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Le rinnovabili sono belle

Su Repubblica Tv, nonostante le domande di Antonio Cianciullo, Carlo Durante - imprenditore nelle energie cosiddette pulite e consigliere di Aper - racconta il suo viaggio in aliante sull’Italia delle rinnovabili. Al centro del ragionamento sta il fatto che le rinnovabili, in particolare sole, vento e idro, possono integrarsi nel paesaggio e che dunque, al netto di eventuali criticità locali, non è corretto affermare che, in generale, queste fonti deturpano il paesaggio. Le foto da lui raccolte lo testimoniano. Aggiungo che i campi eolici possono essere belli, possono essere una splendida testimonianza della capacità, direi la vocazione, dell’uomo a plasmare l’ambiente. La tutela del paesaggio non può e non deve essere una sorta di “imbalsamazione”, ma un processo di crescita e adeguamento dell’ambiente alle esigenze dell’uomo. Dopo di che, i gusti sono gusti (a me, per esempio, piacciono campi eolici e raffinerie, mentre trovo insopportabili i campi fotovoltaici), ma il punto che ci tengo a sottolineare è che la civiltà industriale ha una sua bellezza che non sempre, purtroppo, viene colta da chi si oppone, per principio, a tutto e tutti (Carlo ricorda la folle storia dei comitati anti-eolici in Puglia che temevano che, a causa delle turbine, non sarebbero più cresciute le patate). Essere contrari all’eolico (o a qualunque altra cosa), a priori, per ragioni estetiche o di altro genere, è piuttosto stupido. Il problema è semmai opporsi all’obbligo, che attualmente grava su voi e me in quanto consumatori di energia elettrica, di pagare (in tariffa) per fonti che, in generale, sono poco o per nulla competitive. Non voglio impedire a nessuno di erigere i suoi mulini a vento: voglio solo che non lo faccia coi miei soldi.

29 maggio 2009 Senza categoria , , , ,

  1. bebop
    29 maggio 2009 a 12:43 | #1

    Si può benissimo non essere contrari all’eolico a priori, ma essere contrari ai campi eolici in determinate zone.

    Mettere i pannelli fotovoltaici sui tetti di Urbino sarebbe insensato, non lo è su una fabbrica in Lombardia.

  2. Massimo
    29 maggio 2009 a 19:29 | #2

    bebop :Si può benissimo non essere contrari all’eolico a priori, ma essere contrari ai campi eolici in determinate zone.

    Baste che queste “determinate zone” non siano le uniche ventuse…

    Mettere i pannelli fotovoltaici sui tetti di Urbino sarebbe insensato, non lo è su una fabbrica in Lombardia.

    Non è detto, magari con gli opportuni adattamenti si potrebbe fare anche quello: http://www.rinnovabili.it/tegole-fotovoltaiche-la-soluzione-totale-701426

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