Il veto di Tremonti alla direttiva sul risparmio trasfrontaliero
Si è riproposto ieri all’Ecofin il veto italiano alla bozza di revisione della direttiva europea in materia di tassazione del risparmio transfrontaliero. Il problema è rappresentato dal fatto che ormai l’Italia è l’unica, a insistere sul veto e a bloccare l’adozione delle nuove norme. Ed è del tutto paradossale, a mio giudizio almeno, che il governo di centrodestra italiano superi quelli di tutta Europa nell’invocare l’armonizzazione assoluta su una questione che per un liberale vero dovrebbe essere considerata principio di massima importanza, perchè attiene alla sfera delle libertà individuali e alla tutela che ad esse va accordata. Sempre che si sia liberali e non statalisti, di dstra o di sinistra a me poco importa. Evidentemente, chi per il governo ha delega piena sulla questione è uno statalista di destra. E si chiama Giulio Tremonti. Mi dispiace dirlo, ma è così. Vediamo di che si tratta, per i non addetti ai lavori.
La questione è sorta con l’attacco di esosità che ha colpito nella grande crisi i diversi Stati membri dell’Unione europea . Con l’esplosione dei deficit e dei debiti pbblici, tutti hanno iniziato a cercare di stringere le maglie del proprio fisco nazionale per accrescere il gettito. Ricorrendo, nel caso di Francia e Germania, a far pagare milioni di euro dai propri servizi segreti a funzionari nfedeli di banche svizzere o lussemburghesi, allo scopo di assicurarsi liste di depositanti illecitamente sottratte agli istituti di credito dai funzionari stessi, alla ricerca di una svolta di bella vita per sempre. naturalmente, tutto ciò è stato fatto in nome della giustizia fiscale. Ne abbiamo più volte parlato, e su questo blog siamo inorriditi, all’idea che Stati sovrani acquisiscano tramite illeciti – nel minimo de casi, si chiama concorso in ricettazione, aggravata da truffa e da molteplici altre violazioni penali, a seconda delle dverse legislazioni vigenti nei Paesi in cui tali banche operano - dati bancari da incrociare con quelli del proprio sistema fiscale.
Inevitabilmene, il problema che si è posto a quel punto è stata la modifica della direttiva vigente da 7 anni in materia di tassazione del risparmio transfrontaliero. E la convergenza si è trovata in un sistema basato su un’alternativa: o il pieno scambio di informazioni bancarie tra Paesi diversi cioè lo scambio delle liste dei contribuenti con pieno accesso all’ammontare e variare dei loro depositi e investimenti, oppure un euroritenuta alla fonte del 35% sugli interessi maturati, dei quali due terzi vanno a fisco del Paese di cui è citadino il depositante, e il rimanente 25% a quello del Paese che pratica la ritenuta. Il 35% è un’aliquota elevata e congegnata a crescita nel tempo, in modo da incoraggiare i paesi alla piena disclosure reciproca.
Il ministro Tremonti all’inizio ha avuto i colleghi francesi e tedeschi dalla sua, ma col tempo – i processi avviati e gli accordi raggiunti tramite FMI da quei grandi Paesi con la Svizzera extraeuropea – l’Italia ha finito per trovarsi sempre più sola, nel suo veto. Perché il punto è diventato quello di pretendere sanzioni ai Paesi che dovessero risultare inottemperanti al pieno adempimento o dello scambio di informazioni, oppure della ritenuta alla fonte. Laddove per pieno adempimento l’Italia sostiene che bisogna che tutti i Paesi si mettano i condizione di farsi comunicare depositi e investimenti attuati anche offshore ai quattro angoli del mondo, tramite trust o fiduciarie e veicoli comunque costituiti per beneficiare di aliquote ancora più basse in ordinamnti che praticano tradizionalmente la piena concorrenza al ribasso degli oneri fiscali. E’ una richiesta particolarmente inaccettabile per quei Paesi che, come Lussemburgo e Austria, hanno previsto nel proprio ordinamento tutele legali – in Austria, addirittura e santamente costituzionali – alla riservatezza bancaria.
E’ proprio questo principio di tutela, che l’Italia si propone di abbattere con il suo veto. Nessuna tutela alla riservatezza, sanzioni anzi automatiche per chi rifiuta di esercitare le prerogative dello Stato d polizia come fanno in Italia Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate ed Equitalia su ogni forma di impiego, transazione o ricavo di capitale.
L’Italia, grazie al cielo, è rimasta sola. Tremonti batte persino i francesi, in materia di armonizzazione statalista del controllo totale sull’uso ciò che ciascuno liberamente dei propri denari. Piacerà molto agli statalisti di tutti i colori e fedi politiche, piacerà moltissimo ai paladini dello sdegno permanente antievasione. A me non piace per niente. Chi si batte per armonizzazione e sanzioni dimentica che l’equilibrio del bilancio se sei liberale si ottiene tagliando la spesa, soprattuitto se è superiore al 52% del Pil come in Italia, non alzando le tasse e colpevolizzando un contribuente così tanto vessato come quello italiano. E’ da queste vicende tecniche che non finiscono in prima pagina, che si capisce in maniera indelebile chi è statalista e chi liberale. E’ ovvio che lo statalista antievasione sia più popolare nei sondaggi, pettinando per il verso giusto il mantra nazionale della lotta ai ricchi ed avidi evasori. Ma se è uno statalista di destra, per i liberali è persino peggio degli statalisti di sinistra. Ripeto: niente di personale, Tremonti resta bravissimo ad aver difeso con le unghie e i denti i saldi pubblici italiani, evitandoci così – sostanzialmente lui da solo, contro la sua stessa coalizione – di finire dritti anche noi nella crisi dell’eurodebito. Ma visto che si inzia a parlare di post Berlusconi – vediamo con una transizione quanto lunga e ulteriormente incasinata – tanto vale da liberali per ilmercato parlare schietti, e dire pane al pane. Viva l’Austria tutt la vita, per quel che mi riguarda.
18 maggio 2011 finanza, fisco, liberismo, Libertà , Tremonti. Merkel


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@STEFANO MELLONI
finche’ l’esecutivo non arrivera’ a capire che Tremonti , il nostro ministro delle Finanze , non sta’ facendo gli interessi dei cittadini ELETTORI , le cose andranno DI MALE IN PEGGIO !!!!!
Tremonti va’ cacciato , non e’ un risultato accettabile avere una crescita economica allo ZERO VIRGOLA , non e’ sostenibile , perche’ le spese di questo stato di merda aumentano tutti gli anni di percentali 10 volte maggiori a quella dell’aumento del PIL .
Le giustificazioni di Tremonti lasciano il tempo che trovano , e la sua politica e’ piu’ a SINISTRA di VISCO , un’altro VAMPIRO fiscale , cio’ che non e’ riuscito a realizzare Visco lo ha realizzato TREMONTI , uno che si dice liberale !!!!!!!!!!!
Questa e’ una sonora presa per il CULOOO !!!!
Non si puo’ essere liberali a parole e NON NEI FATTI , NON si PUO’ prendere in ” GIRO ” la GENTE , gli elettori , i CITTADINI .
Non siamo deficienti o menomati mentalmente , riusciamo benissimo a capire che l’attuale sistema serve a difendere gli INTERESSI di determinate categorie di cittadini a spese della moltitudine ( I NOVELLI SERVI DELLA GLEBA ) che non hanno piu’ diritti ma solo il dovere di PAGARE e di annullarsi come CITTADINI ad un non meglio precisato benessere dello stato , ma lo stato siamo noi cittadini e se stiamo male NOI di coseguenza sta’ male anche lo stato .
BERLUSCONI se voul fare un favore agli italiani cacci IMMEDIATAMENTE TREMONTI , prima che siano i cittadini a farlo !!!!!!!!
tremonti DELINQUENTE !!!!!!!!!!
TI DOVREBBERO METTERE AL GABBIO , CON I PEGGIORI CRIMINALI !!!!
TI DEVONO CACCIARE DAL GOVERNO O AVREMO ALTRI MESI DI CARESTIE E TORMENTI !!!!!
NON E’ COSI’ CHE SI RISANA UNA NAZIONE E SOPRATTUTTO IN UN PERIODO DI CRISI NON S I A T T U A N O POLITICHE DI AUMENTO DELLA TASSAZIONE SOTTRAENDO RISORSE ALL’ECONOMIA , SI VA’ CONTRO UNO DEI DOGMI DELL’ECONOMIA !!!
QUESTO ( TREMONTI ) LA LAUREA LA HA OTTENUTA CON I PUNTI STAR !!!!!
NESSUNO VUOLE RISPONDERE AL MELLONI IN MERITO A TREMONTI ?
PENSATE CHE SIA UN OTTIMO MINISTRO , UNO CHE PER ” TENERE I CONTI IN ORDINE ”
DISTRUGGE LA BASE INDUSTRIALE DEL PAESE VESSANDOLA CON UNA TASSAZIONE ASSURDA ED UNA RISCOSSIONE ANCORA PIU’ ASSURDA !
POSSIBILE CHE VI VADA A GENIO UNA SITUAZIONE COME QUELLA ATTUALE ??!!
TREMONTI !!!!!!!!!!!!!
TE NE DEVI ANDAREEEEEEEEEEE ! LADRO !!!
CI HAI ROTTO , TU E L’EVASIONE FISCALE , CHE PER INCISO E’ CONCENTRATA AL SUD !!!!!
GUARDI AI DATI ISTAT , NELLE REGIONI MERIDIONALI SI EVADE PIU’ DEL 65% DELLE IMPOSTE IN MEDIA , E LEI , HA ANCORA IL CORAGGIO DI PROPORRE DI DARE SOLDI AL SUD !?
MA SI VERGOGNI ! DELINQUENTE LEI E CHI LA SOSTIENE !!!!!!!!!!!
@giobbe covatta
Dibattito serrato in questi giorni, amministrative e referendum hanno palesato il malessere dei cittadini per la situazione generale e per l’operato dell’Esecutivo.
Naturalmente centrale è la figura del ministro Tremonti; ne parlo da suo ammiratore, è stato bravo a tenere salda la spesa pubblica, a resistere ai vari assalti alla diligenza che i suoi colleghi ministri e in genere i parlamentari della sua coalizione hanno tentato.
Detto ciò, penso sia opportuno un avvicendamento, concordato, alla scrivania di via XX settembre.
Tremonti ha preso impegni in Europa che ora lui, per serietà ma anche per amor proprio, non può disattendere. Invece, se vogliamo provare a ripartire, spesa ora va fatta.
Si potrebbe pensare di ridividere il Ministero lasciando al Tremonti il Tesoro e Finanza, dove potrebbe continuare una politica di rigore, non perdendoci la faccia e assegnare a qualcun’altro l’Economia.
Codiali saluti
Gabriele
@Ugo Persiste Il Ritorno
TREMONTI VA’ SEMPLICEMENTE CACCIATO , NON E’ IN GRADO DI PORTARE ALLA CRESCITA IL PAESE , SENZA CRESCITA IL RIGORE NON SERVE A NULLA MA , ANZI E ‘CONTROPRODUCENTE , PORTA ALLA STAGNAZIONE ED ALLA RECESSIONE , GRECIA DOCET .
NON E’ CHE IL RIGORE IMPOSTO ALLA GRECIA LA ABBIA SALVATA , MA ANZI DALLE DIMOSTRAZIONI DI PIAZZA MI SEMBRA CHE STIA MOLTO PEGGIO DI PRIMA .
NON SI PUO’ UCCIDERE IL POPOLO PER ACCONTENTARE I BUROCRATI EUROPEI , NON SI POSSONO COMPRIMERE LE ESIGENZE DELLA POPOLAZIONE OLTRE UN CERTO LIMITE , PERCHE’ E’ COME IL CANE CHE SI MORDE LA CODA , LA RIDUZIONE DEI CONSUMI PROVOCA UNA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE CHE A SUA VOLTA PROVOCA LA CHIUSURA O IL FALLIMENTO DELLE IMPRESE CHE LICENZIANO PERSONALE CHE A SUA VOLTA DEVE RIDURRE I CONSUMI ,CHE PROVOCA RIDUZIONI DELLA PRODUZIONE , CHE PORTANO ALLA CHIUSURA DI ALTRE IMPRESE E COSI’ VIA .
TREMONTI DEVE RICONSCERE IL SUO FALLIMENTO , LO STESSO DEVE FARE BERLUSCONI , NON E’ IN GRADO DI PRODCEDERE ALLA RIFORMA FISCALE CHE SAREBBE L’UNICA RIFORMA CHE CI POTREBBE SALVARE , ED ANCHE BOSSI HA FATTO IL SUO TEMPO , SI E’ FATTO CORROMPERE DAGLI AGI ROMANI .
CI VUOLE GENTE NUOVA MA SOPRATTUTTO G I O V A N E !!!!
SI DEVE DARE PIENO SOSTEGNO ALL’AZIONE DI TREMONTI PER ABBATTERE LA SPESA DEL SISTEMA POLITICO. E’ L’UNICO CHE PUO’ FARCELA.