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Vogliono privatizzare il sole! Guest star Alex Zanotelli

Non solo sorella acqua, ma anche fratello sole è sotto assedio. Il demone del profitto ha preso possesso delle perfide multinazionali che vogliono catturare la luce del sole, energia che il buon Dio ha regalato come un dono comune all’intera umanità, la luce che è gratis per tutti, e vendercela, e addirittura pretendono di essere sussidiate. Vogliono privatizzare il sole. Questo è intollerabile. Il Sole è di tutti! ¡El pueblo unido, jamás será vencido! Liberamente tratto da p. Adriano Sella e p. Alex Zanotelli.

Carissimi sacerdoti, missionari(e) e religiosi(e). Ci stanno rubando il sole! Come possiamo permettere che il sole, nostro padre, sia violentato e fatto diventare mera merce per il mercato? Per noi cristiani il sole è un grande dono di Dio, che fa parte della sua straordinaria creazione e che non può mai essere trasformata in merce.

“Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita†dice Gesù, nel Vangelo letto in tutte le Chiese cattoliche del mondo.

“Dateci la luce! gridano oggi milioni di impoveriti. In un pianeta, dove la popolazione sta crescendo e l’energia diminuendo per il picco del petrolio, quel “io sono la luce!â€, diventerà un grido sempre più angosciante. Nei volti di quelli affamati di energia, noi credenti vediamo il volto di quel povero Cristo che ci ripeterà: “ho avuto fame e non mi avete dato da mangiareâ€

L’ONU afferma che più di un miliardo di persone vivono nella povertà energetica. È un problema etico e morale di dimensioni planetarie che ci tocca direttamente. Di fatto, per noi cristiani il sole è sacro, il sole è vita, il sole è il padre di tutta la vita sulla terra. Inoltre, per noi cristiani la luce ha un enorme valore simbolico e sacramentale.

Il sole, per la sua stessa natura, non può essere trattata come una mera merce tra le altre e il suo uso deve essere razionale e solidale.

Nell’ambito del convegno “Fratello Sole†si è detto che: “In questo scenario conservano tutto il loro peso i processi di privatizzazione, che vedono poche multinazionali trasformare la luce del sole in affare, a detrimento dell’accesso all’energia e quindi dell’approvvigionamento, con conseguente perdita di autonomia da parte degli enti governativi. Il tema va affrontato dalla comunità internazionale, per un uso equo e responsabile di questa risorsa, bene strategico attorno al quale si gioca una delle partite decisive del prossimo futuro. Richiede un impegno comune, che sappia orientare le scelte e le politiche per l’energia, concepita e riconosciuta come diritto umano, come bene dalla destinazione universale (…) E non solo le multinazionali vogliono appropriarsi della luce del sole e vendercela, ma addirittura pretendono di percepire sussidi pagati con le tasse dei poveriâ€.

Come cristiani non possiamo accettare il conto energia, che dichiara la luce del sole come bene di rilevanza economica. Ci vuole un referendum per bloccare questo processo di privatizzazione del sole e per salvare il sole come un grande dono per l’umanità.

Scendiamo in piazza! Così come hanno fatto i monaci in Myanmar (ex Birmania) contro il regime che opprime il popolo.

Invitiamo, quindi, i sacerdoti, le missionarie e i missionari, i consacrati e le consacrate a trovarci in Piazza San Pietro, a Roma, per fare un grande digiuno. Venite con i vostri simboli sacerdotali e religiosi, ma anche con i vostri manifesti pastorali, per poter innalzare a tutto il popolo italiano il nostro clamore: Salviamo il sole!

3 giugno 2011 Acqua , , , , , , , ,

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  1. Alberto89
    3 giugno 2011 a 13:10 | #1

    Ma padre Alex è dalla nostra parte! Anche lui contro gli incentivi! Uniamoci alla sua protesta!
    P.S. I due pezzi su sole e acqua nella struttura e in numerose frasi sono IDENTICI…vabè…

  2. 3 giugno 2011 a 13:14 | #2

    A scanso di equivoci, il pezzo sul sole l’ho scritto io, ricalcando quello sull’acqua di Zanotelli…

  3. pietro
    3 giugno 2011 a 14:26 | #3

    @Carlo Stagnaro
    Perchè nel tuo egoismo non ha pensato ai poveri produttori di candele del terzo mondo.

  4. d.d.
    3 giugno 2011 a 15:40 | #4

    sinceramente questo pezzo mi pare una roba di cattivo gusto

  5. gelsomini in fiore
    3 giugno 2011 a 16:31 | #5

    puro onaninsmo iperliberista…

  6. 3 giugno 2011 a 17:58 | #6

    Anche il petrolio è un dono di Dio. E difatti i Sauditi a privatizzarlo manco ci pensano.

  7. pietro27
    4 giugno 2011 a 8:57 | #7

    si stanno impossessando di tutto, è difficile fermarli, non c’è una cultura dell’ambiente e delle risorse, si fa credere alla gente la possibilità di un’energia illimitata, la nostra Terra è in uno stato comatoso ma troviamo ancora la forza di dire che il mare è bello……

  8. Rinaldo Sorgenti
    4 giugno 2011 a 14:31 | #8

    Sono pienamente d’accordo.
    Per rispetto al concetto della sovranità popolare, votiamo CONTRO lo sfruttamento economico del SOLE che è un bene pubblico e di tutti.

    Bando quindi a tutte le forme di sussidio che ne consente lo sfruttamento per generare un lauto ritorno economico a speculatori finanziari e privati, addirittura esteri!

    Sono sicuro che se glielo spiegate a XXXXXXX XX XXXXXX (ormai facile scoprire di chi si tratta, vero?) anche lui sarà d’accordo ed organizzerà subito una raccolta di firme per fare un Referendum, insieme ai Radicali, che basta si parli di questo strumento e sono subito d’accordo, a prescindere.

  9. stefano tagliavini
    6 giugno 2011 a 17:00 | #9

    @Rinaldo Sorgenti
    In democrazia è giusto che ognuno abbia una sua opinione e la possa esprimere liberamente. Ci sono temi che per la loro importanza e per il coinvolgimento di tutti i cittadini di una comunità, non possono essere lasciate alla politica. radicali e altri hanno il merito di mettere davanti all decisione di ognuno di noi questi argomenti che non solo riguradano le attuali generazione ma anche quelle future. In una democrazia matura i cittadini devono poter esprimere la loro opinione attraverso lo strumento di democrazia diretta qual’è il referendum. Non credo si faccia fatica a mettere una croce su un si o un no a seconda della propria opinione. Vorrei ricordare a molti che in numerosi paesi stranieri, non ultima la Svizzera, il ricorso al referendum per temi molto delicati vengono fatti e trovano se non mi sbaglio, una buonissima affluenza. In un paese che stà conoscendo una deriva etica preoccupante, dimostrarsi reattivo difronte a questi argomenti sarebbe indice di una ritrovata vitalità per niente negativa.

  10. Emanuele
    9 giugno 2011 a 12:05 | #10

    Non è solo di cattivo gusto e anche completamente senza senso confrontare qualcosa che può finire (l’acqua) e qualcosa che non può finire (il sole, almeno nei prossimi anni).
    Provocazione non riuscita.
    E soprattutto figlia di un liberismo che non guarda al futuro.

  11. barracuda
    10 giugno 2011 a 23:30 | #11

    quoto d.d. e quoto gelsomini in fiore. Attenzione che ad essere troppo liberisti, si diventa ciechi! :P

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