I commenti degli ultimi giorni su Chicago-blog, in particolare a questo mio post e alle “260 parole†di Federico Pontoni rivelano quanto profonda sia la disillusione di molti circa il governo attuale. È normale che fra i liberisti lettori di “Chicago-blog†ci si divida, fra quelli che, come Indro Montanelli, “ve l’avevano dettoâ€, cioè che non si erano mai accodati al pifferaio magico Berlusconi, e quelli che invece pensavano che la “rivoluzione liberale†potesse essere il prodotto, o almeno una conseguenza inintenzionale, dell’azione politica del Cavaliere. Prosegui la lettura…
Alberto Mingardi Diritti individuali, informazione, liberismo, Libertà futuro, idee, Italia, organizzazione, partiti, sviluppo
La lettura del Corriere della Sera, stamattina, offriva un curioso succedersi di fatti e commenti. Mentre molte delle prime pagine erano ovviamente dedicate al progressivo sgretolarsi del welfare State nazionale (sfiancato da decenni di democrazia in deficit, per usare l’immagine di Buchanan e Wagner) e anche dal rianimarsi di uno spirito “anti-politico†prigioniero dell’illusione che basti ridurre i privilegi della casta parlamentare per evitare il fallimento del sistema redistributivo, le pagine sempre un po’ più atemporali consacrate ai temi culturali focalizzavano l’attenzione su quello che, senza dubbio, verrà ricordato come il maggior scienziato politico di secondo Novecento: Gianfranco Miglio. Prosegui la lettura…
Carlo Lottieri democrazia, diritto, federalismo, Libertà , spesa pubblica, teoria federalismo, Gianfranco Miglio, Stato moderno
Quali sono i problemi economici della Spagna e come risolverli in modo da favorire la crescita? Questi i principali temi del corso “El camino a la prosperidad†del campus FAES, tenutosi a Navacerrada dal 1 al 9 luglio. Prosegui la lettura…
Lucia Quaglino liberismo, Libertà , spesa pubblica, welfare Crisi, de Cospedal, deregolazione, FAES, prosperità , pubblica amministrazione, Shleifer, Spagna, sviluppo
Forse l’ideale sarebbe sentire l’attualità come il brusio fuori della finestra,
che ci avverte degli ingorghi del traffico e degli sbalzi meteorologici,
mentre seguiamo il discorso dei classici che suona chiaro e articolato nella stanza.
Italo Calvino, Perché leggere i classici, Mondadori, 1995
Ha ragione Carlo Lottieri a rallegrarsi che il Discorso sulla servitù volontaria, intramontabile pamphlet scritto da Etienne de La Boétie nel XVI secolo, vanti ora una nuova edizione italiana per i tipi di Chiarelettere, dopo svariate edizioni apparse negli ultimi due decenni. Prosegui la lettura…
Serena Sileoni Diritti individuali, Libertà cultura, de la Boétie, Discorso sulla servitù volontaria, libertà , statalismo, Stato, teoria
Alcuni giorni fa ho pubblicato un post, volutamente provocatorio, dal titolo “Fuori il Bio dall’Italia! Fuori l’Italia dal Bio!â€. Come era prevedibile, la cosa ha suscitato diverse reazioni. Torno quindi sull’argomento, per tentare di dare una risposta cumulativa ai numerosi commenti e cercare di chiarire meglio il mio pensiero.
L’articolo si chiudeva con un invito a riflettere. Ebbene, dal tenore dei commenti, mi sembra che questo invito non sia stato colto. Infatti molti si sono schierati aprioristicamente a favore dell’agricoltura biologica, altri hanno fatto l’esatto contrario, riducendo la discussione in una specie di scontro tra tifoserie. Insomma, che si sia pro o contro, sembra che la maggior parte dei lettori, almeno di queli che hanno voluto far sentire la loro voce, ritengano legittimo che lo Stato intervenga per dire ciò che è giusto coltivare e come.
Prosegui la lettura…
Giordano Masini ambiente, Libertà agricoltura, agricoltura biologica, intervento pubblico, libertà d'impresa, ogm
Conoscendo le normali inclinazioni dell’editoria italiana e degli stessi lettori, è una buona notizia scoprire che al ventesimo posto della classifica dei libri di saggistica più venduti figuri in questi giorni il Discorso sulla servitù volontaria, un pamphlet scritto a metà del sedicesimo secolo da un giovanissimo Étienne de la Boétie (1530-1563) e ora edito pure da Chiarelettere, che ha ripreso la tradizione di Fabio Ciaramelli. Fa piacere che La Boétie entri in molte case poiché è uno testi più cari a quanti appartengono alla tradizione liberale e libertaria, ma più in generale a tutti coloro che antepongono le ragioni del singolo alle pretese dello Stato. Prosegui la lettura…
Carlo Lottieri Diritti individuali, Libertà La Boétie, libertà individuale, obbedienza, Stato moderno
Continuiamo ad occuparci di fisco: dopo aver visto il sistema delle indagini bancarie e le lacune costituzionali che consentono la tirannia fiscale, è ora il turno della frode linguistica che si cela nella parola “accertamentoâ€. Pubblichiamo volentieri a tal proposito una lettera di Aldo Canovari, direttore editoriale della Liberilibri. Nel catalogo della casa editrice compare, tra le altre opere dedicate alla questione fiscale, For Good and Evil di Charles Adams, lettura essenziale per comprendere l’influsso della tassazione sulla storia dell’umanità .
“ACCERTAMENTO: atto col quale si mira a stabilire la corrispondenza a verità di un fatto, mediante indagini e controlli.
ACCERTARE: riscontrare mediante controlli, verificare, la verità di qualche cosa.
Ergo: redditi accertati = redditi di cui si è stabilita la corrispondenza a verità .
Il ragionamento di Monsignor de Lapalisse non fa una piega, e le sue puntualizzazioni lessicologiche aiuÂtano a renderci conto della frode linÂguistica e concettuale che da anni viene perpetrata – con il bovino concorso di quasi tutta la stampa nazionale – ai danni della intelligenza dei cittadini e della dignità di intere categorie socio-economiche. Prosegui la lettura…
Serena Sileoni Diritti individuali, Draghi, evasione, fisco, Libertà , spesa pubblica
Non ho sbagliato il pronostico sul referendum, come non l’avevo sbagliato da mesi sulle amministrative. Gli evidenti segni di crisi di consenso nelPaese al governo Berlusconi hanno portato prima alla sconfitta in città simbolo come Milano, Napoli, Trieste, Cagliari, Novara e via continuando, e ora hanno riportato dopo 26 anni il quorum referendario di molto oltre il 50%. Non aver capito da mesi e mesi che questa era l’aria che tirava nel Paese verso il governo e il suo leader, oppure – ciò che è peggio – averlo capito ma non esser riusciti ad articolare un minimo di reazione politica per timore delle sue reazioni, è il segno ormai conclamato di una gravissima crisi politica del centrodestra e innanzitutto del suo leader. Per conto mio, qualunque sia la – ovvia – volontà di sopravvivenza del governo, mi riesce assai difficile immaginare atti politici di portata tale da invertire il segno e risalire la china. Vedremo la Lega che deciderà , vista la protesta da mesi montante nella sua base. Di fatto, la mia sintesi a oggi è questa: Berlusconi è politicamente ferito a morte perché privo di reazione, e al suo fianco – come si vede dai quesiti e come si è visto nella campagna referendaria – la sinistra riformista di governo è politicamente sconfitta. Il principio delle gare di evidenza pubblica nell’affidamento dei servizi locali – il primo quesito sull’acqua indebitamente e vergognosamente gabellato per privatizzazione – è entrato nella legislazione e nel dibattito italiano grazie ai riformisti del Pd, fin dai tempi di Giorgio Napolitano ministro dell’Interno. Ma il Pd su questo – come sul ripensamento in materia di no al nucleare che aveva avviato in primis lo stesso Bersani – è stato letteralmente travolto. In nome del no a un Berlusconi minaccia per la democrazia e soprattutto ridotto – autoridotto, verrebbe da dire – a barzelletta di sesso-dipendenza, e alla semplifgicazione radicale e antagonista di ogni scelta concreta, sintetizzata in parola d’ordine ideologica. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino Acqua, ambiente, energia, liberalizzazioni, liberismo, Libertà , mercato, nucleare, referendum Berlusconi, governo, pdl, riformismo, statalismo
Stamane ho perso la pazienza, ontro un funzionario dell’Agenzia delle Entrate. Mi scuso pubblicamente, ma per il tono che ho usato, non per il merito. E’ ccaduto alla trasmisisone su Radio24 che precede la mia, quella alle 8,20 condotta da Alessandro Milan. L’argomento eranop le lettere che l’Agenzia delle Entrate sta mandando a migliaia di italiani. Lettere nelle quali, nuovo redditometro alla mano, si comunica al ontribuente che qualche suo acquisto o spesa o impiego di capitali nel 2009 non sarebbe in linea con il reddito dichiarato. Tutto èandato bene nel pacato confronto con il professor Emiliano Brancaccio, dal quale mi dividono molte convinzioni economiche ma che stimo e rispetto con amicizia vera. Ha difeso l’iniziativa, io l’ho criticata, spiegando che ancora una volta lo Stato ha fatto il furbo, visto che l’atto esplicativo dei criteri in base ai quali queste lettere vengono inviate – atto che era previsto esplicitamente nella norma di legge che ha istituito il “nuovo redditometro” nel 200, naturalmente non èmai stato emanato dall’amministrazione tributaria, col bel risultato che i criteri in base ai quali essa opera ci sono opachi e dunque sono diiscrezionali. Ma a un certo punto ha telefonato un funbzionario dell’Agenzia delle Entrate, e io ho perso la pazienza. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino fisco, Libertà fisco, statalismo
In ogni giornata zeppa di analisi elettorali e di commenti, durante la quale le parole vuote quasi sempre prevalgono sulla riflessione e sull’approfondimento, può essere utile andare indietro nel tempo e abbeverarsi a un autore evergreen: quel Guglielmo Ferrero che nacque nel 1871 vicino a Napoli (a Portici) e per molti anni fu una delle firme principali – assieme a Edoardo Giretti, Maffeo Pantaleoni, Vilfredo Pareto – de Il Secolo, quotidiano di Milano che fu il primo giornale d’Italia e venne chiuso nel 1927 a causa del suo orientamento liberal-radicale. Prosegui la lettura…
Carlo Lottieri debito pubblico, Diritti individuali, fisco, Generali, Libertà , libertà di stampa debito statale, liberismo, spesa pubblica, tassazione