Il decreto liberalizzazione pone le premesse per la creazione di un’autorità indipendente per i trasporti (art. 36) ma, nell’attesa, tale competenza viene affidata all’Autorità per l’Energia Elettrica e il gas.
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Lucia Quaglino liberalizzazioni autorità, catricalà, decreto legge, governo Monti, liberalizzazioni, trasporti
Non è ben chiaro quale sia la logica cui sono improntati gli interventi del governo in tema di assicurazione. Da una parte, l’esecutivo è parso determinato ad insistere sul plurimandato: gli intermediari di polizze RC Auto devono presentare almeno tre preventivi ai loro assistiti, e due invece quanti offrano una assicurazione connessa all’erogazione di mutui. Il presupposto, invero curioso, è che i diversi prodotti possano competere solo se venduti dallo stesso agente.
Questo ovviamente porta a politicizzare la scelta del modello di distribuzione, sottraendola alla libertà di contratto e pertanto alla sfera della libertà economica propriamente detta. Ma le liberalizzazioni non dovevano servire proprio ad ampliare il raggio, della libertà economica?
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Alberto Mingardi liberalizzazioni assicurazioni, catricalà, decreto legge, governo Monti, liberalizzazioni
Il decreto liberalizzazioni approvato dal Consiglio dei Ministri consegna agli artisti interpreti ed esecutori per uscire dal quel luogo di detenzione che si chiama Siae. Il monopolio è scalfito, perde pezzi. I cosiddetti “diritti connessi”, ossia i diritti delle radio, delle televisioni o di chi canta, suona, interpreta, recita i brani, le canzoni, i testi e le commedie scritte da altri, potranno essere oggetto di tutela collettiva da parte di altri intermediari in concorrenza con la Siae. Questi artisti potranno rivolgersi quindi a una collecting society che garantisca una gestione più efficiente, che riesca a piazzare sul mercato più licenze trattenendo minori importi per i costi di amministrazione.
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Diego Menegon liberalizzazioni catricalà, decreto legge, diritto d'autore, governo Monti, liberalizzazioni
Dalla falsa credenza per la quale il ricorso alle macchine produrrebbe disoccupazione segue un corollario, altrettanto falso, secondo cui nel mondo esisterebbe solo una determinata quantità di lavoro, il quale andrebbe ripartito fra il maggior numero di persone, tramite piani che di fatto rendono meno efficiente l’organizzazione del lavoro. La regolamentazione che viene così introdotta genera necessariamente sprechi di quelle risorse che potrebbero essere diversamente impiegate in produzione o consumi. Prosegui la lettura…
Redazione liberismo, Libertà, mercato, pensiero, teoria Henry Hazlitt, L'economia in una lezione