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Archivio per la categoria ‘mercato’

Autorità indipendenti: perché continuiamo a raccontarci favole?

28 novembre 2010

Della situazione paradossale che si è creata con la lettera di “indisponibilitĂ ” di Antonio CatricalĂ , ha giĂ  scritto Carlo Stagnaro. Da parte via, vorrei solo aggiungere qualche considerazione.

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Alberto Mingardi energia, mercato , , , , , , ,

AutoritĂ  per l’energia. Non hai vinto, ritenta

27 novembre 2010

La bomba è scoppiata a Palazzo Chigi questa mattina. Antonio CatricalĂ , presidente non-piĂą-uscente dell’Antitrust, ha rinunciato a prendere la guida dell’AutoritĂ  per l’energia. Nel pomeriggio, lo stesso CatricalĂ  ha confermato la decisione, giustificandola così:

Ho scritto al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per comunicargli la mia decisione di rimanere all’Antitrust. Sono un uomo delle istituzioni e non voglio consentire che l’AutoritĂ  che presiedo e l’AutoritĂ  dell’energia siano paralizzate da veti incrociati che pur non riguardano la mia persona.

Cosa c’è dietro, e cosa abbiamo davanti?

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Carlo Stagnaro energia, mercato , , ,

Agricoltura, trasporti e biodiversitĂ : la nuova frontiera del protezionismo commerciale

26 novembre 2010

Alcuni commenti al mio ultimo post su Chicago Blog mi inducono a tornare su un argomento, quello dell’agricoltura di prossimitĂ  e della sovranitĂ  alimentare, intorno al quale mi sembra che circolino molti luoghi comuni e ben radicati. In particolare un lettore scriveva che è giusto sostenere l’agricoltura locale, o nazionale, per alcune ragioni:

  1. perchè è buona e salutare e va tutelata per la salute di tutti (anche la vostra)
  2. perchè si aiuta la produzione italiana, e tutti i paesi proteggono la propria produzione (anche la Germania che va tanto di moda solo perchè spende un po meno degli altri)
  3. perchè l’ortofrutta non è un prodotto normale, portarla in giro per il mondo ne sminuisce la qualità
  4. la biodiversitĂ  è un patrimonio inestimabile della umanitĂ , purtroppo certe cose non hanno prezzo ed il mercato non funziona per loro Prosegui la lettura…

Giordano Masini ambiente, mercato, trasporti , ,

Trasporto regionale: poco mercato e tanti sussidi

23 novembre 2010

Da pochi giorni è stato avviato il nuovo servizio ferroviario fra Milano e Torino di Arenaways, la prima azienda privata a sfidare il monopolista pubblico nel settore del trasporto locale di passeggeri. Le cronache dei giornali hanno ampiamente parlato dei mille dispetti che Trenitalia ha fatto al nuovo concorrente. D’altra parte, c’era da aspettarselo, visto che è Trenitalia a gestire i servizi di stazione che, secondo ogni logica, dovrebbero essere affidati a una società terza. Ma la cosa peggiore è che, proprio alla vigilia dell’avvio del nuovo servizio, è arrivata la decisione dell’“Ursf” (Ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari, in realtà una branca minore del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti), che impedisce ai convogli di effettuare fermate nelle stazioni intermedie, trasformando così un servizio concepito come “regionale” in uno diretto “a media percorrenza”. Non è difficile immaginare come ciò abbia modificato i calcoli di convenienza del nuovo operatore: ecco un esempio dei costi dell’incertezza regolatoria.
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Francesco Ramella Antitrust, liberalizzazioni, mercato, spesa pubblica, trasporti , , ,

Nuova PAC: a capofitto verso il 2013

21 novembre 2010

Prendo spunto da un post pubblicato su Agricoltura24 che riprende a sua volta un articolo di Terra e Vita e che mi sembra dare, fino a questo momento, il quadro piĂą completo degli indirizzi proposti per la nuova Politica Agricola Comune post 2013. Ho sempre pensato che la PAC sia uno strumento perverso e tendenzialmente criminogeno, per le gravi distorsioni che induce nel mercato agroalimentare. Ma dalle proposte che circolano oggi, a mio avviso la PAC sta prendendo una strada del tutto insensata, iniqua e controproducente anche rispetto alle stesse intenzioni dichiarate dai suoi sostenitori, e rischia di essere la pietra tombale per l’agricoltura europea. In questo post (forse un po’ lungo) proverò a spiegare perchĂ©.

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Giordano Masini ambiente, mercato, ue , , , , ,

Che cento Srl sboccino – di Francesco Benetti

19 novembre 2010

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Francesco Benetti:

Negli ultimi anni, media e politica insistono sulla necessità di favorire la ricerca, l’innovazione e l’aiuto ai giovani imprenditori per fornire opportunità e far emergere quei talenti che rappresentano il carburante di una vera ripresa economica. Nonostante le dichiarazioni di intenti però, le proposte sono sostanzialmente ancora poche e spesso non sufficientemente efficaci.

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Guest liberalizzazioni, liberismo, mercato , , , , ,

Autorità per l’energia: Fate quelle fottute nomine

16 novembre 2010

L’attuale crisi politica ha completamente sovvertito l’agenda di governo e parlamento, facendo slittare in fondo alla lista alcuni provvedimenti che, peraltro, già non erano considerati di grande urgenza. Tra questi, la nomina del nuovo collegio dell’Autorità per l’energia, che dovrebbe insediarsi allo scadere dell’attuale (composto dal presidente, Alessandro Ortis, e un solo componente, Tullio Fanelli) a decorrere, teoricamente, dal 16 dicembre. Se le nomine non verranno effettuate in tempi rapidi, l’Autorità rischia di trovarsi decapitata.

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Carlo Stagnaro energia, mercato , , , , ,

Il succo del voto midterm USA: Hayek contro Keynes

2 novembre 2010

Il voto in corso negli USA avrĂ  effetti notevolissimi in tutti i Paesi avanzati. RiequilibrerĂ  l’eccesso di debito pubblico e di politiche delle banche centrali volte a monetizzarlo. O almeno questa è la nostra esplicita speranza, dopo due anni di illusione keynesiana che ha portato nei fatti il tasso di crescita USA a rallentare fortemente dopo l’apparente forte ripresa, e l’Europa a incagliarsi nella crisi dell’eurodebito e relativo dibattito tra rigoristi e deficisti. Qui una suggestiva maniera rappata di rappresentare l’eterno confronto tra Hayek e Keynes, dopo il fortunatissimo video che in qualche mese è stato scaricato da oltre due milioni di internauti. “Quando dopo le recessioni e l’esplosione dei debiti pubblici bisogn rimettere le copse a posto, allora Hayek ha molto da dirci”, ecco la prima lezione ricordata nel brevissimo panel che segue il rap. La seconda: nelle crisi si riallinea l’eccesso di capacitĂ , determinato dai molti investimenti facilitati dalle oplitiche monetarie lasche che gonfiavano in bolla consumi e andamento degli asset quotati, riportandolo verso una domanda naturale non piĂą artifciosamente sostenuta da politiche fiscali in deficit e politiche monetarie eterodosse, come il QE 2.0 che molti si aspettanop domani il FOMC della FED riprenda in grande stile per 500 miliardi di dollari, seguito dalla Bank of Japan che potrebbbero estenderlo dagli acquisti di bond anche a quello di tuitoli azionari. Un errore, a nostro modestissimo avviso. Un errore perchĂ© ancora inadeguato e insufficiente, dicono gli iperkeyenesiani alla Krugman. Tra poche ore capiremo che cosa ne pensano gli elettori americani. Buona visione.

Oscar Giannino Stati Uniti, liberismo, macroeconomia, mercato , , , ,

Basta con gli sregolati. Rimettere le regole al centro

28 ottobre 2010

Tutti siamo servi della legge perchĂ© possiamo essere liberi, scriveva Cicerone nell’ Oratio pro Cluentio. Proprio per questo il magistrato romano si rivolgeva all’assemblea con una formula di rito, per la quale se nella legge si fosse successivamente scoperto che qualcosa vi era di illegittimo, l’approvazione sarebbe stata nulla. Può sembrare anticaglia, ricordarlo. Invece, è essenziale. In un Paese come l’Italia, dove si stima che il mancato rispetto della rule of law e l’incertezza del diritto ci costino l’equivalente di 400 miliardi di mancato Pil ogni anno cioè quasi un terzo della ricchezza prodotta, riporre le regole al centro della vita pubblica è una strategia di successo sicuro per la crescita. Ed è questo, ciò che propone Roger Abravanel con il suo nuovo libro, intitolato proprio “Regole”, dopo il grande successo della sua precedente opera, dedicata alla meritocrazia, e che tanto ha fatto discutere politica ed economia. Viene facile immaginare il contrasto immediato, tra chi vuole mettere buone regole al centro di un tentativo di ripresa dell’Italia, e il panorama di sregolatezza assoluta – privata e pubblica – che ci propone la politica da qualche tempo a questa parte. Ma su questo non mi soffermo, lascio a ciascuno tutta la riprovazione del caso per una politica ridotta a budoir, dossier, inchieste, appartamentini, amanti e serietĂ  consimili. Preferisco restare al punto, e parlare delle regole nuove. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino Diritti individuali, diritto, macroeconomia, mercato , , ,

“Pampers” for Bankers

15 ottobre 2010

Dopo il Frank Dodd Act che regolamenta ulteriormente l’attività finanziaria negli Usa, è stato raggiunto a Basilea un accordo (noto come Basilea III) per il rafforzamento dei ratio patrimoniali delle banche ed una maggiore stabilizzazione del sistema finanziario. Ma è proprio necessario tutto questo? Non “tutto questo” processo di ricapitalizzazione e deleveraging, ma bensì “tutto questo” processo di regolamentazione e incremento della supervisione. Verrebbe naturale rispondere di sì, vista la crisi finanziaria, i suoi eccessi, i necessari (sic!) bail-out e lo stato ancora un po’ comatoso del sistema. Ed indubbiamente vi sono delle ottime ragioni per supportare le politiche di patrimonializzazione messe in atto da parte delle istituzioni finanziarie.

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Silvano Fait credito, finanza, mercato, monete