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Archivio per la categoria ‘Diritti individuali’

Una manovra ragionieristica per sviluppare povertà e sudditanza

18 dicembre 2011

Come un perfetto contabile il nuovo Governo ha fatto due conti: quant’è il debito, quanto serve, quante sono le risorse aggredibili e come avere tutto sotto controllo; dopodiché, con l’avallo di una politica ormai auto-esautoratasi per conclamata incapacità e de-responsabilizzata dalla inevitabilità di un esecutivo tecnico variamente giustificata (secondo il centro-sinistra, necessaria per tentare di rimediare ai danni del centro-destra; per il centro-destra, necessaria per assecondare le richieste dell’Europa) ha organizzato una raccolta forzosa nelle tasche degli Italiani (di “tutti” gli Italiani) proclamando “rigore, equità e sviluppo”, illudendo che sarebbero stati coinvolti solo i più abbienti, enfatizzando l’alibi della lotta agli evasori e completando la costruzione di un sistema poliziesco e repressivo senza precedenti che travolgerà inevitabilmente tutti i Cittadini. Prosegui la lettura…

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Manovra Monti: La tracciabilità dei pagamenti è un’offesa alla libertà

5 dicembre 2011

La tracciabilità è una misura illiberale, ha ragione Maria Giovanna Maglie a denunciarne su Libero tutti i rischi, ed è giusto ribellarsi. Di buono c’è forse che proprio da questa invasione della privacy e negazione di libertà individuale può trarre linfa un movimento politico legato alle esigenze dei cittadini. Il Tea Party, nato in Italia sull’esempio dell’organizzazione americana, che ormai ha travolto le vecchie regole della politica, conta proprio sull’odiosità delle decisioni, annunciate dai tecnocrati del governo, per suscitare una reazione organizzata dei cittadini vessati, che dicano finalmente NO a un fisco strozzino, che col pretesto di combattere l’evasione ci priva dei nostri diritti elementari.
La tentazione nel nostro Paese è ricorrente, nel dna di governi di sinistra e di destra. Abbiamo sfiorato l’ipotesi della pubblicazione urbi et orbi dei redditi degli italiani con quest’ultimo governo, che copiava un’iniziativa del ministro Visco sventata dal Garante per la privacy. L’idea di aumentare l’Irpef, invece di abbatterla drasticamente, o di tassare il lusso, come se non fosse parte della nostra produzione, è ricorrente, e la Grande Inquisizione Tributaria è sempre pronta a batter cassa spacciandola per lotta all’evasione, per coprire l’incapacità e la non volontà di condurre sul serio quella lotta. Prosegui la lettura…

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(Ali)quote rosa, a quando i posti riservati sugli autobus?

18 novembre 2011

A quando i posti riservati sugli autobus? Accanto a quelli per anziani e invalidi, le vedo già le seggioline rosa. “Prego, lei è una donna, si sieda”. “No, io voglio stare qui, grazie. Non voglio sedermi”. “Prego, si sieda. Lo vede? Lei deve sedersi. La seggiolina è rosa. Deve sedersi lì”.

No, io-non-voglio-sedermi-lì. Ma che cosa siamo diventati? Una torta a spicchi rosa e blu?
Dapprima le quote rosa per far contenta la Carfagna, che, almeno fino alla prossima legislatura, non dovrà più “amministrare” le nostre (pari) opportunità. Lei paladina indefessa delle quote rosa. Altruista. Poi si è abbattuto il grande movimento di popolo “Se non ora quando”; il movimento che avrebbe occupato dieci, cento, mille piazze e fatto dieci, cento, mille proposte all’insegna di un maggior intervento statale, gonne più lunghe e censura sulla pubblicità. Per nostra fortuna, così non è stato. Ora però ci si mette pure Mario Monti. Prosegui la lettura…

Diritti individuali, Libertà, quote rosa

Contro il censimento

22 ottobre 2011

Anche Nicolò ha ricevuto il suo bravo modulo per il censimento. Dapprincipio si è messo di buona lena a compilarlo; pensando: se lo Stato spende un po’ dei miei soldi per chiedermi alcune informazioni, ce ne sarà una buona ragione. Man mano che andava avanti con le domande, si è convinto che si tratta solo di un altro modo – fra i tanti a disposizione – per sperperare i soldi dei contribuenti; e perdipiù molestandoli e minacciandoli con “l’applicazione delle sanzioni previste dagli artt. 7 e 11 del d.lgs n. 322/1989″.

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Quelle quote rosa che non fanno sognare

18 ottobre 2011

Vi ricordate il coro di plauso bipartisan attorno alla legge sulle quota rosa? Un quinto di donne a partire dal 2012, un terzo dal 2015 nei cda delle società quotate e a partecipazione pubblica. “Una decisione storica”, il commento euforico del Ministro Mara Carfagna. “Un passo in avanti sulla strada della valorizzazione del talento e delle energie femminili”, così sentenziò lei che di talento s’intende. Oggi si spinge a dire che la legge comincerebbe a produrre i suoi effetti perché “da gennaio sono entrate 24 donne con ottimi curricula”.
Che siano entrate, ne sono sicura. E altre ne entreranno. Il Ministro trascura però i risultati di una ricerca Consob fresca di pubblicazione. Francesco Manacorda ne dà notizia su La Stampa. Prosegui la lettura…

Diritti individuali, quote rosa

Sovrani e mercati: lunedì, a Milano, con il principe Hans-Adam II

22 settembre 2011

Nel corso della storia molte cose avvengono un po’ per caso o, meglio, in assenza di un disegno deliberato. Blaise Pascal sottolineò che se il naso di Cleopatra fosse stato un po’ più lungo, e quindi se quella donna avesse esercitato meno fascino su Cesare e Augusto, l’intera storia sarebbe potuta essere differente.

La sopravvivenza dei cantoni svizzeri e, ancor più, di piccole realtà come Montecarlo, Liechtenstein, San Marino o Andorra è certamente il frutto di una serie di contingenze, grazie alle quali il trionfo dello Stato moderno (basato sul modello centralista, colbertista e burocratico di stampo francese) ha finito per risparmiare queste entità politiche. Il fatto che tali minuscole istituzioni siano oggi assai più ricche e meglio amministrate del resto del continente è un dato bruto, sotto gli occhi di tutti, da cui certo non si può ricavare alcuna legge. Dovrebbe però suscitare il desiderio di approfondire il tema.

Ciò sarà possibile a Milano, lunedì 26 settembre, quando su invito dell’Istituto Bruno Leoni il principe Hans-Adam II, sovrano del Liechtenstein, presenterà un suo recente libro intitolato “Lo Stato nel terzo millennio” (edito da IBL Libri e in vendita a 20 euro), in cui si delineano le caratteristiche fondamentali di istituzioni politiche in grado di fronteggiare le maggiori sfide del presente. Prosegui la lettura…

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Denuncia all’AGCM: Quella dell’Agenzia delle entrate è pubblicità ingannevole

21 settembre 2011

Mentre le manovre si susseguono e i contribuenti capiscono che giorno dopo giorno i loro guadagni sono sempre più erosi dall’oppressione fiscale, l’Agenzia delle Entrate di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e la Presidenza del Consiglio prosegue una campagna martellante per convincerci che veniamo tassati per il nostro bene, che più diamo allo Stato, più ci verrà restituito, perché le tasse ripagano tutti, mentre se siamo sull’orlo del baratro non è colpa di un apparato pubblico insaziabile, che ha raddoppiato la pressione fiscale in 40 anni impoverendo la nostra economia, che divora metà delle ricchezze prodotte dal paese, bensì del vicino cattivo che non fa lo scontrino.

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I neonati sono pericolosi terroristi?

20 settembre 2011

Nicolò ha fatto lunghe vacanze, durante le quali ha compiuto i cinque mesi di vita. Certamente ora capisce molto più le cose del mondo. Ma sono ancora tante le cose che non capisce. In particolare gli sembrano irragionevoli alcune delle infinite regole che lo Stato gli impone. A dirla tutta, nella sua infinita presunzione da lattante, alcune di queste regole gli sembrano proprio stupide. Certamente a causa del fatto che è ancora troppo piccolo per cogliere appieno l’elevato fine di utilità sociale che esse perseguono. Prendiamo ad esempio l’obbligo di carta d’identità per i lattanti.

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Diritti individuali, Libertà

Art. 41 Cost: la proposta dell’Istituto Bruno Leoni

18 settembre 2011

L’articolo 41 della Costituzione relativo alla libertà di iniziativa economica privata è stato generoso nei confronti delle più svariate interpretazioni.

Frutto, come noto, di un significativo compromesso,  era chiaro agli stessi costituenti che poteva essere la promessa di un sistema di libero mercato o la sua definitiva limitazione sotto un regime economico dirigista e interventista.

Gli ultimi governi, pur se con enfasi differenti, anche sotto l’impulso europeo hanno tendenzialmente dichiarato di voler concedere una maggiore fiducia al mercato e di voler imprimere una svolta più liberale alle attività economiche; e non potrebbe forse essere altrimenti, visto che l’esperienza repubblicana ci ha consegnato più i fallimenti dello Stato che quelli del mercato, a cominciare dall’emergenza del debito e della spesa pubblici. Prosegui la lettura…

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Terrorismo fiscale liberticida

7 settembre 2011

Gli emendamenti alla Manovra di Ferragosto (D.L. 138/2011) che quotidianamente si susseguono in un assurdo carosello di modifiche, innovazioni, ritrattazioni e bizzarrie di qualunque genere francamente disorientano tutti e dimostrano sempre di più la confusione mentale e politica in cui operano il Governo e quelli che dovrebbero essere i migliori cervelli del nostro Paese. In questo contesto emergono solo due certezze, peraltro mortificanti per i Cittadini: si sta facendo del vero e proprio terrorismo normativo sia attraverso l’inasprimento smodato e preoccupante dell’ambito penale tributario, sia attraverso la minaccia di devastanti accertamenti fiscali sulla base del potenziamento delle indagini finanziarie e degli altri strumenti accertativi. Prosegui la lettura…

Diritti individuali, diritto, evasione, finanza, fisco