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Archivio per 12 novembre 2011

Il programma europeo del (nuovo) governo

12 novembre 2011

Entro venerdì scorso il Ministro dell’Economia avrebbe dovuto rispondere a 39 dettagliati quesiti formulati dal Commissario U.E. agli Affari economici Olli Rehn in una lunga lettera dello scorso 4 novembre ma dato che il governo è dimissionario è probabile che l’incombenza passi al governo entrante (*). I 39 quesiti sono tuttavia importanti perchè essi rappresentano una sintesi delle cose che avrebbero dovuto essere fatte negli scorsi anni e che non essendo state fatte e neppure tentate si dovrà cercare di realizzare a tappe forzate nei prossimi mesi. La lettera di Rehn è una sorta di negativo, come ai tempi della vecchia fotografia su pellicola,  di un impegnativo programma di governo. Basta stamparne il positivo, le risposte che sono in gran parte implicite nelle domande, ed ecco che il programma viene fuori.

In sintesi l’Italia ha bisogno di un governo che non ha bisogno di scrivere un programma (economico) perché questo è già il suo programma. E non si dica che si tratta di un commissariamento, trattandosi di provvedimenti ovvi che avremmo dovuto prendere spontanemente nel nostro interesse da molto tempo.

Quello implicito nella lettera di Rehn è un “programma europeo” in un triplice significato:

  1. E’ indispensabile all’Italia per continuare a stare in Europa e nella moneta unica.
  2. Ce lo impone l’Europa che non vuole rischiare di fallire trascinata dal nostro fallimento.
  3. E’ il programma che qualsiasi paese europeo in cui abbia prevalso il buonsenso economico (e quindi con pochissime eccezioni) ha già realizzato. 

(*) AGGIORNAMENTO: Il Ministero dell’Economia ha in realtà risposto ai 39 punti della lettera di Rehn. Lo riporta il Sole 24 Ore pubblicando sul sito il testo integrale della lettera inviata dal MEF a Bruxelles. Sul Sussidiario.net ho formulato proposte per riforme future su alcuni dei 39 punti.

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