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Archivio per 9 dicembre 2011

L’euroscelta che obbliga allo scetticismo: miracoli in tre mesi dopo anni di vizi?

9 dicembre 2011

L’Unione europea distinta dall’euroarea non c’è più, dopo l’accordo della notte scorsa. Nove Paesi dell’Ue dei 10 che non aderiscono alla moneta unica hanno accolto la proposta tedesca di impegnarsi duramente insieme ai 17 dell’eurozona per far nascere insieme entro pochi mesi l’abbozzo di una vera Unione Fiscale Europea. Il Regno Unito è rimasto fuori. Non è stato l’accordo che salva l’euro una volta e per sempre. Restano delusi sia i sostenitori degli eurobond per dar corpo immediatamente a politiche comuni, sia coloro che invocavano subito una BCE pronta a monetizzare i debiti pubblici. L’accordo prevede esattamente quanto Angela Merkel aveva illustrato con chiarezza a tutti gli altri governi. La Germania non ha ceduto di un millimetro. In 10 anni di euro, troppi governi hanno approfittato dei bassi tassi garantiti dalla moneta comune per rinviare riforme incisive e necessarie, sia per mettere in equilibrio e sicurezza la finanza pubblica sia per accrescere la produttività dell’economia reale. Ora, per la Germania credibilità ed esistenza stessa dell’euro si salvaguardano solo imparando la lezione. E la lezione si impara facendo in fretta e con procedure ferree le riforme mancate da ciascuno in ambito nazionale. E’ una scelta molto rischiosa, giusta ma rischiosa. Non so quanto davvero la politica nazionale europea ne sia in grado. A me, pare di no. In quel caso l’euro salta. Prosegui la lettura…

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Gli aeroporti sono troppi?

9 dicembre 2011

“Gli aeroporti sono troppi”. Con questa frase il neo Ministro ai Trasporti, alle Infrastrutture e allo Sviluppo Economico ha paventato davanti alla Camera una riduzione del numero degli scali. È un’idea vecchia, che non si discosta troppo da quella dei predecessori, sia l’ex Ministro del Governo Berlusconi Altero Matteoli che l’ex Comunista Alessandro Bianchi del Governo Prodi.

Ma davvero sono troppi gli aeroporti? Questa critica al sistema aeroportuale di solito è accompagnata da una frase di rito: “da Cuneo a Trieste ci sono ben dieci scali aeroportuali”.

La frase sarebbe esatta con l’aggiunta di una sola parola: pubblici. Ci sono troppi aeroporti pubblici. Se fossero tutti aeroporti a gestione privata il problema non si porrebbe. Il problema nasce dalla gestione pubblica di questi scali, che troppe volte è fonte di sussidi e perdite. Prosegui la lettura…

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E se la fine dall’euro non fosse l’opzione peggiore? – di Gerardo Coco

9 dicembre 2011

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco.

Non sappiamo quando, ma succederà: la dissoluzione dell’eurozona. Anche al profano non è sfuggito che il progetto di integrazione monetaria più ambizioso della storia, è andato in crisi dopo appena dieci anni di operatività. Un record di velocità fallimentare. Nel corso dei secoli non c’è unione monetaria che sia sopravvissuta senza che i suoi confini combaciassero con quelli delle aree politiche, salvo appunto quella degli Stati Uniti d’America che pure ha impiegato ben due secoli prima di funzionare. Prosegui la lettura…

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