Commenti a: Politica Agricola Comune: di male in peggio /2011/05/26/politica-agricola-comune-di-male-in-peggio/ diretto da Oscar Giannino Fri, 03 Jun 2011 00:26:56 +0200 hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.0.4 Di: Giordano Masini /2011/05/26/politica-agricola-comune-di-male-in-peggio/comment-page-1/#comment-15745 Giordano Masini Tue, 31 May 2011 17:30:09 +0000 /?p=9119#comment-15745 <blockquote cite="#commentbody-15744"> <strong><a href="#comment-15744" rel="nofollow">Roberto 51</a> :</strong> Senza PAC tutti quei terreni sarebbero incolti, le cascine abbandonate </blockquote> Questa storia dei terreni che verrebbero abbandonati se gli agricoltori non ricevessero i sussidi è una delle tante leggende grazie alle quali continuano a venire garantite grandi rendite fondiarie non tanto agli agricoltori, che avrebbero tutto l'interesse a che anche la terra potesse essere scambiata secondo valori di mercato, ma a quei grandi proprietari che con l'agricoltura hanno poco a che fare. quanto al discorso della speculazione, che menzionava carlo, credo che sarebbe opportuno fare qualche esempio di questi fantomatici grandi gruppi che lucrano sul prezzo dei prodotti agricoli determinandone l'andamento. E' vero che la speculazione sulle commodities è aumentata in questi ultimi anni, ma è vero che ciò è avvenuto perché il mercato ha risposto all'aumento della domanda asiatica di materie prime mentre le politiche agricole continuano ad incentivare gli agricoltori a produrre di meno o a utilizzare i prodotti in maniera impropria (biofuel, biogas...). Oltretutto andrebbe ricordato che chi specula sulle materie prime scommette sull'andamento dei prezzi, senza accumulare quantità fisiche di prodotto. Casomai sono i governi, quandono mettono in atto politiche protezionistiche, bloccano le scorte per motivi strategici (come la Russia la scorsa estate) e pongono barriere al commercio internazionale, quelli che giocano coi prodotti e finiscono per destabilizzare i mercati favorendo la volatilità.

Roberto 51 :
Senza PAC tutti quei terreni sarebbero incolti, le cascine abbandonate

Questa storia dei terreni che verrebbero abbandonati se gli agricoltori non ricevessero i sussidi è una delle tante leggende grazie alle quali continuano a venire garantite grandi rendite fondiarie non tanto agli agricoltori, che avrebbero tutto l’interesse a che anche la terra potesse essere scambiata secondo valori di mercato, ma a quei grandi proprietari che con l’agricoltura hanno poco a che fare.

quanto al discorso della speculazione, che menzionava carlo, credo che sarebbe opportuno fare qualche esempio di questi fantomatici grandi gruppi che lucrano sul prezzo dei prodotti agricoli determinandone l’andamento. E’ vero che la speculazione sulle commodities è aumentata in questi ultimi anni, ma è vero che ciò è avvenuto perché il mercato ha risposto all’aumento della domanda asiatica di materie prime mentre le politiche agricole continuano ad incentivare gli agricoltori a produrre di meno o a utilizzare i prodotti in maniera impropria (biofuel, biogas…). Oltretutto andrebbe ricordato che chi specula sulle materie prime scommette sull’andamento dei prezzi, senza accumulare quantità fisiche di prodotto. Casomai sono i governi, quandono mettono in atto politiche protezionistiche, bloccano le scorte per motivi strategici (come la Russia la scorsa estate) e pongono barriere al commercio internazionale, quelli che giocano coi prodotti e finiscono per destabilizzare i mercati favorendo la volatilità.

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Di: Roberto 51 /2011/05/26/politica-agricola-comune-di-male-in-peggio/comment-page-1/#comment-15744 Roberto 51 Tue, 31 May 2011 12:23:26 +0000 /?p=9119#comment-15744 Domenica ero a Solferino (MN) in piazza Castello, da quella posizione vedevo le colline moreniche digradare verso il Garda. Uno spettacolo: vigne, grano, girasoli, frutteti, granturco, barbabietole, aziende agricole curate. Senza PAC tutti quei terreni sarebbero incolti, le cascine abbandonate, in compenso io avrei qualche qualche centinaio di euro in più in tasca, che potrei spendere in qualche orribile centro commerciale, per comprare roba di dubbia utilità,origine e qualità. Tanto per restare in terra virgiliana cito qui il mio conterraneo: "Quid non mortalia pectora cogis, auri sacra fames", i soldi sono diventati l'unica unità di misura che siamo capaci di usare. Domenica ero a Solferino (MN) in piazza Castello, da quella posizione vedevo le colline moreniche digradare verso il Garda.
Uno spettacolo: vigne, grano, girasoli, frutteti, granturco, barbabietole, aziende agricole curate.
Senza PAC tutti quei terreni sarebbero incolti, le cascine abbandonate, in compenso io avrei qualche qualche centinaio di euro in più in tasca, che potrei spendere in qualche orribile centro commerciale, per comprare roba di dubbia utilità,origine e qualità.
Tanto per restare in terra virgiliana cito qui il mio conterraneo: “Quid non mortalia pectora cogis, auri sacra fames”, i soldi sono diventati l’unica unità di misura che siamo capaci di usare.

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Di: carlo /2011/05/26/politica-agricola-comune-di-male-in-peggio/comment-page-1/#comment-15724 carlo Sun, 29 May 2011 08:54:52 +0000 /?p=9119#comment-15724 credo che il problema della PAC non siano tanto gli aiuti comunitari,ma la concentrazione da parte di grandi gruppi speculatori nel controllare i prezzi...oggi un imprenditore agricolo se non avesse gli aiuti comunitari sarebbe defunto...con la vendita del proprio prodotto agricolo non riuscirebbe nemmeno a ripagare le spese sostenute per la semina...l'agricoltore è l'unico imprenditore che sa con certezza i propri costi,ma non saprà mai con certezza il prezzo di vendita e la quantità prodotta in quanto il suo raccolto può variare in base alla stagione...faccio un esempio:il prezzo del grano duro può passare da 10 euro al quintale ai 50 euro,solo per le speculazioni sulle commodities,come è già successo in passato...ancora una volta non ci si accorge che il problema è dovuto solo alla speculazione,come in tutti gli altri settori... grazie credo che il problema della PAC non siano tanto gli aiuti comunitari,ma la concentrazione da parte di grandi gruppi speculatori nel controllare i prezzi…oggi un imprenditore agricolo se non avesse gli aiuti comunitari sarebbe defunto…con la vendita del proprio prodotto agricolo non riuscirebbe nemmeno a ripagare le spese sostenute per la semina…l’agricoltore è l’unico imprenditore che sa con certezza i propri costi,ma non saprà mai con certezza il prezzo di vendita e la quantità prodotta in quanto il suo raccolto può variare in base alla stagione…faccio un esempio:il prezzo del grano duro può passare da 10 euro al quintale ai 50 euro,solo per le speculazioni sulle commodities,come è già successo in passato…ancora una volta non ci si accorge che il problema è dovuto solo alla speculazione,come in tutti gli altri settori…
grazie

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Di: P. Tisbo /2011/05/26/politica-agricola-comune-di-male-in-peggio/comment-page-1/#comment-15677 P. Tisbo Fri, 27 May 2011 12:12:09 +0000 /?p=9119#comment-15677 Cavoli piu leggo della PAC e piu mi sembra di essere finito nella Russia sovietica, con le "fattorie del popolo" Cavoli piu leggo della PAC e piu mi sembra di essere finito nella Russia sovietica, con le “fattorie del popolo”

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