A quando i posti riservati sugli autobus? Accanto a quelli per anziani e invalidi, le vedo già le seggioline rosa. “Prego, lei è una donna, si sieda”. “No, io voglio stare qui, grazie. Non voglio sedermi”. “Prego, si sieda. Lo vede? Lei deve sedersi. La seggiolina è rosa. Deve sedersi lì”.
No, io-non-voglio-sedermi-lì. Ma che cosa siamo diventati? Una torta a spicchi rosa e blu?
Dapprima le quote rosa per far contenta la Carfagna, che, almeno fino alla prossima legislatura, non dovrà più “amministrare” le nostre (pari) opportunità. Lei paladina indefessa delle quote rosa. Altruista. Poi si è abbattuto il grande movimento di popolo “Se non ora quando”; il movimento che avrebbe occupato dieci, cento, mille piazze e fatto dieci, cento, mille proposte all’insegna di un maggior intervento statale, gonne più lunghe e censura sulla pubblicità. Per nostra fortuna, così non è stato. Ora però ci si mette pure Mario Monti. Prosegui la lettura…
Annalisa Chirico Diritti individuali, Libertà, quote rosa
Vi ricordate il coro di plauso bipartisan attorno alla legge sulle quota rosa? Un quinto di donne a partire dal 2012, un terzo dal 2015 nei cda delle società quotate e a partecipazione pubblica. “Una decisione storica”, il commento euforico del Ministro Mara Carfagna. “Un passo in avanti sulla strada della valorizzazione del talento e delle energie femminili”, così sentenziò lei che di talento s’intende. Oggi si spinge a dire che la legge comincerebbe a produrre i suoi effetti perché “da gennaio sono entrate 24 donne con ottimi curricula”.
Che siano entrate, ne sono sicura. E altre ne entreranno. Il Ministro trascura però i risultati di una ricerca Consob fresca di pubblicazione. Francesco Manacorda ne dà notizia su La Stampa. Prosegui la lettura…
Annalisa Chirico Diritti individuali, quote rosa
L’obbligo di una riserva di genere nelle società quotate in borsa, dopo il voto di ieri alla Camera, è legge. Più volte abbiamo fermamente preso posizione circa la non equità di un intervento simile e l’intrusione in dinamiche di carattere privatistico-commerciale in violazione della libera iniziativa economica privata. I motivi di diffidenza possono essere letti e ascoltati qui. Un’altra riflessione merita forse di essere condotta. In un momento di stallo decisionale della politica, mentre assistiamo agli ostacoli immediati di portare avanti il programma di governo e constatiamo, nel lungo periodo, la difficoltà del nostro paese di concludere le riforme che mette in agenda, la legge sulle quote di genere spicca per l’ampio consenso ottenuto dalla classe politica.
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Serena Sileoni democrazia, diritto, quote rosa