Facciamo quattro conti. Ipotizziamo che siate nella fascia fino ai 30 anni. Che non siate un dipendente pubblico. E che magari parecchie tra voi siano giovani donne. Dunque piĂą di uno su quattro tra voi è disoccupato. Mentre tra i coetanei europei meno di uno su cinque. Se siete donna e giovane, neanche una su tre tra voi ha un posto di lavoro. Mentre una vostra coetanea europea ha un posto di lavoro quasi in due casi su tre. Vi faccio delle domande, in giorni in cui tutti parlano di manovra finanziaria e riforma fiscale. Ci terreste a difendere una spesa pubblica corrente che da 793 miliardi di euro nel 2010 passa a 860 nel 2014, e a far aumentare le entrate di altri 93 miliardi da 722 fino a 815 miliardi, oppure preferireste tagli energici in cambio di piĂą risorse da destinare alla crescita, allo sviluppo senza il quale il lavoro aggiuntivo per i giovani non c’è? Io, fossi in voi, avrei pochi dubbi. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino Mercato del lavoro, debito pubblico, federalismo, spesa pubblica Italia, spesa pubblica, statalismo
In relazione al federalismo gli stati europei sono classificabili in quattro categorie:
1)Â Â Â Â Â Paesi che non sono federalisti e non dichiarano di esserlo (tutti tranne Belgio, Germania, Italia, Spagna e Svizzera);
2)Â Â Â Â Â Paesi che sono federalisti e dichiarano di esserlo (Germania e Svizzera);
3)Â Â Â Â Â Paesi che sono federalisti ma non dichiarano di esserlo (Spagna);
4)Â Â Â Â Â Paesi che dichiarano di essere federalisti ma non lo sono (Italia).
(Manca all’appello il Belgio ma lì il dilemma è se si tratti di un paese oppure due)
Ugo Arrigo federalismo federalismo, Italia
Le Charter City sono un’idea di Paul Romer. L’economista (di cui apprezzo alcuni studi benchĂ© econometrici sull’apporto del capitale umano alla crescita endogena) suggerisce da venti anni di replicare “l’esperimento” di Hong Kong in altri paesi sottosviluppati, perchĂ© faccia da esempio di un modello economico-politico funzionante i cui pregi possano poi venir estesi su territori piĂą vasti. Per come la vedo io, si tratta di avere dentro uno Stato una sorta di alternativa concreta, in modo che i due sistemi si facciano “concorrenza” e la gente possa, votando politicamente o con “i piedi”, decretare dove e come vivere. Prosegui la lettura…
Leonardo Baggiani Diritti individuali, federalismo, macroeconomia
Francamente, non sono per nulla antiunitario e secessionista. Ma questa grande insistenza del Quirinale per la festivitĂ del 17 marzo non l’ho proprio capita. Non la capisco per almeno tre ordini di ragioni, che vado pianamente a spiegare nella piena consapevolezza di attirarmi facili critiche. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino federalismo Italia, Napolitano, Savoia
Da domani – il ministro Calderoli illustra ai relatori di maggioranza e minoranza della commissione bicamerale attuativa per il federalismo le varianti del governo apportate al decreto sul fisco municipale – comincia la maratona che dal 17 al 23 gennaio dovrebbe condurre all’approvazione dei cinque decreti attuativi restanti, in cui è stata accorpata tutta l’intera materia non compresa nei primi tre giĂ approvati, relativi al federalismo demaniale, a Roma capitale, e ai fabbisogni standard di Comuni e province per superare il vecchio criterio della spesa storica. Nella commissione l’equilibrio numerico è di 15 a 15 tra attuale maggioranza e opposizione, con il finiano Baldassarri a fare la differenza. L’Udc ha votato contro il federalismo, il Pd ha votate a favore di Roma capitale, ma presenta moltissimi emendamenti ai decreti in via di esame. Il parere della commisione non è vincolante, ma in quel caso è dura per il governo andare avanti. Vla cosa a mio giudizio piĂą grave è che l’intero perimetro del federalismo fiscale è costruito sull’obiettivo di far restare sostanzialmente eguale – al netto degli sfodbnamenti contestati dall’Economia su sanitĂ , in via di rientro coatto – il livello di spesa pubblica complessiva e lem risorse totali provenienti da gettito fiscale. In piĂą, i costi standard sanitari, dopo 15 anni di promesse al Nord per ottenere che fossero i costi delle prestazioni piĂą economiche ed efficienti a far testo, sono stati invece del tutto abbandonati. Senza che nessuno lo riconosca a cominciare dalla Lega, che continua a parlare di costo standard quando invece si recuopera la spesa storica precedente. Ha vinto il Sud e in generale l’inefficienza, pur di estendere l’area di consenso ai decreti attuativi e proclamare poi – sempre che ci sia – una vittoria che a me pare di Pirro. PerchĂ© è vero che a regime, sempre che ripeto la legislatura non s’interrompa, le Autonomie avrebbero piĂą risorse proprie. Ma i tanto opredicati risparmi di spesa non ci sarebbero. E se non ci sono come obiettivo quantificato, si può solo essere certi che la spesa crescerĂ , e di conseguenza la seguirĂ il livello di prelievo. Sedici anni di polemiche valevano tutto questo? No. Vediamo comunque i principali problemi aperti. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino federalismo, fisco, spesa pubblica federalismo
Qualche mese fa, su invito di JosĂ© Barroso, l’ex commissario europeo Mario Monti ha redatto un rapporto intitolato A new strategy for the single market at the service of Europe’s economy and society , con l’obiettivo di indicare talune linee fondamentali di sviluppo per l’Europa di oggi e di domani. Prosegui la lettura…
Carlo Lottieri Diritti individuali, Senza categoria, commercio mondiale, federalismo, fisco, liberismo, teoria, ue, welfare Concorrenza, fisco, liberismo, mercato, unione europea
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Sergio Morisoli:
Ancora una volta, domenica 28 novembre, la democrazia diretta elvetica ha dimostrato tutta la sua efficienza ed efficacia. Sia il banchiere zurighese di Paradeplatz, sia l’ultimo contadino di montagna sperduto in una remota valle alpina (la partecipazione alle urne ha superato il 50%), hanno potuto esprimersi direttamente e senza intermediazioni nĂ© partitiche nĂ© di rappresentanti politici su due temi importantissimi: il federalismo fiscale e l’espulsione degli stranieri che commettono crimini sul territorio della Confederazione.
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Guest Diritti individuali, diritto, federalismo, fisco, ue, welfare armonizzazione, Immigrazione, referendum, svizzera, tasse
Ore 12,30. Finito il primo giro di interventi la parola passa alle repliche dei relatori (5 minuti a testa). Per Reviglio gli immobili sono oggetti complessi e dispersi. Il rischio è quello di fare una colossale svendita. Per Giarda, il federalismo fiscale tratta di questioni semplici (le regioni devono essere assistite dallo Stato?) ma non di tante cose di cui il paese avrebbe bisogno di occuparsi (cosa fare con il nostro Mezzogiorno?). Questi ultimi temi devono essere trattati in modo autonomo. Tutta la discussione sul rapporto tra federalismo fiscale e Mezzogiorno non c’entra niente. Il grande problema del Mezzogiorno è la scuola, ma di scuola se ne occupa lo Stato (cosa c’entra con questo il federalismo fiscale? Il federalismo fiscale avrĂ rilevanza il giorno in cui daremo la competenza della istruzione alle regioni, ma di questo non si parla). Prosegui la lettura…
Filippo Cavazzoni debito pubblico, federalismo
Se le cose andranno come sembrano andare, il traballante bipolarismo politico si scioglierà nell’acido del multipolarismo, con effetti sulla governabilità che ci faranno rimpiangere la bassa performance degli ultimi governi. Ma per un bipolarisno che se ne va, un altro si consoliderà e occuperà l’intera scena politica: il bipolarismo socio-territoriale, chiamiamolo così, con un Nord dalle Alpi a Siena e un Sud dall’Alto Lazio in giù, isole comprese.
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Guest Mezzogiorno, federalismo bipolarismo, elezioni, Nord, politica, statalismo, Sud, tasse, welfare
Il nuovo Governo regionale di Raffaele Lombardo (il quarto dalla sua elezione, avvenuta nell’aprile 2008) ha iniziato con una serie di annunci all’insegna dell’austerity: taglio del 10% dell’indennità degli Assessori (circa 4000€ su uno stipendio di 19.000), delle auto blu e soprattutto, la volontà di tagliare le “Province Regionali” e gli enti inutili (che entro 60 giorni verranno identificati e soppressi, dice…);
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Luciano Lavecchia Mezzogiorno, debito pubblico, federalismo, finanza, spesa pubblica federalismo, lombardo, province, Sicilia, statuto