Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Pier Paolo Signorelli.
In questi ultimi settimane, sull’onda ansiogena per quanto è avvenuto in Giappone, si sono rincorsi in un tourbillon di latrati, dichiarazioni apocalittiche di ambientalisti, funamboliche contro-prese di posizione di ministri, sdegno pubblico sui mass media; insomma l’intera gamma di reazione emotiva dello squallido teatrino mediatico che a noi italiani tanto piace. Prosegui la lettura…
Guest diritto, nucleare energia, referendum, rischio, sicurezza, sviluppo
Uno dei tanti difetti del legislatore contemporaneo, o forse il principale, è quel peccato di superbia che gli fa credere di poter prevedere e controllare ogni aspetto della vita.
Il confine tra ciò che spontaneamente viene regolato dall’interazione umana (o semplicemente dal corso casuale degli eventi) e ciò che viene precauzionalmente diretto da un mondo di regole complesse e destinate a renderci felici si sposta ogni giorno un po’ più in là , in un eccesso di “determinismo giuridico†che ci rende sempre più incapaci anche solo di pensare e assumere le conseguenze delle nostre scelte. Prosegui la lettura…
Serena Sileoni Diritti individuali, diritto discriminazione, donne, ingegneria sociale, legislazione, quote rosa, regolamentazione, uguaglianza
Il rinvio a giudizio per omicidio colposo dei sette componenti la Commissione Grandi Rischi, per aver sottovalutato i rischi dello sciame sismico del terremoto dell’Aquila e non aver indotto la popolazione all’evacuazione, a mio giudizio ha del clamoroso. E’ un nuovo passo verso la pangiuridizzazione dei rischi, dopo la condanna Thysen per omicidio volontario all’ad e ai manager della società per le sette vittime della tragedia sul lavoro avvenuta nell’acciaieria torinese. Siamo al punto che per i giudici il rischio sismico va amplificato seguendo non un’inesistente metodica scientifica previsiva, bensì affidandosi al principio della massima cautela. Che è come dire che ai cartomanti e negromanti d’ora in poi sarà meglio che prestino orecchio, scienziati e tecnici degli organi pubblici chiamati a valutare il rischio di terremoti e l’impatto sulla popolazione e sui territori. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino diritto Italia
L’emergenza fiscale di cui da anni l’Italia soffre non è solo una questione di aliquote, ma deriva anche da un rapporto completamente sbilanciato tra amministrazione fiscale e contribuente, a danno del quale il fisco si comporta come un monarca assoluto, esercitando un diritto di vita o morte (economica) in spregio dei basilari principi di uno Stato di diritto.
Questo problema spesso non è avvertito in tutta la sua gravità , o perché il buon cittadino è portato ad aver fiducia nello Stato, o perché è pressato da impegni quotidiani che non tollerano distrazioni e pertanto è poco disposto a pensare criticamente al diritto tributario e ad attrezzarsi adeguatamente per fronteggiare la macchina del fisco, la quale avanza in un labirinto di regole complicate e difficilmente abbordabili “a mani nudeâ€. La difficoltà di comprensione di queste regole non può che ostacolarne l’approccio lasciando così ampio spazio al radicamento di una condotta fiscale pervasiva ed oppressiva. Prosegui la lettura…
Serena Sileoni Diritti individuali, diritto costituzione, fisco, legislazione, libertà , regolamentazione, stato di diritto
Riguardo le agevolazioni fiscali per le compagnie petrolifere.
Che si nutra affetto oppure no per le grandi compagnie petrolifere, ciascuno dovrebbe essere preoccupato dal potere del governo di emettere “agevolazioni fiscali†selettive e di abrogarle ogni volta che un politico ha bisogno di soldi. Non mi sorprenderete a dire qualcosa di positivo su alcuna tassa, ma riserbo uno speciale animus per ogni sistema che dà ai politici il potere di trattare le diverse attività produttive in maniera diversa. Bisogna prendere sul serio l’uguaglianza di fronte alla legge. Prosegui la lettura…
Guest Stati Uniti, debito pubblico, diritto, energia, fisco, petrolio agevolazioni fiscali, deficit, discrezionalità , tassazione, tasse
Nicolò è nato il 16 aprile scorso. Le persone dell’Istituto Bruno Leoni gli hanno inviato un telegramma di auguri. Nicolò ha considerato suo dovere dare una risposta di ringraziamento argomentata. Essendo momentaneamente impedito a provvedere direttamente, ha inviato la risposta tramite suo padre. Può ora darsi che Nicolò ci prenda gusto a denunciare i soprusi dello stato, e che questa lettera abbia un seguito.
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Nicolò D. Diritti individuali, Libertà , diritto anagrafe, Burocrazia, neonato, statalismo, tributi
Il Tribunale di Roma ha giudicato inammissibile la class action presentata da tre fumatori, assistiti dal Codacons, contro Bat. Secondo l’associazione dei consumatori, la compagnia del tabacco avrebbe inserito circa 200 additivi alle sue sigarette allo scopo di aumentare la dipendenza dei fumatori. Tra gli additivi incriminati ci sarebbe il mentolo (!). Secondo i proponenti, se l’azione fosse andata avanti e avesse avuto esito positivo, fino a 3,5 milioni di fumatori dei marchi Bat avrebbero potuto spartirsi un tesoretto del valore di 10,5 miliardi di euro. Ma perché il procedimento si è fermato alla prima stazione? La risposta più semplice è che, per i magistrati, i fumatori non sono cretini. Evidentemente il Codacons la pensava diversamente.
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Carlo Stagnaro diritto bat, class action, codacons, fumo
Sos disculos nos mandà na
Pro castigu e curressione,
Cun paga e cun pensione
Cun impleu e cun patente;
(…) E si algun ‘nd’impleà na
Chircaiant su pius tontu
Pro chi lis torrat a contu
cun zente zega a trattare.
(Ci mandavano i peggiori/per castigo e condanna,/con salario e pensione,/con impiego e con patente. E se assumevano qualcuno/cercavano il più tonto,/perché a loro conveniva/trattare con gente stupida)
da “Procurad’e moderareâ€, inno popolare sardo scritto da Francesco Ignazio Mannu nel 1794
Marco Boninu mi segnala che secondo la legge regionale 1 del 2010 gli agriturismi della Sardegna potranno somministrare ai loro ospiti esclusivamente prodotti sardi. Non solo prodotti trasformati e confezionati in Sardegna, ma addirittura prodotti realizzati con materia prima sarda. Per capirsi, il té e il caffé no. La pasta e il pane, se non sono prodotte con grano duro e frumento sardo, nemmeno.
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Giordano Masini diritto, liberalizzazioni, mercato agriturismo, protezionismo, sardegna
Emanuela Mirabelli recensisce La religione dell’antitrust. Riti e pratiche della politica della concorrenza, di Edwin S. Rockefeller (IBL Libri, 2011).
L’antitrust può essere definito come un insieme intricato di nozioni economiche e giuridiche, convinzioni e supposizioni. O meglio, si può affermare che l’antitrust non è definibile, in quanto nessuna delle disposizioni normative in materia è in grado di spiegare puntualmente di che cosa si tratta. È proprio ciò che sostiene Edwin Rockefeller nel libro La religione dell’antitrust. Riti e pratiche della politica della concorrenza (IBL Libri, 2011), ultima uscita della casa editrice dell’Istituto Bruno Leoni. Prosegui la lettura…
Guest Antitrust, diritto, liberismo IBL Libri, libri, regolamentazione
E’ una grande sfortuna che in questo paese non si possa riflettere senza finire in caciara politica sul perché vi siano delle buone ragioni affinché pubblica accusa e magistratura giudicante abbiano un maggior livello di separazione. E che tale separazione, con lo scopo di garantire sia l’indipendenza dell’inquirente che quella del giudice, rafforzi l’autonomia di entrambe evitando reciproche commistioni. Nel valutare l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche nel dibattito attuale non si discerne minimamente gli strumenti di indagine da quelli di cattura. Difficile essere contrari all’utilizzo di tali mezzi per la ricerca di un latitante o di un pregiudicato. Ma la situazione è ben diversa ex ante, in fase di indagine, quando la presunzione di innocenza prevale ed è lo Stato a dover giustificare il perché delle proprie azioni. La fattispecie non è molto dissimile dalla violazione della corrispondenza privata, la cui segretezza è tutelata dalla carta costituzionale e la cui violazione è sottoposta appunto a riserva di legge. Al contrario di adesso, nel 1973 fu il Tribunale di Bolzano a sottoporre lo strumento dell’intercettazione telefonica a giudizio di legittimità presso la Corte Costituzionale mentre la Presidenza del Consiglio tramite l’Avvocatura dello Stato si esprimeva in suo favore sulla base di considerazioni per altro prettamente utilitaristiche (ironia della sorte, l’indagine aveva come ipotesi di reato l’esercizio della prostituzione in un albergo privato…). Questo semplicemente per ricordare che argomenti quali la definizione operativa del come e quando lo stato può intercettare così come quale peso attribuire in sede processuale a dichiarazioni verbali estrapolate da conversazioni private siano rilevanti per un liberale a prescindere e nonostante la situazione attuale.
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Silvano Fait Diritti individuali, Libertà , diritto, liberismo, libertà di stampa