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Intesa, le fondazioni, e una difesa di Chiamparino
Francamente, non penso che a nessuno possa venire in mente di pensare che un liberista possa volere banche private controllate dai partiti. Io liberista sono e non me ne vergogno, anche di questi tempi in cui tutti pensano che invocando lo Stato la storia possa andare indietro indietro invece che avanti, dimenticando cioè che la crisi è figlia di errori dei regolatori cioè delle politiche pubbliche, e che per ovviarvi gli Stati più colpevoli si stanno indebitando a rotta di collo, sommando errore a errore. Ma proprio perché sono liberista, non mi sento ipocrita. Penso che, al contrario, sia inficiata da qualche ipocrisia l’accusa lanciata al sindaco di Torino Chiamparino – e alla Lega – sul rapporto tra politica e banche. Prosegui la lettura…
Borsa Italiana-LSE, la colpa è delle nostre banche
Ha perfettamente ragione Alberto Mingardi. La grande stampa corre il rischio di alimentare l’ennesima polemica a vuoto, sulle recenti vicende che interessano la Borsa italiana. Si è letto infatti che la defenestrazione di Massimo Capuano dal ruolo di deputy ceo del London Stock Exchange, il mercato londinese con cui quello italiano si è fuso nel 2007, sarebbe una storia in cui convergono tre errori: quello dello Stato, quello degli azionisti, e in definitiva quello del sistema-Paese. A scriverlo è stato il Corriere della sera, non proprio un peso leggero nella stampa italiana. E allora forse è il caso di controbilanciare questa lettura con un punto di vista – il nostro – che è diverso Prosegui la lettura…
Borsa Italiana-LSE, un matrimonio che non s’aveva da fare?
Promesse elettorali regionali, dal punto di vista del mercato
Le elezioni regionali che decideranno chi sarà a governare 13 regioni italiane per i prossimi cinque anni sono ormai dietro l’angolo. Abbiamo sfogliato i programmi dei principali candidati di ogni regione per capire chi meglio potesse andare incontro alle ragioni del mercato e della libertà economica. A tal fine abbiamo focalizzato la nostra attenzione su quattro aree fondamentali: fiscalità ed economia; servizi pubblici locali, ove possibile con particolare riguardo a settori delicati quali il TPL e l’energia; la sanità ; la scuola. Ed è solamente sulla base di quanto abbiamo potuto leggere che ci siamo permessi di indicare il candidato, senza quindi considerare le dichiarazioni rese al di fuori dei documenti programmatici, la serietà delle persone, il valore nazionale di cui si caricano queste elezioni e qualsiasi altra questione non attenesse a quanto dichiarato dagli aspiranti governatori.
Chi scrive, si permette di aggiungere che con questo lavoro – il cui solo e unico scopo è quello di rendere un’utilità ai lettori di questo blog – non intende per nulla rinnegare il giudizio negativo, la diffidenza e la scarso entusiasmo che nutre nei confronti della politica.
Ecco un prospetto, regione per regione da Nord a Sud, di quanto ci è sembrato opportuno annotare e dell’eventuale “consiglio di voto†che ne è derivato. Prosegui la lettura…
ambiente, energia, fisco, mercato, privatizzazioni, trasporti
Il Don Quijote del Gennargentu con il vezzo del capitalismo facile
Oltre trent’anni di monopolio pubblico dell’energia ha consegnato all’Italia degli anni Novanta prezzi elevati, infrastrutture inadeguate e un significativo deficit energetico. Con la liberalizzazione dello scorso decennio e l’unbundling della rete, la potenza installa è cresciuta tanto da superare la domanda e gli investimenti per lo sviluppo di infrastrutture energetiche lineari sono quadruplicati.
Lungo questo cammino, però, si incontra l’infelice scelta del legislatore costituzionale di collocare l’energia tra le materie a competenza concorrente. L’attuazione dell’articolo 117 della costituzione pare coincidere con un’inversione di tendenza rispetto al decennio di liberalizzazioni trascorso. All’espansione della regolamentazione e della burocrazia verificatasi in tutta Italia, si aggiunge ora, in Sardegna, Regione a statuto speciale, il prepontente ritorno al capitalismo di stato, rectius, di regione.
Senza categoria, ambiente, diritto, energia, liberismo, mercato, privatizzazioni
TPL: I danni dello statalismo
La gara d’appalto può selezionare le società più competitive? La proprietà pubblica incide negativamente sulla produttività ? E quanto incide su quest’ultima il fatto che l’azienda sia a proprietà mista, totalmente pubblica o totalmente privata?
È a queste tre domande che cerca di dare una risposta questo paper focalizzato sul trasporto pubblico locale, scritto per la Fondazione Eni Enrico Mattei da Andrea Boitani, Marcella Nicolini e Carlo Scarpa. Lo studio raffronta gli schemi su titolarità della proprietà e i criteri di scelta delle società su un campione di 72 imprese europee, per il periodo che va dal 1997 al 2006. Prosegui la lettura…
Città , Senza categoria, mercato, privatizzazioni, trasporti
Dove finisce lo Stato? Ce lo spiegano tre libri
In questi giorni il catalogo della IBL Libri, la casa editrice dell’Istituto Bruno Leoni che a breve festeggerà il suo primo compleanno, si arricchisce di due nuovi volumi. In linea con un filone tematico da sempre indagato con attenzione, i due saggi in questione vertono sulle alternative alla produzione di beni e servizi da parte dello Stato, attraverso reti decentrate, comunità contrattuali e associazioni volontarie. Prosegui la lettura…
Milano, Stelline: non sarebbe ora di privatizzare?
In queste ultime ore le cronache hanno più volte sottolineato come il presidente della Commissione Urbanistica del comune di Milano, Camillo Milko Pennisi (adesso in prigione, perché al centro di una vicenda di tangenti), sia anche amministratore delegato delle Stelline, un centro congresso di proprietà del Comune di Milano e utilizzato da molte realtà pubbliche o private. Si tratta infatti di un bel palazzo in cui si tengono convegni e dibattiti di ogni genere. Prosegui la lettura…
Vendere per ridurre il debito: chi lavora e chi dorme
A Siena, l’università è in condizioni finanziarie disastrose. Anni e anni di assunzioni clientelari hanno condotto l’ateneo ad avere un numero esorbitante di personale tecnico-amministrativo, perfino superiore all’insieme dei docenti. Prosegui la lettura…
