nel prossimo futuro e nel medio periodo. I dati degli USA non riguardano infatti solo gli americani. Checché si dica e si pensi da parte dei nuovi sostenitori del decoupling dei cicli, senza consumi americani l’offerta di prodotti e servizi del resto del mondo o non ha gli sbocchi ai quali era abituata in passato con conseguenze di produzione stagnante, oppure deve volgersi ai consumi interni - come sta provando a fare la Cina alimentando l’export di mezza Asia verso di lei, ma con grossissimi problemi di tenuta del sistema finanziario e bancario domestico nel medio periodo. Per questo vale la pena di dare un’occhiata al report di Comstock: la cosa riguarda anche noi, secondo Paese manifatturiero ed esportatore dell’Ue.
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Oscar Giannino Senza categoria crescita, crowding out, deficit pubblico, USA